Accordo UNICEF-UE, scuola per 2 milioni di bambini siriani
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2 ottobre 2015 – Grazie ad un triplice accordo siglato oggi tra l'Unione Europea e l'UNICEF, più di 2 milioni di bambini in Siria e nei paesi che ospitano profughi siriani potranno ora godere di un migliore accesso all'istruzione, in ambienti più sicuri.
La donazione di 62 milioni di euro concordata nell'accordo di oggi contribuirà ad ampliare gli interventi congiunti di UNICEF e UE per garantire istruzione in condizioni sicure a bambini e ragazzi in Siria, Libano eTurchia.
Sono 2,7 milioni i bambini siriani - tra quelli che sono rimasti nel martoriato paese e quelli che sono rifugiati all'estero - che non vanno a scuola.
In Siria 52.500 insegnanti hanno abbandonato il loro posto di lavoro e un quarto delle scuole sono inagibili, con una perdita di infrastrutture stimata in 700 milioni di dollari.
Nei paesi confinanti con la Siria, circa metà dei bambini profughi siriani in età scolare sono esclusi da qualunque forma di istruzione: in Turchia e in Libano, in particolare, le scuole sono sovraffollate e con risorse insufficienti.
«I bisogni sono enormi. L'UE è in prima linea nella risposta umanitaria alla crisi siriana, in particolare nel settore dell'istruzione, in collaborazione con l'UNICEF e con i governi dei paesi che ospitano rifugiati siriani» afferma Johannes Hahn, Commissario Europeo per le politiche di vicinato e per i negoziati sull'allargamento dell'UE.
Continuità educativa per una generazione a rischio
UNICEF e Unione Eutropea ricordano che 7,6 milioni di bambini siriani hanno bisogno di assistenza umanitaria e che la Siria rischia di perdere un'intera generazione.
Questo nuovo, ingente impegno per investire nell'istruzione offrirà a tanti bambini un'alternativa alla disperazione e allo sfruttamento.
Questo nuovo, ingente impegno per investire nell'istruzione offrirà a tanti bambini un'alternativa alla disperazione e allo sfruttamento.
«Questo finanziamento aiuterà i bambini siriani a vivere una vita più normale e a offrire loro prospettive di un avvenire migliore. Tuttavia, nonostante questi sforzi, troppi bambini restano esclusi dalla scuola, nella regione mediorientale» prosegue Hahn. «Tutte le organizzazioni partner devono unire le proprie forze per superare gli ostacoli che privano questi bambini del loro diritto all'istruzione. L'UE conferma tutto il suo impegno a contribuire a questo sforzo, in particolare attraverso la sua stretta collaborazione con l'UNICEF.»
L'UE ha appena istituito un Fondo (Regional Trust Fund) interamente dedicato alla crisi siriana, che sarà il principale strumento finanziario a sostegno dell'azione umanitaria dell'Europa per la regione mediorientale.
«La nostra partnership con l'Unione Europea sarà di grande aiuto per i bambini siriani» sottolinea Geeta Rao Gupta, Vicedirettrice dell'UNICEF. «Aiutarli a proseguire la loro istruzione è di vitale importanza. Non sono in gioco soltanto le loro vite, ma il futuro del loro paese e dell'intera regione.»