Tempesta Ana: in Mozambico 45.000 persone, fra cui 23.000 donne e bambini, hanno bisogno di aiuto
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L’UNICEF sta mobilitando staff e preparando aiuti medici, nutrizionali, idrici e kit igienico-sanitari e sta predisponendo spazi temporanei per l’apprendimento per supportare i bambini e le famiglie colpite dalla tempesta tropicale Ana, che si è abbattuta sul Mozambico centrale e settentrionale il 24 gennaio.
Oltre 45.000 persone, compresi 23.000 donne e bambini, avranno probabilmente bisogno di assistenza umanitaria in seguito alla tempesta che ha colpito le provincie di Nampula, Zambezia, Tete, Niassa, Sofala e Manica.
La potente tempesta ha causato inondazioni, danneggiato circa 10.500 case e infrastrutture pubbliche compresi ponti, linee elettriche, scuole, strutture idriche e sanitarie. Secondo l’Istituto Nazionale del Mozambico per la riduzione e la gestione dei rischi legati ai disastri, al 26 gennaio, 12 strutture sanitarie e 346 aule (in 137 scuole) sono state danneggiate o distrutte, lasciando 27.383 studenti senza spazi per apprendere, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico previsto per il 31 gennaio. Questi dati si stima aumenteranno visto che le squadre sul campo stanno ancora verificando la situazione.
Una situazione che potrebbe deteriorare rapidamente
Dato che il Mozambico è nella stagione delle piogge, la situazione potrebbe deteriorare velocemente qualora un’altra depressione tropicale o un ciclone portasse ulteriori e consistenti piogge con fiumi e dighe già pieni.
Dal 2016 al 2021, il paese ha affrontato due gravi eventi di siccità e 8 tempeste tropicali, compresi i grandi cicloni Idai e Kenneth che hanno colpito il paese nel 2019 a distanza di 6 settimane e 2,5 milioni di persone. Secondo lo strumento di valutazione del rischio di catastrofi INFORM, il Mozambico è al 9° posto su 191 paesi a livello globale a causa dell'alta vulnerabilità del paese ai pericoli, dell'esposizione ai rischi e della mancanza di capacità di farvi fronte.
“Stiamo lavorando insieme al governo del Mozambico e ai nostri partner per fornire assistenza salvavita ai bambini e alle loro famiglie nelle aree colpite,” ha dichiarato Maria Luisa Fornara, Rappresentante UNICEF in Mozambico. “Quest’ultima tempesta che ha colpito il Mozambico ci ricorda chiaramente che la crisi climatica è molto più che reale e che i bambini sono i più colpiti dagli impatti legati a eventi climatici estremi.”
Nei prossimi giorni, le squadre di emergenza dell’UNICEF distribuiranno aiuti di base come secchi, sapone e pastiglie per purificare l‘acqua, alimenti terapeutici pronti all’uso per i bambini malnutriti e realizzerà spazi temporanei per l’apprendimento dove i bambini, le cui scuole sono state danneggiate o distrutte, potranno apprendere e giocare in sicurezza. L’UNICEF sta condividendo messaggi di prevenzione per mitigare l’impatto della tempesta attraverso le radio locali e provinciali, unità multimediali mobili e la piattaforma U-report.
L'UNICEF stima che saranno necessari 3,5 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati delle popolazioni colpite dalla tempesta tropicale Ana in Mozambico. L’organizzazione sta utilizzando i suoi aiuti preposizionati e mobilitando fondi interni.