Storie di giovani innovatori: l'orecchio solare

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21/11/2014

Tendekayi Katsiga è il giovane Direttore operativo di Deaftronics, la start-up che ha fondato nel 2009 in Botswana, il suo paese natale. Come suggerisce il nome - "deaf" (sordo) + "electronics" - la sua azienda si occupa di supporti per persone affette da disabilità uditive. 

Tutto nasce dall'incontro con John, un ragazzino affetto da sordità. John ha ricevuto da una organizzazione non governativa un apparecchio acustico, ma dopo un mese ha cessato di usarlo perché, non avendo la corrente elettrica in casa, la batteria era sempre scarica. Dopo il frustrante tentativo di comunicare con John, Tendekayi decide di occuparsi a fondo del problema e di trovare una soluzione.

La scarsa disponibilità di corrente elettrica e, quando essa c'è, i frequenti blackout, costituiscono un problema molto comune in Africa. Ricaricare le batterie di un telefono cellulare (o di un apparecchio acustico) può costare 4-5 dollari al mese, una spesa che può diventare insostenibile per una famiglia che vive ai limiti della sussistenza. Ma c'è una risorsa che in Africa è a portata di mano anche dei più poveri: il sole.
 
Dai suoi studi di elettronica condotti in Canada Tandekayi torna con una soluzione in mente: un caricabatterie a energia solare, a basso costo, per apparecchi acustici.

"Solar Ear" (Orecchio solare) è un'idea semplice e geniale allo stesso tempo, che riscuote immediato successo anche per l'intelligente strategia di distribuzione scelta da Tandekayi: non i tradizionali canali del mercato ma le organizzazioni non governative e le associazioni comunitarie che si occupano di assistenza per i non udenti.

Sono loro, utenti trascurati dalle multinazionali dell'elettronica (più interessate a produrre apparecchi acustici con batterie a lunga durata ma "usa e getta" per i clienti occidentali), ad avere bisogno esattamente di ciò che Tendekayi offre loro: un dispositivo ideato per batterie ricaricabili a basso costo (circa un dollaro ciascuna), che consenta di sfruttare le ore di sole mediamente a disposizione nei paesi tropicali per fornire l'energia di cui ha bisogno un apparecchio acustico (12-16 ore al giorno) per una settimana.
 
Solar Ear ha una vita media che va da 2 a 3 anni ed è compatibile con l'80% degli apparecchi acustici oggi sul mercato. Oltrre che dalla luce solare, può essere ricaricato anche da rete elettrica e, tramite cavo, da cellulare.

Il passo successivo per Tendekayi non poteva che essere la produzione di un modello di apparecchio acustico nuovo, progettato specificamente per gli utenti dei Paesi in via di sviluppo.

Oggi Solar Ear è un dispositivo completo di batterie e unità di ricarica, venduto a 200 dollari contro i circa 1.000 degli apparecchi acustici tradizionali. 
Deaftronics lo ha diffuso in migliaia di esemplari in 40 paesi africani ma anche fuori dal continente - in Brasile in Giordania, in Messico o in Cina. Si stima che abbia cambiato la vita di circa 3.000 bambini e adolescenti sordi, soprattutto in Zimbabwe (guarda il video).

Deaftronics ha 14 dipendenti, 10 dei quali sono affetti da sordità deficit di udito. Tendekayi è considerato uno dei giovani imprenditori di maggior successo, è invitato in tutto il mondo a presentare le sue idee (fra cui un manuale per utilizzare il linguaggio dei segni nelle banche e un dizionario sull'HIV-AIDS).

21/11/2014

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