Il programma COVAX si conclude il 31 dicembre. Le vaccinazioni contro il COVID-19 passano alle vaccinazioni ordinarie

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20/12/2023

COVAX, il meccanismo multilaterale per un accesso globale equo ai vaccini contro il COVID-19 lanciato nel 2020, si concluderà il 31 dicembre. Condotto congiuntamente dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), da Gavi, l'Alleanza per i vaccini, l'UNICEF e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), COVAX ha finora fornito quasi 2 miliardi di dosi di vaccino contro il COVID-19 e dispositivi di iniezione sicuri a 146 economie. Si stima che i suoi sforzi abbiano contribuito a scongiurare la morte di almeno 2,7 milioni di persone nelle economie a basso e medio reddito (economie a minor reddito) partecipanti al COVAX Advance Market Commitment (AMC), che hanno ricevuto dosi gratuite attraverso il meccanismo, oltre a quasi 2 miliardi di dollari in aiuti essenziali per trasformare i vaccini in vaccinazioni.

Per 92 economie a basso reddito che avevano i requisiti per partecipare al programma con il sostegno del meccanismo di finanziamento noto come Gavi COVAX Advance Market Commitment (COVAX AMC) sarà possibile continuare a ricevere (su richiesta) le dosi di vaccino contro il COVID-19 e il supporto alla consegna attraverso i programmi regolari di Gavi. Finora, 58 economie a basso reddito hanno richiesto un totale di 83 milioni di dosi per il 2024, con l'intenzione di concentrarsi sulla protezione continua dei gruppi prioritari, tra cui gli operatori sanitari, gli operatori delle comunità e gli anziani.

Traendo insegnamento dalla pandemia H1N1, quando la maggior parte dei Paesi non ha ricevuto i vaccini, i partner del COVAX hanno sostenuto fin dalle prime fasi dell'emergenza COVID-19 che "nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro", esortando il mondo a porre l'equità dei vaccini al centro della risposta globale e chiedendo che ogni Paese abbia almeno un numero sufficiente di dosi per proteggere le persone più a rischio. Alla fine del 2020, 190 economie di tutti i livelli di reddito avevano firmato accordi per partecipare a COVAX, rendendolo uno dei partenariati multilaterali più significativi del 21° secolo. Nel novembre 2020 erano stati raccolti 2 miliardi di dollari per la fornitura di vaccini e nel gennaio 2021, 39 giorni dopo la prima somministrazione di vaccino in un Paese ad alto reddito, sono state somministrate le prime dosi fornite da COVAX in un Paese a basso reddito.

Un grande sforzo per garantire una risposta equa

"Gli sforzi congiunti di tutti i partner per garantire una risposta equa alla pandemia hanno contribuito a proteggere il futuro di milioni di bambini in comunità vulnerabili", ha dichiarato la Direttrice Generale dell'UNICEF Catherine Russell. "Questo enorme e storico impegno è qualcosa di cui possiamo essere collettivamente orgogliosi e su cui possiamo fare affidamento. L'UNICEF continuerà a fornire vaccini ai più piccoli del mondo per fermare la diffusione di tutte le malattie prevenibili e costruire sistemi sanitari forti per il futuro".

COVAX, il pilastro sui vaccini dell'acceleratore per l'accesso agli strumenti contro il COVID-19 (ACT), è stato co-convocato dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), da Gavi - l'Alleanza per i vaccini, dall'UNICEF e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - in collaborazione con Paesi, donatori, produttori di vaccini dei Paesi sviluppati e in via di sviluppo, la Banca Mondiale e altri. I suoi sforzi si sono concentrati nel garantire a tutti i Paesi l'accesso ai vaccini contro il COVID-19, indipendentemente dal livello di reddito

20/12/2023

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