Sudan: dopo 500 giorni di assedio, i bambini di Al Fasher affrontano la fame, gli sfollamenti di massa e violenze letali

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27/08/2025

Secondo l'UNICEF, dopo 500 giorni di assedio, la città di Al Fasher, nel Darfur settentrionale, in Sudan, è diventata un epicentro di sofferenza per i bambini, dove malnutrizione, malattie e violenza causano ogni giorno la morte di giovani vite.


Almeno 600.000 persone, metà delle quali bambini, sono state sfollate da Al Fasher e dai campi circostanti negli ultimi mesi. All'interno della città, si stima che 260.000 civili, tra cui 130.000 bambini, rimangano intrappolati in condizioni disperate, tagliati fuori dagli aiuti da più di 16 mesi.


“Stiamo assistendo a una tragedia devastante: i bambini di Al Fasher stanno morendo di fame mentre le forniture di servizi nutrizionali salvavita dell'UNICEF rimangono bloccate”, ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice Generale dell'UNICEF. “Bloccare l'accesso umanitario è una grave violazione dei diritti dei bambini, e la loro vita è in bilico. L'UNICEF continua a chiedere un accesso immediato e completo, anche attraverso pause prolungate nei combattimenti per consentirci di raggiungere tutti i bambini che ne hanno bisogno. I bambini devono essere protetti in ogni momento e devono avere accesso agli aiuti salvavita".

L’impatto sui bambini è catastrofico. Dall'inizio dell'assedio nell'aprile 2024, solo ad Al Fasher sono state verificate più di 1.100 gravi violazioni, tra cui l'uccisione e la mutilazione di oltre 1.000 bambini. Molti sono stati uccisi nelle loro case, nei campi per sfollati o nei mercati. Almeno 23 bambini sono stati vittime di stupri, stupri di gruppo o abusi sessuali, mentre altri sono stati rapiti, reclutati o utilizzati da gruppi armati. A causa dell'accesso limitato e delle difficoltà di verifica, il numero dei bambini colpiti è quasi certamente molto più elevato.

Questa settimana, secondo le notizie, si è verificato un altro evento con vittime multiple: sette bambini sarebbero stati uccisi in un attacco al campo per sfollati interni di Abu Shouk, situato alla periferia di Al Fasher.

Ad Al Fasher, l'assedio delle Forze di Supporto Rapido (RSF) ha completamente interrotto le linee di rifornimento. Le strutture sanitarie e i team mobili di nutrizione sono stati costretti a sospendere i servizi poiché le forniture sono esaurite senza che ne possano arrivare di nuove, lasciando senza cure circa 6.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave (SAM). Senza alimenti terapeutici e assistenza medica, questi bambini corrono un rischio di morte esponenzialmente più elevato.

Le strutture sanitarie e scolastiche sono state oggetto di continui attacchi: 35 ospedali e 6 scuole sono stati colpiti, tra cui l'ospedale didattico materno saudita di Al Fasher, che è stato colpito più di dieci volte, causando la morte e il ferimento di molte persone, tra cui bambini. A gennaio, i bombardamenti hanno distrutto il centro sanitario terapeutico del campo di Abu Shouk, privando migliaia di bambini malnutriti delle cure.

Nel frattempo, la malnutrizione acuta si sta diffondendo rapidamente. Da gennaio, più di 10.000 bambini ad Al Fasher sono stati curati per malnutrizione acuta grave, quasi il doppio rispetto alla cifra dello scorso anno. Ma adesso l'esaurimento delle scorte ha costretto alla sospensione dei servizi. Recenti rapporti indicano che almeno 63 persone, per lo più donne e bambini, sono morte di malnutrizione in una sola settimana.

Anche la situazione nell’intera regione è preoccupante: a luglio, la località di Mellit, che ospita molti sfollati provenienti da Al Fasher, ha registrato un tasso di malnutrizione acuta del 34,2%, il più alto dall'inizio della guerra in Sudan nell'aprile 2023.

L'assedio si sta sovrapponendo alla peggiore epidemia di colera che il Sudan abbia visto negli ultimi decenni. Dal luglio 2024, sono stati segnalati oltre 96.000 casi sospetti e 2.400 decessi a livello nazionale, con quasi 5.000 casi e 98 decessi solo nel Darfur. Nei campi sovraffollati intorno a Tawila, Zamzam e Al Fasher, i bambini indeboliti dalla fame sono ora altamente vulnerabili alle malattie mortali trasmesse dall'acqua.

L'UNICEF continua a chiedere al Governo del Sudan e a tutte le altre parti interessate di contribuire a garantire un accesso duraturo, senza ostacoli e sicuro ai bambini ovunque si trovino in Sudan, tra cui:

             Una tregua umanitaria immediata e duratura ad Al Fasher e in tutte le altre zone colpite dal conflitto.

             Accesso umanitario senza ostacoli per la consegna di alimenti terapeutici, medicinali, acqua potabile e altri beni di prima necessità.

             Il ripristino e la continuità delle operazioni delle Nazioni Unite e dei partner nelle zone più gravemente colpite

             La protezione dei civili, compresi i bambini, e delle infrastrutture civili, in conformità con il diritto internazionale umanitario.

27/08/2025

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