"RM Child Health" per migliorare la salute dei bambini migranti e rifugiati

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04/05/2020

Nell'ambito del Programma dell'Unione Europea per la Salute, la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare si è impegnata a sostenere il lavoro dell'UNICEF per garantire ai bambini rifugiati e migranti e alle loro famiglie l'accesso ad una assistenza sanitaria di qualità e a informazioni sanitarie accurate in Bulgaria, Grecia, Italia, Spagna, Bosnia-Erzegovina e Serbia.
 
I bambini rifugiati e migranti e le loro famiglie corrono spesso maggiori rischi per la salute e devono affrontare una serie di ostacoli per accedere a un'assistenza sanitaria di qualità.
 
Molti bambini e famiglie vivono anche con gravi difficoltà emotive dovute al trauma del fuggire da casa, intraprendere viaggi pericolosi e subire abusi e sfruttamento, compresa la violenza sessuale e di genere. La pandemia globale di COVID-19 aggrava ulteriormente queste sfide sanitarie.  
 
«Con la pandemia in corso, proteggere il diritto di ogni bambino e adulto all’assistenza sanitaria e a un’informazione accurata sulla salute è fondamentale.
 
Questa collaborazione con il Programma dell’UE per la Salute contribuirà a garantire ai bambini rifugiati e migranti più vulnerabili un migliore accesso ai servizi sanitari di base, al sostegno psicosociale e ai servizi di prevenzione e risposta alla violenza» – ha dichiarato il Direttore regionale per l’Europa e l’Asia centrale e Coordinatore speciale dell’UNICEF per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa, Afshan Khan.
 
Il progetto 'RM Child-Health' aiuterà a migliorare la salute dei bambini rifugiati e migranti aumentando il loro accesso alle vaccinazioni salvavita, al supporto alla salute mentale e psicosociale, alle attività di prevenzione e risposta alla violenza di genere, nonché all'assistenza sanitaria materna e neonatale e al supporto nutrizionale.
 
Saranno creati e condivisi materiali informativi sui rischi e i servizi legati alla salute disponibili per le popolazioni rifugiate e migranti. Saranno impiegati interpreti medici e mediatori culturali per sostenere la comunicazione tra i bambini, le famiglie e gli operatori sanitari.
 
Il progetto "RM Child-Health" sosterrà anche programmi di formazione in modo che gli operatori sanitari in prima linea possano rispondere meglio alle esigenze specifiche dei bambini rifugiati e migranti e delle loro famiglie.
 
Parallelamente, le autorità sanitarie nazionali beneficeranno di un supporto tecnico per sviluppare, aggiornare e migliorare l'attuazione delle politiche sanitarie e affrontare gli ostacoli nei sistemi sanitari nazionali che attualmente impediscono ai bambini rifugiati e migranti di accedere ai servizi.
 

Italia

«La recente emergenza sanitaria ci ha messo di fronte a nuove sfide che hanno richiesto un riadattamento del lavoro del Programma  dell’UNICEF in Italia a sostegno dei bambini e giovani migranti e rifugiati.

 
Per rispondere ai bisogni legati all’emergenza sanitaria, l’UNICEF sta diffondendo informative multi-lingua per i giovani migranti e rifugiati in Italia, al fine di fornire in modo tempestivo informazioni aggiornate su meccanismi di prevenzione della malattia, gestione dello stress, consulenza legale e supporto psico-sociale sia ai minori e giovani migranti e rifugiati nel sistema di accoglienza sia ai minori in affido, alle famiglie affidatarie, ai tutori volontari, ai mediatori culturali.
 
Sta continuando a garantire supporto sanitario anche attraverso screening medici, distribuzione di kit d’igiene per coloro che si trovano fuori dal sistema di accoglienza, che vivono nelle stazioni e negli insediamenti informali o in transito», ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

04/05/2020

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