Giornata della Terra: Federica Gasbarro racconta la lotta della sua generazione per il clima

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21/04/2021

"Non penseremmo mai di lasciare immondizia nel nostro salone di casa o di riempirla di gas, né tantomeno di rompere dei mobili per costruirne altri. Allora perchè lo facciamo con il nostro Pianeta?"


È la domanda che si pone Federica Gasbarro, 26 anni, che da oltre 3 anni sta portando avanti con amore e coraggio la battaglia del nostro tempo, quella per tutelare l'ambiente.

"Un giorno spero di diventare scienziata o, almeno, di dare il mio contributo sui temi della sostenibilità anche a livello professionale oltre che personale" ci dice.

Il grande interesse per la lotta ai cambiamenti climatici l'ha portata lontano: nel 2019 è stata l'unica italiana a partecipare al vertice ONU dei giovani sul clima accanto a Greta Thunberg e a tanti altri attivisti per l'ambiente. Ha ricevuto un riconoscimento dalla fondazione "Mike Bongiorno" nel Principato di Monaco ed è stata inserita nel Marzo 2021 nella classifica Forbes Under30 Italia.

"Tutti questi bellissimi traguardi" - dice Federica - "per me hanno valore solo se interpretati come un passo in avanti che noi giovani, tutti, siamo riusciti a fare nella direzione giusta e per far sì che i grandi leader del mondo inizino ad agire concretamente". 

Spero davvero che si cambierà radicalmente rotta. Abbiamo dimostrato di essere in grado di gestire una crisi, adesso è il momento di riscrivere un finale che sembra inevitabile, ma così non è

Federica Gasbarro

I giovani esigono un cambiamento di rotta

In occasione della Giornata della Terra l'UNICEF ricorda che la crisi del clima e ambientale che vive il nostro pianeta è una crisi dei diritti delle bambine e dei bambini e rappresenta una grande minaccia per la loro salute. I giovani soffriranno le conseguenze del cambiamento climatico più di tutti e stanno esigendo che si prendano delle misure a tutela dell’ambiente nell'immediato.

"Dalla terra dipendiamo indissolubilmente per acqua, aria, cibo, calore, energia e potrei continuare all'infinito. 

Se lei sta male, noi staremo male.

In questa giornata è importante mettere in guardia l'umanità sulla necessità di preservare gli equilibri ecologici, perchè da quelli dipende il nostro futuro ma anche il presente di tanti bambini che vivono in paesi vulnerabili" dice Federica. 

Abbiamo poco tempo: la COP26 e la sfida per il clima

"Gli scienziati ci dicono che abbiamo poco tempo prima che si inneschino cambiamenti irreversibili e milioni di persone soccombano - continua Federica - Per questo motivo e per il fatto che ormai è già passato troppo tempo, abbiamo estrema urgenza e necessità che durante il COP26 (la "Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico" delle Nazioni Unite) vengano firmati e poi attuati nel tempo accordi volti alla mitigazione del climate change".

"Abbiamo la fortuna di avere ancora una possibilità e poter sperare che un mondo diverso sia possibile" conclude.

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Federica Gasbarro è laureanda presso la facoltà di Scienze Biologiche di Tor Vergata. Ha pubblicato due libri e si dedica alla divulgazione scientifica in qualsiasi forma, anche sui social network Instagram, Facebook e TikTok. 

Per approfondire

L'UNICEF ricorda che la crisi del clima è una crisi dei diritti delle bambine e dei bambini e rappresenta una grande minaccia per la loro salute, alimentazione, educazione, sviluppo, la loro sopravvivenza ed il loro potenziale futuro. Entro il 2040, più di 600 milioni di bambini potrebbero vivere in aree dove la domanda di acqua supererà la quantità disponibile.

Stiamo già assistendo a prove di eventi meteorologici estremi guidati dai cambiamenti climatici che creano catastrofi naturali più frequenti e più distruttive, e mentre le previsioni future variano, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, i migranti ambientali in tutto il mondo entro il 2050 potrebbero oscillare tra i 200 milioni e 1 miliardo.

Lavoriamo per contenere l'impatto di eventi meteorologici estremi, anche progettando sistemi idrici in grado di resistere ai cicloni e alla contaminazione da acqua salata; rafforzare le strutture scolastiche e sostenere attività di preparazione ai disastri naturali e sostenere i sistemi sanitari della comunità.

Per saperne di più UNICEF: Clima e Ambiente

21/04/2021

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