RapidFTR, la app UNICEF che restituisce le famiglie ai bambini soli

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09/01/2014

Immagina che arrivi un'inondazione: la tua casa viene invasa dall'acqua, tu e i tuoi figli fuggite ma nel caos vi perdete di vista. Oppure, immagina di riprendere coscienza in ospedale, dopo un terremoto, senza sapere che fine hanno fatto i tuoi bambini. O ancora, di ritrovarti separato da loro dopo una fuga nel panico causata da un bombardamento aereo.

Nella zona manca la corrente elettrica, le linee telefoniche sono interrotte. Cosa puoi fare? Come puoi ritrovare i tuoi figli.

L'UNICEF ha una soluzione. Si chiama RapidFTR (Family Tracing and Reunification).

Inventata nell'ambito di un corso sulle innovazioni tecnologiche applicate al mondo umanitario da Jorge Just, all'epoca studente dell'Università di New York e oggi docente e collaboratore dell'UNICEF, RapidFTR è una app di tipo open-source (ossia, con software non proprietario e aperto a modifiche da parte di programmatori esterni) la cui funzione è appunto quella di ricongiungere i bambini separati dai propri familiari in situazioni di emergenza umanitaria.

La app può essere usata su smartphone, tablet e computer portatili che utilizzano Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di gran lunga più diffuso al mondo (è installato su due terzi dei cellulari di ultima generazione e dei tablet).

RapidFTR consente agli operatori umanitari di raccogliere e registrare informazioni (dati, fotografie, video, ecc.) sui bambini, di riversarle su un database accessibile online ai responsabili della custodia di bambini rimasti isolati, riducendo così i tempi della separazione e i traumi e rischi che ne derivano. È tristemente noto, infatti, che i bambini rimasti privi di parenti adulti sono sensibilmente più vulnerabili a forme di sfruttamento economico o sessuale e al traffico di minori.

Testato a fine 2010 nei campi di transito per profughi congolesi in Uganda, RapidFTR ha visto il suo "battesimo del fuoco" in occasione del super-tifone Haiyan che ha colpito le Filippine lo scorso 8 novembre.

Haiyan è stato il più devastante tifone mai abbattutosi su un territorio urbano: oltre a provocare migliaia di vittime (circa 8.000 tra morti accertati e dispersi), ha costretto 4,1 milioni di persone ad abbandonare precipitosamente le proprie abitazioni, che in molti casi sono andate distrutte. Tra essi, sono 1,7 milioni i bambini sfollati

Pochissimi giorni dopo il passaggio di Haiyan, un team dell'UNICEF si è recato nelle aree più colpite per insegnare alla polizia locale e agli operatori umanitari l'impiego di RapidFTR. 

Preparazione di una sessione di training della polizia femminile delle Filippine sull'impiego di RapidfFTR - ©UNICEF Filippine/2013/Cary McCormick

Preparazione di una sessione di formazione della polizia femminile delle Filippine sull'impiego di RapidfFTR - ©UNICEF Filippine/2013/Cary McCormick


Dopo i primi giorni di formazione, è iniziata la fase di utilizzo sul campo della app: un bambino disabile di 4 anni, rimasto separato dai familiari, è stato il primo a essere ricongiunto ai genitori grazie a RapidFTR. Il giorno dopo, altri 9 bambini erano stati rintracciati. Il loro numero è cresciuto nelle settimane successive: a fine dicembre già 70 minori erano stati aiutati a ritrovare i familiari dispersi grazie alla app dell'UNICEF.

Per agevolare il funzionamento di RapidFTR sono stati impiegati 20 cellulari, 4 router e 10 computer portatili. Laddove mancava l'elettricità - un problema frequente nelle situazioni di crisi - i dispositivi sono stati alimentati grazie a piccoli pannelli solari o con la batteria di autoveicoli

Aver restituito una famiglia a decine di bambini è di per sé un risultato di valore incommensurabile, ma l'UNICEF ripone speranze ancora più ambiziose in RapidFTR: essendo una app "open source", essa può essere facilmente adattata da sviluppatori locali per rispondere a esigenze anche molto diverse. 

Dalla tutela di donne sotto minaccia di violenza al monitoraggio di minori a rischio di devianza, e persino come sistema alternativo di registrazione alla nascita, c'è un futuro ancora tutto da esplorare, per RapidFTR.

Vuoi saperne di più su questa applicazione? Visita la pagina dedicata a RapidFRT sul sito UNICEF Innovation (in inglese). 

09/01/2014

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