UNICEF sulla situazione dei bambini e delle famiglie colpite dal terremoto in Turchia

2 minuti di lettura

24/02/2023

Sono appena tornata dalla Turchia, dove ho visto con i miei occhi parte della devastazione causata dal potente terremoto che ha colpito il sudest della Turchia e la Siria.

Sono stata a Kahramanmaras, una delle 11 provincie più colpite. 17 giorni dopo il terremoto che ha ridotto gli edifici in macerie, migliaia di famiglie sono ancora ammassate in rifugi e alloggi temporanei. Le famiglie si rifugiano ancora nelle auto, nelle stazioni degli autobus, sotto i ponti e in tende di fortuna.

I bambini e le famiglie sopravvissuti al terremoto devono ora affrontare la mancanza di casa, di cibo e di acqua e temperature che di notte scendono regolarmente sotto lo zero. Oltre 1 milione di persone è ospitato in rifugi temporanei - palestre, stadi, alberghi e dormitori - con accesso limitato ai servizi essenziali. Ho visitato uno di questi centri a Kahramanmaras. All'inizio ospitava 9.000 persone, ora ce ne sono almeno 18.000. Circa un terzo sono bambini. Lo spazio è angusto e le condizioni di vita sono terribili.

Istruzione a rischio a causa di scuole danneggiate o distrutte

Ho visto una delle scuole locali completamente distrutta dal terremoto. L'istruzione di circa 4 milioni di bambini, compresi oltre 350.000 rifugiati e migranti, è a rischio, a causa del numero eccessivo di scuole danneggiate o distrutte.

Sappiamo quanto siano importanti l'apprendimento e la quotidianità per un bambino e la sua ripresa. Ora, fra questa distruzione e incertezza, i bambini hanno bisogno di supporto per riacquisire un senso di normalità.
Tra coloro che sono stati colpiti dal terremoto ci sono 800.000 bambini rifugiati siriani in Turchia, paese che li ospita generosamente da oltre 10 anni. Molti avevano già perso le proprie case una volta. Questa è la complessità della tragedia che abbiamo davanti agli occhi.

I bambini in Turchia sono a rischio di sviluppo di ansia, depressione e disordini da stress post-traumatico. Hanno necessità di riprendere a studiare e hanno urgente bisogno di supporto psicosociale per aiutarli a superare i traumi che hanno vissuto.

L'UNICEF sta lavorando con il Governo e i partner per fornire aiuti salvavita e supporto psicosociale immediato. Stiamo supportando il Governo a identificare i bambini non accompagnati e separati, realizzare spazi temporanei per l'apprendimento a misura di bambino e valutare i bisogni idrici, sanitari e nutrizionali.

Finora abbiamo raggiunto circa 270.000 persone, tra cui oltre 162.000 bambini con aiuti di base, fra cui kit igienici, abiti invernali e riscaldamento elettrico. L'UNICEF richiede 196 milioni di dollari per raggiungere 3 milioni di persone, compresi 1,5 milioni di bambini, in Turchia nei prossimi 3 mesi.
L'entità della devastazione in Turchia è a dir poco catastrofica. I bambini hanno assistito a morte e distruzione. Il loro mondo è andato in frantumi. Hanno bisogno di un nostro sostegno continuativo.

Dichiarazione di Afshan Khan, Direttore regionale UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale.

24/02/2023

News ed Aggiornamenti

Dona 9 euro al mese: 800 90 00 83

Chiama