Una nuova maternità per le donne di Pujehun
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Pujehun, giovedì 3 marzo 2011 - Grazie all’esperienza degli autisti dell’UNICEF affrontiamo un’ora e trenta di gimcana, lungo una strada che assomiglia più a un sentiero che si perde dentro la foresta, per spostarci da Bo a Pujehun.
La vegetazione si alterna con piccoli villaggi di case di fango e la vita sembra svolgersi tutta lungo il ciglio della strada. Attraversiamo il fiume dove gli uomini pescano sulle piroghe e le donne e i bambini lavano i panni lungo la riva. È inimmaginabile pensare a degli spostamenti lungo questa strada durante il periodo delle piogge.
Pujehun è il distretto più a sud della Sierra Leone, uno dei primi colpiti dall’avanzata del RUF durante i primi giorni della guerra civile con degli altissimi livelli di distruzione. Circa il 58 per cento degli alloggi andarono distrutti. Nonostante le difficoltà e la paura il distretto è stato uno dei primi dove nel 1997 si sono ricostituiti spontaneamente dei villaggi e la ricostruzione è avvenuta su base volontaria.
Oggi ci aspetta una giornata importante, siamo stati invitati a prendere parte all’inaugurazione del nuovo reparto di maternità di Pujehun. Il reparto è stato interamente finanziato grazie ai fondi messi a disposizione dell’UNICEF Italia da un grande donatore privato. È una costruzione all’avanguardia per il paese che integra tutti i servizi per la gravidanza, il parto e le cure pediatriche.
Quando arriviamo si respira subito un’atmosfera positiva. Moltissima gente tra cui il Ministro della Sanità della Sierra Leone e il Rappresentante UNICEF nel Paese, Mahimbo Mdoe, si confondono nell’allegra confusione creata da una danza tradizionale benaugurante.
Un uomo completamente ricoperto di una veste di paglia si agita tra la folla che man mano si stringe in cerchio intorno a lui in balli e canti rituali. È la felicita di avere questo nuovo reparto maternità e l’augurio che possa portare un tangibile miglioramento nella salute delle mamme e dei bambini del distretto.
La cerimonia si apre con le preghiere musulmana e cattolica, le due religioni più diffuse. Segue l’intervento di Sadiq Silla, Presidente del consiglio del distretto di Pujehun. Spiega a noi e ai numerosi membri della comunità presenti quanto sia importante la costruzione di questo reparto maternità.
Prima le donne incinte che avevano dei problemi o delle complicanze dovevano recarsi fino all’ospedale governativo di Bo. Un esempio drammatico di questa difficoltà è la testimonianza di Mene (non il suo vero nome) una ragazza di circa trent’anni venuta all’inaugurazione per raccontare la sua storia.
Nel 2008 Mene mentre aspettava il terzo figlio si è sentita improvvisamente male, ma a causa del fatto che la sanità non era ancora gratuita si aspettò troppo prima che la portassero in ospedale dove ci furono ulteriori ritardi nelle cure. Il bambino purtroppo non ce l’ha fatta, lei si è salvata dopo un delicato intervento finito con la rimozione dell’utero.
Questa situazione le ha causato una sofferenza aggiuntiva perché dopo l’intervento è stata ripudiata dal marito, così per garantire la sua sopravvivenza e quella dei due figli svolge lavori di fatica. Quando le chiedi come sta, ti risponde che è felice di essere viva e che grazie al nuovo reparto di Pujehun le donne abbiano maggiori possibilità di vivere la maternità in sicurezza.
La testimonianza di Mene è seguita dall’intervento del Rappresentante UNICEF nel Paese, Mahimbo Mdoe, che sottolinea come l’organizzazione persegue nel Paese una strategia per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio e che l’ospedale di Pujehun può contribuire alla riduzione della mortalità materna e infantile in Sierra Leone.
Nel distretto di Pujehun i tassi di mortalità materna e infantile sono ancora alti nonostante una leggera diminuzione negli anni. Nel distretto muoiono 140 bambini sotto i cinque anni ogni 1000, mentre il tasso di mortalità materna è di 857 donne ogni 100.000.
Roberto Marino, membro del Consiglio Direttivo dell’UNICEF Italia porta i saluti del Comitato italiano e del grande donatore privato che ha interamente finanziato la nuova struttura di Pujehun.
La cerimonia si conclude con l’intervento del Ministro della Sanità Zainab Hawa Bangura, che richiama l’importanza della costruzione di queste strutture in un paese dove l’accesso ai servizi sanitari è estremamente basso.
La Ministra pone l’accento sul fatto che sia l’intera comunità a sostenere le donne e ad incoraggiarle a rivolgersi alla struttura sanitaria, e sottolinea che per volere del Presidente della Repubblica l’ospedale di Pujehun sarà il prototipo per la costruzione degli altri reparti di maternità nel Paese.