UNICEF-WFP: secondo un nuovo rapporto, rischio carestia per i bambini a Gaza

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12/05/2025

Le popolazioni nella Striscia di Gaza sono a rischio carestia a causa della ripresa dei combattimenti, i valichi di frontiera sono ancora chiusi e il cibo è pericolosamente scarso. La fame e la malnutrizione si sono intensificate notevolmente da quando, il 2 marzo, è stato bloccato l'accesso a tutti gli aiuti, annullando i chiari progressi umanitari registrati durante il cessate il fuoco all'inizio dell'anno.

Secondo il rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) pubblicato oggi, 470.000 persone a Gaza stanno affrontando una fame catastrofica (IPC Fase 5) e che l'intera popolazione sta vivendo una situazione di insicurezza alimentare acuta. Il rapporto prevede anche che un numero allarmante di 71.000 bambini e più di 17.000 madri avranno bisogno di cure urgenti per la malnutrizione acuta. All'inizio del 2025, le agenzie hanno stimato che 60.000 bambini avrebbero avuto bisogno di cure.

Le famiglie di Gaza stanno morendo di fame mentre il cibo di cui hanno bisogno è fermo al confine. Non possiamo farli arrivare a causa del nuovo conflitto e del divieto totale di fornire aiuti umanitari imposto all'inizio di marzo”, ha dichiarato la Direttrice Esecutiva del World Food Programme Cindy McCain. “È indispensabile che la comunità internazionale agisca con urgenza per far affluire nuovamente gli aiuti a Gaza. Se aspettiamo che venga confermata la carestia, per molte persone sarà già troppo tardi”.

Insicurezza alimentare, malnutrizione e livelli di mortalità oltre la soglia della carestia

Il rapporto dell’IPC su Gaza prevede che le nuove operazioni militari, il blocco totale in corso e la mancanza critica di forniture necessarie per la sopravvivenza potrebbero spingere l'insicurezza alimentare, la malnutrizione acuta e i livelli di mortalità oltre la soglia della carestia nei prossimi mesi.

La stragrande maggioranza dei bambini di Gaza si trova in condizioni di estrema deprivazione alimentare, come confermato da 17 agenzie ONU e ONG nel rapporto IPC. Insieme all'accesso gravemente limitato ai servizi sanitari e alla carenza critica di acqua potabile e servizi igienici, si prevede un rapido aumento della malnutrizione acuta nei governatorati di Gaza Nord, Gaza e Rafah.

Il rischio di carestia non arriva all'improvviso. Si manifesta in luoghi dove l'accesso al cibo è bloccato, dove i sistemi sanitari sono decimati e dove i bambini sono lasciati senza il minimo indispensabile per sopravvivere. Fame e malnutrizione acuta sono una realtà quotidiana per i bambini della Striscia di Gaza”, ha dichiarato la Direttrice Generale dell'UNICEF Catherine Russell. “Abbiamo ripetutamente messo in guardia da questa prospettiva e chiediamo ancora una volta a tutte le parti di evitare una catastrofe”.

Aiuti bloccati per oltre due mesi

I valichi di frontiera con Gaza sono stati chiusi da oltre due mesi - il periodo più lungo che la popolazione abbia mai affrontato - causando un'impennata dei prezzi dei generi alimentari nei mercati a livelli astronomici, rendendo quel poco cibo disponibile fuori dalla portata della maggior parte delle famiglie.

Allo stesso tempo, più di 116.000 tonnellate metriche di assistenza alimentare - sufficienti a sfamare un milione di persone per un massimo di quattro mesi - sono già posizionate nei corridoi degli aiuti, pronte per essere portate. Centinaia di bancali di trattamenti nutrizionali salvavita sono inoltre preposizionati per l'ingresso. Le agenzie delle Nazioni Unite sono pronte a collaborare con tutte le parti interessate e i partner della sicurezza alimentare per far arrivare queste forniture alimentari e nutrizionali e distribuirle non appena le frontiere saranno riaperte per una consegna degli aiuti basata sui principi.

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite e l'UNICEF rimangono sul campo a Gaza pronti a fornire aiuti salvavita secondo i principi umanitari richiesti.

Il 25 aprile il WFP ha esaurito le ultime scorte di cibo a sostegno delle cucine per pasti caldi per le famiglie. Quasi un mese prima, tutte le 25 panetterie sostenute dal WFP hanno chiuso a causa dell'esaurimento della farina di grano e del carburante per cucinare. Nella stessa settimana, i pacchi alimentari del WFP per le famiglie - con due settimane di razioni alimentari - sono stati esauriti. L'UNICEF continua a fornire acqua e servizi nutrizionali critici, ma le scorte per la prevenzione della malnutrizione si sono esaurite e le forniture per il trattamento terapeutico della malnutrizione acuta sono gravemente insufficienti.

L'UNICEF e il WFP esortano tutte le parti a dare priorità ai bisogni dei civili e a consentire l'ingresso immediato degli aiuti a Gaza, rispettando gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale.

12/05/2025

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