Sud Sudan, il governo rinnova l'impegno a fermare l'arruolamento di minori

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25/06/2014

Oggi nel corso di una cerimonia al quartier generale del SPLA (Esercito di Liberazione del popolo del Sudan) nella capitale Juba, il Governo del Sud Sudan ha rinnovato formalmente il suo impegno al Piano d’Azione sottoscritto nel 2012 con le Nazioni Unite per porre fine all'arruolamento e uso dei bambini nelle forze armate governative e di altre gravi violazioni contro i bambini.

«I bambini non fanno parte di nostri gruppi armati e mi impegno personalmente, a nome del Governo,  ad attuare pienamente le disposizioni del Piano d’Azione» ha dichiarato Koul Manyang Juuk, Ministro sud-sudanese per la Difesa e i Reduci. 

L’accordo di oggi fa riferimento alle misure del Piano d’Azione del 2012 e comprende il rilascio di tutti i bambini associati a forze di sicurezza governative, gli interventi per la riunificazione e il reintegro nelle famiglie di origine, l'esame delle gravi violazioni contro i bambini e l'individuazione dei responsabili

«Sono molto soddisfatto che il Governo del Sud Sudan abbia rinnovato il suo impegno per il Piano d’Azione. Questo è un importante primo passo per i diritti dei bambini nel Paese e per evitare la perdita di un’altra generazione» ha commentato Toby Lanzer, Vice-rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Missione in Sud Sudan, che ha sottoscritto l’accordo a nome dell'ONU.

Alla cerimonia hanno preso parte anche Leila Zerrougi, Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini nei conflitti armati, e Jonathan Veitch, Rappresentante UNICEF in Sud Sudan.

«Il Piano d’Azione vincola le parti a proteggere sempre i bambini dall'arruolamento, dall'impiego in combattimento e da altre gravi violazioni, anche nei periodi di instabilità o conflitto» ha spiegato Leila Zerrougi. «La chiave dell'accordo è il concetto di responsabilità. Se tutti i ragazzi e le ragazze che saranno arruolati, uccisi, mutilati e violentati e se gli attacchi a scuole e ospedali non troveranno giustizia, non sarà possibile una pace duratura».

Grazie all'applicazione del Piano d’Azione, sottoscritto la prima volta nel 2009 e rinnovato nel 2012, sono stati smobilitati più di mille bambini, le direttive militari hanno vietato l'uso e l'arruolamento di bambini, così come la creazione di una speciale unità dello SPLA dedicata alla protezione dei bambini.

«Molti progressi realizzati dal Governo negli scorsi anni sono stati vanificati dal nuovo conflitto» ha sottolineato Jonathan Veitch (UNICEF Sud Sudan). «Questo impegno pubblico è un ulteriore passo in difesa dei diritti e l’UNICEF vigilerà affinché il Governo rispetti i termini di questo accordo.»

L'impiego dei bambini nei conflitti armati ha un impatto devastante sulle loro vite. La loro protezione è essenziale per costruire il futuro del loro Paese. 

25/06/2014

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