Voce alle ragazze, il nuovo "Activate Talk" UNICEF nella Giornata mondiale sui Diritti umani
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Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ritorna l’appuntamento con gli Activate Talk, il format UNICEF ideato per dare voce ai giovani e aprire un confronto fra loro e istituzioni, organizzazioni della società civile e settore privato. L’evento, che chiude la campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, sarà tutto al femminile: ragazze italiane e di nuova cittadinanza, migranti e rifugiate condivideranno le proprie storie ed esperienze di coraggio e resilienza, proponendo soluzioni per un mondo più libero dagli stereotipi di genere e dalla violenza.
Il talk sarà un’occasione per accendere i riflettori sulle barriere che ancora ostacolano la partecipazione e la leadership di ragazze e donne in diversi ambiti, per comunicare il legame tra discriminazioni di genere e violenza, ma anche un modo per celebrare la forza delle giovani attiviste, un momento per parlare di vulnerabilità ma anche di resilienza.
Tanti i temi affrontati: gli stereotipi e le discriminazioni di genere, incluso nell’accesso alle opportunità formative e lavorative, fino al tema della violenza di genere nelle sue svariate forme, tra cui quella dei matrimoni precoci.
Dati
Da una recente indagine lanciata dall’UNICEF è emerso che il 64% degli adolescenti che hanno partecipato (il 73% delle ragazze e il 53% dei ragazzi) ritiene che la casa o il posto in cui si vive non siano sempre e per tutti un luogo sicuro.
Un ulteriore sondaggio realizzato sulla piattaforma dell’UNICEF U-Report on the Move, rivolto alle ragazze migranti e rifugiate, ha rilevato che il 30% delle rispondenti non saprebbe a chi rivolgersi per ricevere aiuto in caso di pericolo.
Questi dati risultano comprovati da trend globali e nazionali. Basti pensare che tra marzo e giugno di quest’anno il Numero telefonico antiviolenza e stalking 1522 ha registrato un incremento del 119% delle chiamate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, proprio in concomitanza con il periodo di lockdown.
Si stima che globalmente, una donna su tre (35%) abbia subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita.
Molto spesso la violenza è perpetrata dal partner, all’interno delle mura domestiche.
Un'indagine recente ha inoltre rilevato come in Italia siano ancora diffusi luoghi comuni legati ai ruolidi uomini e donne, che possono dare origine a stereotipi di genere, e come la pandemia abbia avuto un impatto maggiore sui percorsi professionali e formativi di ragazze e donne piuttosto che sui coetanei maschi.
Le testimonianze
Tra le testimonianze quella della diciannovenne Roberta Panico, rappresentante di istituto ScuolaZoo, che racconterà gli ostacoli alla partecipazione che tante giovani ancora oggi incontrano, anche a scuola, e come il progetto R.I.S. (Rappresentanti di Istituto di ScuolaZoo) stia incentivando le studentesse a mettersi in gioco e a superare le difficoltà.
Federica Gasbarro, United Nations Green Ticket Winner e attivista del movimento Fridays for Future Italia, parlerà delle ragazze protagoniste di battaglie globali, come quella contro l cambiamento climatico, che ha visto negli ultimi anni giovanissime attiviste in grado di risvegliare le coscienze e spingere verso soluzioni green.
La testimonianza della 19enne nigeriana Hannah Imordi, blogger e ambasciatrice di U-Report on the Move, affronta il tema delicato della violenza nei percorsi migratori.
L’attivista della campagna di Amnesty International #iolochiedo Susanna Guidi affronterà il tema della cultura del consenso, ribadendo come ciascuno di noi possa fare qualcosa per mutare atteggiamenti, stereotipi e norme sociali dannose che contribuiscono all’accettazione della violenza.
Pretty Luftur, ventunenne di origine bengalese e partecipante del programma di educazione all’imprenditorialità UPSHIFT di UNICEF e dei progetti INTERSOS, ci parlerà dell’importanza delle reti di supporto e del percorso di rinascita intrapreso con il supporto dei servizi di protezione e dei percorsi di inclusione sociale.
Sofia Biondani, giovane socia dell'associazione "Differenza Donna" e operatrice del 1522, il Numero Antiviolenza e Stalking del Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio, parlerà dell’ascolto e della sua importanza quando si ha a che fare con chi sopravvive a violenza.
Le soluzioni
Tra le soluzioni proposte dalle giovani, la sensibilizzazione sulla violenza di genere, l’importanza che diventi uno strumento di discussione anche nelle scuole, per combattere stereotipi e situazioni di rischio.
Tra le richieste delle giovani speaker, quella di favorire l’accesso a servizi e reti di supporto, strumenti indispensabili per i soggetti a rischio e per sopravvissuti a violenza.
E poi, più tutele anche dal punto di vista legislativo: la mancanza di consenso deve assumere rilevanza normativa ed essere incorporata all'interno della definizione di legge della violenza sessuale.
Infine, l’invito esteso a tutte e tutti ad attivarsi, perché ognuno di noi può fare la differenza.
Modererà l’incontro Elvira Ricotta Adamo, giovane italo-filippina e Presidente dell’Associazione“Questa è Roma”.
Ad aprire i lavori sarà Anna Riatti, Coordinatrice del Programma per i minorenni rifugiati e migranti in Italia, dell'Ufficio UNICEF per l'Europa e l'Asia Centrale.
La senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni altra forma di violenza di genere, raccoglierà le istanze emerse nel confronto.
«Il rischio di violenza di genere è molto alto soprattutto tra le categorie più vulnerabili ma è spesso alimentato da stereotipi e situazioni che tutti affrontiamo nella vita di ogni giorno. Queste ragazze sono un esempio di coraggio e resilienza, con le loro storie ed esperienze dimostrano come ognuno di noi possa fare qualcosa ogni giorno per costruire una società più equa, libera da stereotipi e violenza» sottolinea Anna Riatti.
«L’UNICEF conferma il proprio impegno in prima linea nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere, un risultato possibile solo tramite l’informazione, l’empowerment delle ragazze e il loro coinvolgimento attivo nella risoluzione del problema.»
L’Activate Talk è realizzato in collaborazione con ScuolaZoo-Gruppo OneDay e con la media partnership dell’agenzia di stampa DIREGiovani.
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