Generation Covid: un progetto con l'Ordine degli Psicologi della Lombardia e Magnum Photos

6 minuti di lettura

19/10/2021

Generation Covid: Respond. Recover. Reimagine.” OPL rappresenta l’Italia nel progetto fotografico e narrativo dell’UNICEF Internazionale e Magnum Photos

L’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL), in collaborazione con il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Lombardia, ha aderito al progetto dell’UNICEF Internazionale, in collaborazione con l’agenzia fotografica Magnum Photos: sei fotografi raccontano in sei paesi differenti (Brasile, Grecia, Italia, Turchia, Stati Uniti e Sudafrica) come la vita dei bambini e dei giovani è stata influenzata dal Covid-19

L’UNICEF Internazionale – in collaborazione con Magnum Photos – richiama l’attenzione sulle conseguenze della pandemia sulle nuove generazioni: sei fotografi dell’agenzia Magnum Photos raccontano in sei paesi differenti (Brasile, Grecia, Italia, Turchia, Stati Uniti e Sud Africa) come la vita dei bambini e dei giovani è stata influenzata dal Covid-19.

Per l’Italia è raccontata la storia di Anna, la stessa storia che si è classificata con altri due coetanei tra i vincitori del premio letterario lanciato dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia, in collaborazione con il Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza della Regione Lombardia, nei primi mesi dell’emergenza sanitaria quando gli studenti delle scuole secondarie di alcune delle zone più colpite dal Covid-19 sono stati invitati a scrivere le loro esperienze di pandemia e l’impatto dell’isolamento sociale e del lockdown sulla loro salute mentale. La storia di Anna è stata accompagnata dalle immagini del fotografo della Magnum Photos Alex Majoli (Link: "Prima del COVID ero diversa". Anna, 14 anni, racconta come ha vissuto la pandemia | UNICEF Italia). 


Anna, adolescente italiana, alla sua scrivania mentre fa i compiti. Lockdown 2020

Magnum Photos ha scelto Majoli per costruire il capitolo italiano di questo progetto con l’UNICEF Internazionale, perché - conoscendo la delicatezza della tematica e avendo sviluppato la sensibilità necessaria per raccontare storie umane - è pronto a fare il necessario perché il messaggio dei giovani sia espresso nel modo più sincero possibile.

L’Italia è stata sin dall'inizio al centro delle riflessioni per l'impatto che la pandemia ha avuto in generale sul paese, ma soprattutto per la risposta esemplare che il paese ed i suoi attori principali hanno attuato fin dalle prime settimane.

Finalità del progetto “Generation Covid: Respond. Recover. Reimagine” è quella di raccontare e difendere le storie dei giovani: per costruire il futuro più adatto di questa generazione, è importante definirne i bisogni, le differenti realtà, ma soprattutto le battaglie quotidiane che durante questa crisi sono simili per molti giovani nel mondo intero, a prescindere dalla provenienza geografica. Lo scopo è dare voce a questa generazione.

“Dobbiamo promuovere la cultura dei diritti e su tali elementi rafforzare i nostri sistemi sanitari e educativi, la pandemia ha portato alla luce come sia forte il bisogno di psicologia in tutti i campi, e di come proprio la psicologia giochi un ruolo cruciale nella promozione e nella tutela dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” dice Laura Parolin - Presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia.

“Le foto e i saggi rivelano i volti, le voci, l’umanità, la solidarietà, le speranze e la resilienza di fronte alle sfide. Sono storie di comunità che si uniscono. Queste storie rafforzano la nostra convinzione che l’infanzia e l’adolescenza debbano essere al centro della nostra risposta globale al COVID-19. Ed è proprio partendo da questi presupposti che OPL da anni lavora sul tema dei Diritti Umani, con particolare attenzione al tema dei diritti dei più piccoli”, dice Gabriella Scaduto Segretario dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e Coordinatrice della Consulta per i Diritti Umani.

“Con i lockdown nazionali e le restrizioni di movimento legate alla pandemia, è stato un periodo difficile lungo per tutti, ma soprattutto per i bambini: giorno dopo giorno – stare lontano dagli amici e distante dagli affetti e magari anche bloccato a casa con qualcuno che usa violenza. Molti bambini hanno avuto paura, si sono sentiti soli, in ansia e preoccupati per il loro futuro. Dobbiamo uscire da questa pandemia con un migliore approccio alla salute mentale di bambini e adolescenti e dobbiamo cominciare dando a questa tematica l’attenzione che merita”, afferma Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.

“Solo attraverso un attento ascolto delle voci dei ragazzi, delle loro testimonianze, dei loro bisogni e desideri possiamo costruire una realtà più giusta per loro. Anche nelle esperienze più difficili e drammatiche saper cogliere i fattori che li determinano permettono agli adulti che si pongono in ascolto dei giovani le chiavi per avvicinarli e supportarli nella loro crescita quotidiana”dichiara Riccardo Bettiga, Garante per l’infanzia e l’adolescenza di Regione Lombardia 

Il progetto integrale “Generation Covid: Respond. Recover. Reimagine.” è stato pubblicato su una piattaforma digitale completamente dedicata alle storie, con testimonianze audio, testi e le immagini dei fotografi.

Più di ogni altra crisi degli ultimi decenni, la pandemia da Covid-19 ha ridefinito l’infanzia su scala globale, per i suoi effetti sulla salute mentale e per la maggiore vulnerabilità agli abusi e all’interruzione dell’istruzione. L’impatto catastrofico del Covid-19 sull’infanzia e sull’adolescenza deve essere approfonditamente studiato e capito. Nel mondo, troppi bambini si trovano ancora in un limbo, divisi dal desiderio di andare avanti coi loro sogni ma con poco controllo sulla realtà che vivono. Instabilità economica, violenza domestica e di genere in aumento, difficoltà – in molte comunità del mondo – di accedere ai servizi essenziali: la risposta globale alla pandemia e la ripresa post emergenziale sono impari e diseguali a livello mondiale.

19/10/2021

News ed Aggiornamenti