La lezione dello tsunami: ricostruire meglio per resistere ai disastri

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25/12/2014

26 dicembre 2014 – Lo tsunami nell’Oceano Indiano ha cambiato per sempre le vite delle persone in tutto il mondo. Intere comunità sono state cancellate in un momento. 

Famiglie hanno perso i propri figli, sorelle, fratelli e genitori. Con una solidarietà e un dolore condiviso a livello internazionale senza precedenti, milioni di persone in tutto il mondo si sono mobilitate per sostenere una delle più grandi operazioni di soccorso della storia.

Le squadre dell’UNICEF erano in prima linea in 8 Stati per garantire aiuti di prima necessità e protezione per i bambini, in condizioni inimmaginabili.

Oggi, a 10 anni di distanza, abbiamo tutti imparato da quelle operazioni di soccorso lezioni che hanno profondamente modificato il nostro modo di operare nelle emergenze.

Abbiamo dato la priorità, nei paesi colpiti da catastrofi naturali, al principio del "ricostruire meglio" (Build Back Better), realizzando scuole con criteri antisismici, installando impianti idrici, assicurando che nelle scuole i bambini vengano preparati ad affrontare le situazioni di emergenza e migliorando le misure legali e sociali per proteggere l’infanzia.

Abbiamo anche investito per rafforzare la resilienza - ossia la capacità di resistere a shock e disastri - nelle popolazioni locali, finanziando infrastrutture sanitarie, idriche e igieniche, educative e di protezione sociale decentrate e basate sulle comunità, e cooperando con governi e società civile per garantire servizi concreti ai bambini e alle loro famiglie.

Per l'UNICEF, l'eredità che lo tsunami del 2004 deve essere un mondo in cui le comunità colpite da disastri naturali riescano a resistere meglio e sia ridotto il prezzo per i bambini.

(Ted Chaiban, Direttore dei Programmi all'UNICEF. Nei giorni dello tsunami, in qualità di Rappresentante UNICEF nel paese, aveva guidato le operazioni di soccorso nello Sri Lanka).

25/12/2014

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