Allarme malnutrizione: ogni anno muoiono oltre 3 milioni di bambini, annuncia The Lancet

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06/06/2013

11 giugno 2013 - L'UNICEF, a commento della nuova ricerca pubblicata su The Lancet sulla nutrizione materna e infantile, ha ribadito la necessità di una leadership risoluta e di un costante impegno a livello nazionale e globale per vincere la battaglia contro la malnutrizione.
 
"La battaglia contro la malnutrizione si sta vincendo, ma i progressi sono troppo lenti", ha commentato Werner Schultink, Responsabile UNICEF per la nutrizione.
 
"Ora dobbiamo accelerare il ritmo perché nessun altro bambino si unisca agli oltre 165 milioni di bambini malnutriti e perché possano essere salvati molti milioni di bambini che soffrono delle diverse forme di malnutrizione".
 
The Lancet ha sottolineano ulteriori cause di mortalità legate alla nutrizione che hanno aumentato, rispetto alle stime della rivista del 2008, il numero di decessi di bambini sotto i cinque anni di età causati da malnutrizione portandolo a 3,1 milioni ogni anno, cioè il 45% di tutte le morti sotto i 5 anni
 
Lo studio ha rilevato, per esempio, che i bambini che nascono prematuri –  cioè circa un quarto delle nascite nei paesi a basso e medio reddito – hanno una maggiore probabilità di non sopravvivere.
 
"Il nostro messaggio è chiaro: è tempo per tutti noi di dimostrare una guida decisa e un impegno solido a milioni di madri e bambini vittime della malnutrizione", ha dichiarato Schultink.
 
Il nuovo studio è stato pubblicata alla vigilia del vertice di Londra organizzato dai governi di Brasile e Regno Unito insieme al CIFF (Children’s Investment Fund Foundation) per focalizzarsi sulla lotta alla malnutrizione e ridurre il numero dei bambini cronicamente malnutriti, con un investimento di ulteriori 20 milioni di euro ai 20 paesi maggiormente colpiti dal problema entro il 2020, attraverso nuovi impegni da parte dei governi, del settore privato e delle agenzie.
 
L’UNICEF crede fortemente che investire nei primi 1.000 giorni di vita di un bambino determini il futuro delle nazioni. Porre fine all’arresto della crescita e ad altre forme di malnutrizione salva la vita e migliora la salute, le prospettive per i bambini e, quindi, lo sviluppo dei paesi.
 
"Questo è il motivo per cui la lotta contro la malnutrizione deve essere un imperativo globale per i donatori, per i paesi colpiti, per chi investe nel settore privato e per le stesse comunità", ha detto Schultink.
 
"Questo è il genere di impegno condiviso che possiamo vedere nello “Scaling up Nutrition Network”, dove 40 paesi stanno già adottando misure concrete per aumentare e migliorare gli investimenti dedicati e per affinare le politiche e i programmi focalizzati sui temi della nutrizione."
 
Il Rapporto dell'UNICEF Improving Child Nutrition lanciato nel mese di aprile ha evidenziato come la malnutrizione possa essere ridotta attraverso interventi di provata efficacia quali la promozione dell'allattamento esclusivo al seno, rispondendo alle carenze di micronutrienti e controllando la nutrizione della madre, prima e durante la gravidanza. 
 
The Lancet denuncia che la malnutrizione riduce il progresso economico di una nazione di almeno l’8% a causa delle perdite di produttività dirette oltre a quelle dovute alla condizione di povertà e alla ridotta scolarizzazione; mentre altri esperti hanno dimostrato che 1 dollaro investito nel ridurre la malnutrizione cronica può generare un ritorno di 30 dollari attraverso migliori benefici sanitari ed educativi.
 
Mentre i leader sono riuniti a Londra, gruppi della società civile fra cui “Enought Food for Everyone IF” una coalizione composta da oltre 200 organizzazioni che si battono perché il G8 lavori concretamente sul tema della fame nel mondo – stanno giocando un ruolo efficace per aumentare l’entità del dibattito sulla malnutrizione infantile. 

06/06/2013

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