Mortalità infantile - Progressi 1990-2008
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Uno dei maggiori successi della storia della cooperazione allo sviluppo riguarda la lotta alla mortalità infantile: il tasso globale di mortalità infantile (numero di decessi tra i bambini da 0 e 5 anni ogni mille nati vivi) è calato da 90 (1990) a 65 (2008) ed è stimato in ulteriore decremento.
Tuttavia, il calo è ancora insufficiente a raggiungere il traguardo (riduzione di due terzi rispetto al livello del 1990) fissato dall'Obiettivo di Sviluppo del Millennio 4 entro il 2015, soprattutto in Africa Subsahariana e in Asia meridionale.
In effetti, i tassi di mortalità più elevati continuano a presentarsi nell'Africa a sud del Sahara, regione che nel 2008 ha fatto registrare metà dei decessi infantili globali: qui 1 bambino su 7 è deceduto prima di compiere il quinto compleanno. E un altro terzo dei decessi infantili si è verificato in Asia meridionale.
Benché siano stati compiuti progressi sostanziali, i bambini delle famiglie più povere rimangono eccessivamente a rischio in tutte le regioni del mondo in via di sviluppo. In media, i tassi di mortalità infantile sono più che doppi per il 20% (quintile) più povero delle famiglie rispetto al 20% più ricco.
Analogamente, i bambini che vivono in ambito rurale hanno maggiori probabilità di morire anzitempo rispetto a quelli delle zone urbane.
Un’indagine realizzata dal Demographic and Health Surveys (DHS) indica che in molti Paesi la mortalità infantile è diminuita nel complesso, ma le disparità tra famiglie ricche e famiglie povere sono aumentate o sono rimaste invariate.
In 18 dei 26 Paesi in via di sviluppo che hanno fatto registrare una diminuzione del 10% o più nella mortalità infantile, il divario nella mortalità tra i bambini delle famiglie più ricche e quelli più poveri è aumentato o è rimasto identico, e in 10 di questi paesi la disuguaglianza è cresciuta del 10% o più.
Nei Paesi in via di sviluppo, la maggior parte dei bambini continua a morire per cause che potrebbero essere prevenute o curate, come polmonite e diarrea.
All'interno del fenomeno della mortalità infantile, cresce di importanza la quota dei decessi neonatali. Nel 2008 il 41% di tutti i decessi sotto i 5 anni si sono verificati nei primi 28 giorni di vita.
La malnutrizione, va ricordato, è causa diretta o indiretta di oltre un terzo dei casi di mortalità infantile.