Dalla fame all'obesità: nuovo rapporto UNICEF sulle forme della malnutrizione infantile

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17/12/2018

18 dicembre 2018 – Nel mondo oltre 200 milioni di bambini soffrono di qualche forma di malnutrizione.
 
Secondo gli ultimi dati sono circa 151 milioni i bambini affetti da malnutrizione cronica, mentre 50,5 milioni sono quelli colpiti da malnutrizione acuta.
 
Nel 2017, la malnutrizione è stata concausa di circa 3 milioni di decessi infantili - oltre il 50% della mortalità infantile globale (5,4 milioni di decessi annui).

Africa e Asia sopportano il peso maggiore delle diverse forme di malnutrizione: nel 2017, il 55% dei bambini affetti da malnutrizione cronica viveva in Asia, il 39% in Africa; il 69% di quelli con malnutrizione acuta si trovava in Asia, il 27% in Africa: questi i principali dati del nuovo rapporto dell’UNICEF Diamogli peso: l’impegno dell’UNICEF per combattere la malnutrizione, lanciato oggi. 
 
Altrettanto preoccupanti i dati sull'obesità infantile. Da oltre 15 anni ormai non si registrano progressi nell'arginare la crescita del tasso di sovrappeso. 

A livello globale, nel 2017 38,3 milioni di bambini sotto i 5 anni risultavano in sovrappeso: 8 milioni in più rispetto ai 30,1 milioni del 2000.
 
Nel 2017, il 5,6% della popolazione infantile mondiale sotto i 5 anni risultava sovrappeso. In Europa 1 bambino su 3 è in sovrappeso.
 
In Italia la percentuale di bambini e adolescenti obesi è aumentata di quasi 3 volte rispetto al livello del 1975. 
 

Focus sulla malnutrizione in Italia

L’obesità infantile nel nostro paese non è dovuta soltanto ad una cattiva alimentazione (eccesso anche in età infantile di consumo di zuccheri e grassi), ma anche ad uno stile di vita spesso troppo sedentario. 

Secondo gli ultimi dati ISTAT la quota dei bambini sedentari è molto alta nella fascia di età 3-5 anni (48,8%) diminuisce nelle fasce di età successive, ma inizia a risalire e a mantenersi alta a partire dalla fascia di età 18 – 19 anni (20,8%).
 
 

I disturbi alimentari 

I disturbi del comportamento alimentare sono patologie di potenziale, estrema gravità anche per l’alto tasso di complicanze/comorbidità mediche e psichiatriche.

A livello internazionale, nei soggetti di età compresa tra i 9 e i 14 anni, il 7,1% dei maschi e il 13,4% delle femmine presenta un comportamento alimentare disturbato.

I disturbi del comportamento alimentare si presentano con maggior frequenza nei paesi industrializzati e ad alto reddito.

«Quando si parla di malnutrizione il nostro immaginario ci porta direttamente a situazioni legate ai paesi più poveri. Infatti, uno dei maggiori problemi per l’infanzia nel mondo è quello dei bambini malnutriti a causa della sotto-alimentazione» commenta Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.  
 
«Tuttavia, malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano. Per questo, attraverso questo rapporto, vogliamo mettere in luce anche il problema dell’obesità infantile che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia.

Grazie al contributo di esperti, vogliamo presentare altri due aspetti legati alla questione della cattiva alimentazione, in particolare nel nostro paese.

Il primo è quello della sicurezza alimentare: anche in Italia bambini e bambine che vivono nei nuclei familiari più poveri non hanno accesso a fonti di cibo sicure e sufficienti. Il secondo è quello dei disordini alimentari, che porta alla luce una forma crescente di disagio tra gli adolescenti e presta il fianco ad una serie di altre problematiche quali quelle del bullismo legato all’immagine fisica».
 
Si ringraziano per i contributi: Marco Lucchini, Segretario generale del Banco Alimentare e Martina Maria Mensi, MD - Specialista in Neuropsichiatria Infantile (NPI) Referente NPI Day Hospital per i Disturbi del Comportamento Alimentare U.O. Neuropsichiatria Infantile (N.P.I.) Fondazione Mondino.
Documenti disponibili

Rapporto UNICEF "Diamogli peso: l'impegno dell'UNICEF per combattere la malnutrizione"pdf / 884 kb

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17/12/2018

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