Terremoto in Messico, 5.000 scuole fuori uso: al via i primi spazi provvisori per l'istruzione
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23 settembre 2017 - Quasi 5.100 scuole sono state danneggiate o distrutte in Messico a seguito di due potenti terremoti che hanno colpito a meno di due settimane di distanza, mettendo a rischio l'istruzione per migliaia di bambini. Circa 7 milioni di bambini vivono nelle zone colpite dai terremoti dell' 8 settembre e del 19 settembre.
«Siamo profondamente preoccupati per i gravi danni subiti dalle scuole nelle comunità più duramente colpite e per l'impatto che ciò potrebbe avere sui bambini» afferma Christian Skoog, Rappresentante dell'UNICEF in Messico.
«È essenziale trovare soluzioni urgenti per farli rientrare il più rapidamente possibile in classe, sia per assicurarne il futuro che per contribuire a ripristinare un senso di normalità nella loro vita dopo queste esperienze traumatiche.»
L'UNICEF sta lavorando con le organizzazioni partner nelle zone colpite dal sisma per allestire scuole temporanee, promuovere misure per la sicurezza scolastica, formare gli insegnanti al sostegno psicosociale e distribuire materiali didattici e kit per la prima infanzia a insegnanti ed educatori.
Stiamo intensificando la nostra azione umanitaria per fronteggiare le urgenti esigenze in materia di salute e protezione dei bambini colpiti dai due terremoti, attraverso:
- costruzione di "Spazi a misura di bambino", ambienti che permettono ai bambini di giocare, socializzare e ricevere le prime forme di sostegno psicologico
- diffusione di materiali informativi su come proteggere i bambini in queste circostanze e come evitare la separazione accidentale delle famiglie
- distribuzione di beni di prima necessità (sapone, coperte, indumenti e teloni impermeabili)
- fornitura di acqua potabile e servizi igienici portatili nei centri di accoglienza per gli sfollati e negli accampamenti .
L'UNICEF ha aggiornato a 6 milioni di dollari la somma immediatamente necessaria per il suo intervento umanitario di emergenza in Messico.