In Yemen i bambini volontari aiutano a contrastare le epidemie con i vaccini

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27/03/2024

“All’inizio avevo paura delle iniezioni” racconta Leen ricordando quale era il suo stato d’animo quando arrivava il momento di essere vaccinata.

“Ma ho visto cosa è successo ai bambini che non sono stati vaccinati. Hanno avuto la febbre e un'eruzione cutanea perché hanno preso il morbillo". 

Leen ha 10 anni ed ha già visto il potenziale salvavita dell’immunizzazione di routine. Con un opuscolo che descrive in dettaglio i benefici dei vaccini, e armata di grande entusiasmo, utilizza il suo tempo libero per andare porta a porta nel suo quartiere ad Aden, nel sud dello Yemen, incoraggiando le altre persone a vaccinarsi.

Ho capito quanto è importante vaccinarsi, quindi ho deciso di aiutare i miei vicini.

Leen, 10 anni

Leen gioca con un bambino nella struttura sanitaria Al-Tawahi ad Aden, nello Yemen.

Leen ha aderito al progetto UNICEF “Sponsor a Child” tre mesi fa, unendosi a un gruppo composto da più di mille bambini e adolescenti tra 10 e 17 anni che, negli ultimi due anni, hanno contribuito a raggiungere più di 33 mila bambini nel sud dello Yemen con le vaccinazioni di routine. 

I bambini iscritti al programma ricevono una formazione che consente loro di parlare con i genitori (o i caregivers) a proposito dei vaccini e di condividere al meglio informazioni accurate sulle dosi vaccinali. Durante le loro visite sono accompagnati da attivisti adulti, generalmente operatori sanitari o ostetriche, che forniscono un ulteriore supporto quando si trovano a parlare direttamente con i membri della comunità.

Leen ricorda la visita a Somaia, una mamma i cui tre figli non avevano mai ricevuto alcun vaccino

Quel giorno era accompagnata da un adulto, anche lui attivista: entrambi hanno ricordato alla madre l’importanza dei vaccini, prenotando anche un appuntamento. 

“Per convicerla le ho detto ‘ Guarda quanto sono forte e sana!’ Posso andare a scuola, questo perché ho ricevuto tutti i vaccini necessari”, ricorda Leen.

Somaia ha raccontato che questa visita ha fatto la differenza per lei e la sua famiglia. “Non avevo mai vaccinato i miei bambini prima” dice Somaia. “Ma Leen è venuta a trovarci e mi ha spiegato che se i miei figli fossero stati vaccinati gli eventuali sintomi del morbillo sarebbero stati molto più lievi” ha raccontato, aggiungendo che anche lei si è convinta a vaccinarsi contro il tetano.

Un trend preoccupante

Morbillo e rosolia sono estremamente contagiosi e rappresentano le principali cause di mortalità infantile e disabilità congenite, eppure entrambe le malattie possono essere prevenute attraverso i vaccini.  Alla fine del novembre 2023 sono stati segnalati 50.795 casi sospetti di morbillo e rosolia in Yemen, associati a più di 560 casi di decesso: in forte aumento rispetto ai 27.000 casi sospetti e ai 220 decessi registrati nel 2022, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’aumento di casi arriva sullo sfondo di nove anni di conflitto, che hanno portato lo Yemen al collasso economico, con povertà, sfollamenti di massa e un sistema sanitario e sociale distrutti. Solo la metà delle strutture sanitarie yemenite è pienamente funzionale, e tutte quelle operative sono sovraffollate. Come immediata conseguenza, le stime delle Nazioni Unite indicano che oltre un quarto dei bambini con meno di un anno non ha ricevuto le dosi complete di vaccini contro il morbillo e la rosolia.

Alla fine del novembre 2023 in Yemen è stato registrato un aumento di casi di malattie prevenibili

50mila

casi sospetti di morbillo e rosolia

560casi

di decesso associati a entrambe le malattie

27mila

i casi di morbillo e rosolia registrati nel 2022

L'impegno di Leen per far vaccinare i bambini va oltre l’attività porta a porta

La bambina ha accompagnato Somaia e i suoi figli alla struttura sanitaria più vicina per la prima dose, ed è stata accanto ai bambini quando hanno ricevuto i vaccini. Fino a questo momento ha aiutato più di 150 bambini ad accedere ai vaccini salvavita.

“Sono molto felice che Somaia e i suoi bambini abbiano deciso di vaccinarsi dopo la mia visita” dice Leen. “Il mio ruolo è importante perché parlo direttamente con i genitori e gli racconto come i vaccini possano proteggere i loro figli”.

Miranda Ali Mohammed, responsabile del dipartimento di immunizzazione presso la struttura di Al-Tawahi, dice che molti genitori esitano a vaccinare i propri figli. A volte perché hanno paura dei possibili effetti collaterali, dopo averne sentito parlare. Altre volte, non sono proprio coscienti dell’importanza della campagna vaccinale per tutelare i propri bambini.

“Leen ha convinto molte famiglie a vaccinare i propri neonati o a completare il ciclo vaccinale” dice Mohammed. 

Gli 'Sponsor Children' ci hanno aiutato davvero molto a ridurre la percentuale di neonati a zero dosi e a migliorare i tassi di immunizzazione di routine.

Miranda Ali Mohammed, responsabile del dipartimento di immunizzazione di Al-Tawahi,

Responsabili e orgogliosi

Nonostante l’iscrizione dei bambini come “sponsor” sia individuale e su base volontaria, viene data loro la possibilità di partecipare ad attività di gruppo con altri bambini e bambine e di utilizzare gadget per la scuola, come importante incentivo per i bambini delle famiglie più povere. Inoltre, l’iniziativa è condotta in partnership con le scuole, assicurando che questo non interferisca con i loro studi. 

La madre di Leen, Samah Munir, dice di essere molto fiera di quello che fa la figlia. “Mi rende così felice e realizzata sapere che mia figlia stia contribuendo al bene della comunità”. Racconta inoltre che la figlia ha ottenuto dei benefici da questa esperienza. “L’ha aiutata a sentirsi più coraggiosa e sicura di sé” dice Samah.

Leen da parte sua dice di essere determinata ad aiutare ancora i bambini: “Mi piace davvero essere una “Sponsor Child” racconta. “Spero che i bambini non soffrano di malattie mortali, crescendo. La vaccinazione è un diritto di tutti".

Per approfondire

La situazione in Yemen, a 9 anni dall'inizio del conflitto, è devastante: quasi 10 milioni di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. La situazione sanitaria è preoccupante: oltre all'aumento di morti per malattie prevenibili, la persistente malnutrizione nel paese colpisce 2,7 milioni di bambini con malnutrizione acuta e il 49% dei bambini sotto i 5 anni con ritardi nella crescita/malnutrizione cronica. 

L'UNICEF interviene nel paese sia per assicurare assistenza d’emergenza sia per potenziare i sistemi nazionali, legando azione umanitaria e programmazione per lo sviluppo. Per saperne di più: Emergenza Yemen

L'iniziativa "Sponsor Child" è sostenuta dal Foreign Commonwealth and Development Office del Regno Unito, da Gavi, dalla Vaccine Alliance, dalla Global Polio Eradication Initiative e dalla Banca Mondiale. 

27/03/2024

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