Yemen, dall'UNICEF 82 tonnellate di aiuti per contenere l'epidemia di COVID-19

2 minuti di lettura

24/08/2020

In risposta al crescente bisogno di aiuti per la risposta alla pandemia di COVID-19 nello Yemen flagellato dalla guerra civile, sabato scorso un volo charter dell'UNICEF è atterrato all'aeroporto di Sana'a, capitale del paese, con un carico di 81,7 tonnellate di aiuti umanitari. Un secondo charter è previsto in arrivo nella città di Aden nel corso di questa settimana.

Gli aiuti comprendono dispositivi di protezione individuale (DPI) come camici, respiratori, mascherine chirurgiche, visiere, occhiali e guanti per gli operatori sanitari di prima linea, concentratori di ossigeno e relativi accessori.

«Questi aiuti permetteranno agli operatori sanitari in prima linea di continuare il loro eroico lavoro e affrontare in modo sicuro ed efficace la diffusione del COVID-19» afferma Sherin Varkey, Rappresentante ad interim dell'UNICEF nello Yemen. «Nonostante la carenza di fondi e le sfide imposte dalla pandemia, l'UNICEF rimane sul posto e distribuisce aiuti per bambini e famiglie in difficoltà in tutto il paese.»

«Da quando il primo caso di COVID-19 è stato ufficialmente confermato nello Yemen lo scorso 10 aprile, l'UNICEF ha fornito nel paese circa 180.000 respiratori N95, oltre 157.000 visiere facciali, oltre 5,5 milioni di guanti, oltre 6,2 milioni di mascherine e oltre 1,3 milioni di camici» ricorda il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

«Questi importanti dispositivi di protezione individuale (DPI) sosterranno circa 20.000 operatori sanitari coinvolti in prima linea per garantire la continuità dei servizi sanitari e nutrizionali per i prossimi 6 mesi.»

Questi aiuti di prima necessità sono stati forniti grazie al generoso sostegno dell'International Development Association-World Bank, del Kuwait Fund e del Governo australiano.

24/08/2020

News ed Aggiornamenti