Gaza, il cessate il fuoco offre un barlume di speranza ai bambini

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10/10/2025

La notizia di un cessate il fuoco imminente porta ai bambini e alle loro famiglie un barlume di speranza tanto necessario quanto atteso da tempo. Questa speranza deve essere accompagnata da un'azione immediata e urgente.

È fondamentale che tutte le parti in conflitto facciano il possibile per garantire che l'accordo venga attuato, mantenuto e porti a una pace duratura. Nelle ore che precedono l'entrata in vigore ufficiale del cessate il fuoco, i bambini devono essere protetti.

Il cessate il fuoco porterà la speranza che l'uccisione e la mutilazione dei bambini possano finalmente cessare. Oltre 64.000 bambini sono morti o sono rimasti feriti a causa degli attacchi dell'esercito israeliano. Circa il 25% di loro ha riportato ferite che potrebbero cambiare la loro vita.

Aiuti urgenti per Gaza, bambini a rischio con l’arrivo dell’inverno

L'UNICEF è pronto. Gli aiuti devono arrivare. Israele deve aprire il maggior numero possibile di punti di ingresso. La situazione è critica. Rischiamo di assistere a un massiccio aumento dei decessi infantili, non solo neonatali, ma anche di bambini piccoli, dato che il loro sistema immunitario è più compromesso che mai e che ormai da anni non hanno accesso a un'alimentazione adeguata.

A questo si aggiunge un inverno rigido, senza ripari e vestiti adeguati, che sarà letale: l'anno scorso abbiamo visto morire alcuni neonati per ipotermia. Ma l'UNICEF sapeva che questa situazione sarebbe arrivata. Ci vogliono mesi per far arrivare questi rifornimenti da tutto il mondo a Gaza. Ne abbiamo tenuto conto e abbiamo iniziato a ordinare teloni e vestiti invernali a luglio. Il nostro obiettivo è fornire due kit di vestiti invernali per ogni bambino di età inferiore ai 12 mesi e fornire un milione di coperte per tutti i bambini a Gaza.

L'elenco potrebbe continuare. Abbiamo in programma di fornire dispositivi di assistenza per le migliaia di bambini feriti, poiché da tempo ci viene impedito di procurare articoli per l'infanzia come sedie a rotelle e stampelle.

Serve un cessate il fuoco reale

Siamo pronti a sostenere il ripristino dei sistemi di approvvigionamento idrico, dei sistemi di drenaggio e di igiene, compresa la gestione dei rifiuti solidi, a beneficio di tutti i bambini e le famiglie della Striscia di Gaza.

E naturalmente la nutrizione come priorità assoluta. L'accordo dovrebbe essere utilizzato per contrastare la malnutrizione e l'estensione della carestia. L'UNICEF ha la capacità di migliorare rapidamente lo stato nutrizionale di 50.000 bambini sotto i cinque anni che sono ad alto rischio e di 60.000 donne incinte e che allattano. Lo abbiamo fatto nei mesi scorsi, ma dobbiamo essere in grado di inondare Gaza di forniture e cure nutrienti.

Un vero cessate il fuoco deve essere più che semplici parole; deve essere duraturo e rispettato, ponendo i diritti dei bambini al centro dell’attenzione. Ciò significa aprire tutti i valichi per gli aiuti umanitari e garantire che ogni bambino, da nord a sud, riceva i beni essenziali per la sopravvivenza.

Il cessate il fuoco visto dagli occhi dei bambini

Vorrei condividere la reazione alla notizia di ieri dell'accordo per garantire il cessate il fuoco e porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza di due bambini con cui l'UNICEF ha parlato a Deir al Balah, nel sud di Gaza. Le loro parole sono molto più potenti di qualsiasi cosa io possa dire qui oggi.

Maisara ha 13 anni. Ha detto: “Mi sono sentito felice nel momento in cui ho sentito la notizia del cessate il fuoco. Finalmente tornerò nella mia città nel nord, perché come tutti i bambini siamo stanchi della guerra. Vogliamo rivivere la nostra infanzia. Ciò che mi rende ancora più felice è che non soffriremo più la fame. Abbraccerò la terra della mia città perché mi è mancata tantissimo. Tornare nella mia città significa tornare a scuola e alla nostra vita normale”.

Anche Rasha ha 13 anni. Ha detto:"Mi mancano i miei cugini. Vogliamo andare a trovarli al cimitero nel campo di East Bureij. E vogliamo andare a trovare le nostre famiglie a Gaza. Da quando è stato annunciato il cessate il fuoco, siamo tutti felici”.

Questi sono solo due degli oltre un milione di bambini che hanno atteso questo giorno per più di due anni, due anni di sofferenze inimmaginabili.

Gli aiuti umanitari sono solo l'inizio. I bambini di Gaza hanno anche bisogno che le scuole riaprano, che gli spazi di gioco vengano ripristinati e che venga loro concesso il tempo necessario per guarire da traumi inimmaginabili. Questo cessate il fuoco deve creare le condizioni sia per gli aiuti di emergenza che per la ripresa a lungo termine, affinché bambini come Maisara e Rasha possano riappropriarsi della loro infanzia. Sarà un percorso lungo.


Dichiarazione di Ricardo Pires, vice portavoce dell'UNICEF
durante la conferenza stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra

10/10/2025

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