Un ponte aereo umanitario per i rifugiati siriani in Iraq

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01/09/2013

Un aereo dell'UNICEF con a bordo 100 tonnellate di aiuti di emergenza a sostegno dei bambini rifugiati siriani e delle famiglie è arrivato questa sera a Erbil, nel regione del Kurdistan iracheno.

Gli aiuti sono stati urgentemente inviati con un ponte aereo dalla Supply Division di Copenaghen, il centro logistico internazionale che gestisce gli aiuti dell’UNICEF, per rispondere alle crescenti necessità dei rifugiati siriani in Iraq, che sono ormai oltre 200.000. Circa 50.000 profughi -  di cui la metà bambini - sono giunti in Iraq solamente nelle ultime due settimane e mezzo.

«Questi aiuti arrivano giusto in tempo per soddisfare le pressanti necessità degli oltre 20.000 bambini siriani che sono appena arrivati nel nord dell'Iraq» ha detto Marzio Babille, Rappresentante UNICEF in Iraq . «Questo ponte aereo sottolinea  il fermo supporto dell'UNICEF nel fornire servizi salvavita a questi bambini, che hanno affrontato terribili sofferenze, traumi e stress.» 

Gli aiuti comprendono: serbatoi per l'acqua, rubinetti, latrine, compresse per purificare l'acqua e kit di collaudo; soluzioni saline per la reidratazione orale; kit per l'igiene e di emergenza sanitaria, kit ricreativi e per lo sviluppo della prima infanzia, materiali scolastici, scuole temporanee. 

Questi materiali si aggiungono ai 12 camion di aiuti (contenenti kit igienici per oltre 50.000 persone), che sono arrivati all'inizio di questa settimana sempre a Mersin, in Turchia, nonché agli ulteriori 4 camion di aiuti di emergenza che sono arrivati da Baghdad. 

«Tutti questi materiali fanno parte di una prima ondata di aiuti che aumenteranno fortemente la risposta di emergenza dell'UNICEF al crescente numero di bambini rifugiati siriani e le famiglie in Iraq» ha dichiarato Babille.

La maggior parte degli aiuti sono stati resi disponibili grazie ad un contributo di 5,8 milioni di dollari da parte del governo del Kuwait, nonché grazie al contributo in natura da parte di UPS, partner di lunga data dell’UNICEF, che ha coperto i costi del ponte aereo da Copenaghen.

L'UNICEF lavora a stretto contatto con il governo regionale del Kurdistan irachenno, con l'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR), con le altre agenzie delle Nazioni Unite e con le ONG internazionali e locali per fornire aiuti essenziali, in particolare nei settori dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari, dell'istruzione, della protezione dell'infanzia, della salute e della nutrizione per i bambini rifugiati siriani e le loro famiglie nella regione del Kurdistan iracheno. 

01/09/2013

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