Messico, i bambini migranti a rischio di disagio psicosociale

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06/11/2018

7 novembre 2018 – Secondo gli operatori UNICEF sul campo, molti bambini che viaggiano con la carovana di migranti in Messico mostrano segni di angoscia e disagio psicosociale.
 
In alcuni casi, i bambini esprimono paura di incorrere in violenze o nella separazione dalle loro famiglie, mentre altri bambini hanno difficoltà ad impegnarsi nelle attività ludiche e ricreative organizzate dall'UNICEF. 
 
L’UNICEF, insieme ai suoi partner, sta rapidamente incrementando il suo supporto negli interventi psicosociali per raggiungere questi bambini in difficoltà.
 
I bambini che viaggiano con la carovana sono stati sottoposti a una serie di possibili fattori stressanti, tra i quali: tristezza di lasciare la casa e i propri cari, incertezza per il viaggio, cambiamenti estremi e improvvisi, perdita della propria routine, stanchezza fisica, disidratazione e malattie.
 
Alcuni bambini possono anche essere stati esposti ad eventi traumatici nei loro paesi d'origine, come la violenza di gruppo e di genere, o la separazione dalle loro famiglie.
 
Uno qualunque di questi fattori potrebbe influire negativamente sul benessere fisico e psicologico dei bambini e causare, se non viene affrontato, stress dannoso.
 
Il sostegno psicosociale può aiutare a ridurre l'impatto sui bambini dell’abbandono della propria casa e di condizioni di viaggio faticose ed estenuanti.
 
L'UNICEF, in coordinamento con il governo e altri partner, sta installando tende al confine meridionale del paese e nello stadio Jesús Martínez "Palillo" di Città del Messico, dove si riunisce gran parte del gruppo, per fornire una serie di servizi di supporto psicosociale per i bambini, tra cui letture di libri di fiabe, esercizi di rilassamento e terapia di disegno.
 
Questi spazi saranno utilizzati anche per il riposo dei bambini e per l'allattamento delle madri.
Questo lavoro va ad aggiungersi alla fornitura di acqua pulita, aiuti per l’igiene e sali per la reidratazione orale.  
 
L'UNICEF ribadisce il suo invito a tutti i governi a dare priorità al superiore interesse dei bambini nell’applicazione delle leggi e delle procedure sull’immigrazione, di tenere unite le famiglie e di trovare alternative alla detenzione dei minorenni migranti.

06/11/2018

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