Allarme COVID-19 in India: inviati 3.000 apparecchi medicali per l'ossigeno e altri aiuti salvavita

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30/04/2021

L’UNICEF ha inviato aiuti salvavita, compresi 3.000 concentratori di ossigeno, test diagnostici, kit medici e altri aiuti per aiutare l’India nella sua battaglia contro un’ondata letale di COVID-19. Oltre ai concentratori di ossigeno, l’UNICEF ha fornito più di 500 cannule nasali ad alto flusso e 85 macchine per RT-PCR (per il test  molecolare). Inoltre, sta sostenendo l’approvvigionamento e l'installazione di 25 impianti per la produzione di ossigeno per gli ospedali nel Nordest e nel Maharashtra e l'installazione di più di 70 termoscanner in vari punti di ingresso in tutto il paese.

Il COVID-19 sta foremente sovraccaricando il sistema sanitario in India,” ha dichiarato Yasmin Haque, Rappresentante dell’UNICEF in India. “Sono necessari interventi urgenti per evitare un’ulteriore tragica perdita di vite. L’UNICEF ha fornito aiuti di emergenza per l’ossigeno e di altre tipologie, necessari per una risposta immediata, mentre supporta la costruzione di resilienza contro i ricorrenti shock e stress. Ma c’è ancora molto altro da fare, perché l’epidemia continua a diffondersi rapidamente.

L’UNICEF ha impiegato personale esperto negli stati maggiormente colpiti come Maharashtra per fornire supporto agli stati e alle autorità locali nei piani di risposta e monitoraggio di breve termine contro il COVID-19.

Le immagini che stiamo vedendo in India sono devastanti,” – ha dichiarato George Laryea-Adjei, Direttore Regionale UNICEF per l’Asia Meridionale. “Le famiglie più vulnerabili stanno pagando un prezzo enorme per questa nuova ondata letale. L’UNICEF chiede ai tutti i partner che possono aiutare, di fornire supporto immediato per rispondere a quest’ondata.”

Mentre fornisce aiuti urgenti al sistema sanitario, l’UNICEF sta anche collaborando con il governo indiano per assicurare che i servizi di base per i bambini più vulnerabili continuino a funzionare.

L’UNICEF ha fornito più di 11.000 kit per la protezione individuale agli operatori che lavorano per la India's Childline, in modo che continuino i servizi di assistenza ai bambini. In tutti gli stati, l’UNICEF sta fornendo consulenza e supporto per la sicurezza e la cura dei bambini negli istituti per l’assistenza all’infanzia.

L’UNICEF sta anche fornendo supporto tecnico ai governi e ai partner par aiutare 12,3 milioni di bambini in 17 stati, per continuare a ricevere un’istruzione a casa. Per esempio, i “Centri mobili per l’apprendimento” nel Bihar stanno supportando 28.000 bambini che non avevano alcun tipo di accesso a dispositivi digitali per continuare ad apprendere.

L’UNICEF e i suoi partner continuano anche ad aiutare il Governo dell’India ad accelerare il lancio della campagna di vaccinazione nazionale per raggiungere in modo equo tutti i gruppi della popolazione. Attraverso il suo lavoro di "Risk Communication and Communication Engagement (RCCE)", l’UNICEF ha lavorato anche per combattere la disinformazione e promuovere comportamenti appropriati contro il COVID (uso delle mascherine, praticare il distanziamento sociale e lavaggio delle mani), monitorando i social media e analizzando l’audience. Ogni settimana, nuovi contenuti multimediali vengono pubblicati - in diverse lingue - e trasmessi sui media e canali digitali, soprattutto a livello statale.

L’UNICEF ha bisogno di 21 milioni di dollari per la distribuzione urgente di ulteriori test, aiuti e attrezzature per l’ossigeno in India e oltre 50 milioni di dollari per gli interventi salvavita contro il COVID-19 in tutti i settori.

E' possibile fare una donazione all'indirizzo: www.unicef.it/india

30/04/2021

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