Ciclone Idai, in Mozambico 260.000 bambini colpiti dalle inondazioni

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19/03/2019

20 marzo 2019 – Sulla base delle prime valutazioni, sulle circa 600.000 persone colpite dal ciclone Idai nel Mozambico, 260.000 sono bambini.
 
Questo dato potrebbe però aumentare nei prossimi giorni. In Malawi sono stati colpiti dal ciclone oltre 460.000 bambini, e altre 1.600 famiglie nello Zimbabwe.
 
Diversi operatori dell'UNICEF sono in azione a Beira, (la città costiera su cui il ciclone si è abbattuto per primo) sotto la supervisione del Governo mozambicano e in coordinamento con altre agenzie umanitarie.

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«I colleghi dell’UNICEF sul campo hanno descritto la situazione come  un’inondazione grave a Beira e nelle aree circostanti. Le persone sono in condizioni disperate, diverse migliaia attualmente si trovano su tetti, alberi e altre superfici elevate.

Un totale di 267 aule e 24 centri sanitari sono stati distrutti. Questo dato però cambia costantemente e probabilmente aumenterà nei prossimi giorni. La sala d’emergenza dell’ospedale a Beira è stata distrutta e non state possibili operazioni chirurgiche importanti.

Fortunatamente il reparto pediatrico è ancora funzionante e i neonati sono al sicuro. È molto urgente la ricerca e il recupero di migliaia di persone scomparse, compresi molti bambini. Anche gli alloggi rappresentano una preoccupazione», ha dichiarato Christophe Boulierac, portavoce dell’UNICEF a Ginevra.
 
Una delle priorità principali dell’UNICEF è di assicurare la fornitura di acqua sicura da bere per prevenire malattie legate all’acqua.
 
L’UNICEF ha iniziato ad aiutare il Governo con la distribuzione di pastiglie per potabilizzare l’acqua e medicine di base.
 
Alcune scorte di pastiglie erano state preposizionate a Beira, ma anche il magazzino dell’UNICEF è stato gravemente danneggiato, causando l’indisponibilità per alcuni aiuti. 
 
Finora l’UNICEF ha lanciato un appello per 20,3 milioni di dollari per supportare la risposta nelle tre aree colpite: Mozambico (per il quale saranno destinati la metà dei fondi), Malawi e Zimbabwe. 

19/03/2019

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