I fenomeni migratori: intervista ad Anna Riatti
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Qual è il tuo ruolo?
Sono coordinatrice per il programma dell’UNICEF di risposta alla crisi dei minorenni rifugiati e migranti in Italia.
In questo ruolo collaboro con le istituzioni competenti, le articolazioni della società civile e tanti altri partner al fine di garantire la protezione e l'inclusione sociale dei e con bambini e giovani migranti e rifugiati.
Quale era il tuo sogno da bambina?
Ho sempre sognato di viaggiare, conoscere paesi e culture diverse dalla mia. Lavorare nella cooperazione internazionale per un mondo più giusto e il mio impegno con l’UNICEF mi permettono di realizzare questo sogno ogni giorno!
Qual è l’impegno dell’UNICEF in favore dei bambini e giovani migranti?
In tutto il mondo, milioni di bambini e giovani sono in movimento con o senza le loro famiglie. Alcuni scappano da conflitti, povertà o cambiamenti climatici; altri lasciano il proprio paese nella speranza di trovare una vita migliore. Troppi incontrano pericoli, incarcerazioni, privazioni e discriminazioni durante il loro viaggio, quando arrivano a destinazione oppure al ritorno. I bambini hanno rappresentato un quarto di tutti i rifugiati e migranti che sono arrivati in Europa attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo nel 2019. Coloro che raggiungono l’Europa dopo pericoli, violenze, privazioni e detenzione, sono alla ricerca dell’opportunità di proseguire i propri studi, migliorare le proprie condizioni di vita e trovare rispetto per i propri diritti.
L’UNICEF è impegnato a trasformare il percorso migratorio di ciascun bambino e giovane in un’opportunità per una vita migliore.
In tutto il mondo lavoriamo per garantire la protezione e i diritti dei minorenni migranti o sfollati, e forniamo beni e servizi di prima necessità nei campi profughi. Qui gestiamo spazi adatti ai bambini ("child-friendly spaces"), ambienti protetti dove i bambini possono giocare, le mamme possono riposare e nutrire i loro bambini, e le famiglie separate possono riunirsi. Sosteniamo i governi nazionali e le autorità locali nello sviluppo di leggi, politiche, sistemi e servizi sociali e sanitari che includano tutti i bambini, inclusi quelli migranti e rifugiati. Combattiamo la discriminazione e la xenofobia e lavoriamo con Governi, settore privato e società civile per far fronte alle cause che spingono i bambini, le loro famiglie e i giovani ad allontanarsi dalle loro case. Facciamo tutto questo insieme ai bambini e ai ragazzi migranti perché ascoltando le loro voci, le loro idee e coinvolgendoli nelle decisioni che li riguardano valorizziamo i loro talenti e li rendiamo partecipi alla costruzione del proprio futuro.
L’afflusso senza precedenti di bambini, adolescenti e famiglie con minorenni attraverso il Mediterraneo, l’incremento all'interno di questo flusso migratorio dei minori non accompagnati e il preoccupante fenomeno dei minori divenuti “irreperibili”, hanno spinto l’UNICEF a intraprendere anche in Italia un programma di assistenza diretta per assicurare che tutti i minori rifugiati o migranti, non accompagnati, separati o con le loro famiglie, abbiano accesso a servizi, cure, opportunità di studio e lavoro e quindi possano veder realizzati i loro diritti.
Per saperne di più sul lavoro dell’UNICEF a favore dei bambini e giovani migranti https://www.unicef.org/children-uprooted