Salute

Salute mentale

La salute mentale è un diritto

La salute mentale è alla base della capacità umana di pensare, provare sensazioni, imparare, lavorare, instaurare relazioni profonde. "È uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità" secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Le cause della sofferenza psichica insorgono durante l’adolescenza, ma sono prevenibili. Un mix di genetica, fattori ambientali fin dai primi giorni di vita, tra cui il ruolo dei genitori, la scolarizzazione, la qualità delle relazioni, l'esposizione alla violenza, la discriminazione, la povertà, influenzano la salute mentale dei bambini; mentre fattori protettivi, come l’essere circondati da cure amorevoli, ambienti scolastici sicuri e relazioni positive contribuiscono a ridurre il rischio di disturbi mentali.

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (22-28 maggio) l'UNICEF Italia ricorda come lo stigma e la discriminazione, nonché l’insufficiente offerta di servizi di prevenzione e cura della salute mentale e benessere psicosociale degli adolescenti, impediscono spesso a chi ne ha più bisogno, di ricevere assistenza e cure. 

La prevenzione, promozione e cura della salute mentale dei bambini è una delle principali priorità dell’UNICEF nei paesi in cui opera, compresa l’Italia; una priorità tutelata anche Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza all’art. 24.

Progetto #WithYou, la testimonianza di Federico Cesari

L'UNICEF Italia ha firmato un Protocollo d'Intesa con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per contribuire alla tutela della salute mentale e del benessere psicosociale, ne è scaturito il progetto #WithYou.

Cifre in aumento

Secondo le ultime stime disponibili, contenute nell’ultimo rapporto UNICEF su “La Condizione dell’infanzia nel mondo - Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani” a livello globale 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze; 86 milioni hanno fra i 15 e i 19 anni e 80 milioni hanno tra i 10 e i 14 anni. I tassi in percentuale di problemi diagnosticati sono più alti in Medio Oriente e Nord Africa, in Nord America e in Europa Occidentale.

L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati. In alcuni casi il disagio è tale da lasciare i giovani con la sensazione di non avere alternative: il suicidio è, nel mondo, una fra le prime cinque cause di morte fra i 15 e i 19 anni ma in Europa occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100.000, dopo gli incidenti stradali.

La salute mentale

Nel mondo, il suicidio è tra le prime cause di morte dei giovani tra 15 e 19 anni

1su 7

Adolescenti con qualche forma di disturbo mentale

40%

di questi disturbi sono costituiti da ansia e depressione

16%

adolescenti italiani con problemi di salute mentale (nel 2019)

Una pandemia silente, quella della salute mentale

Nel nostro paese prima della pandemia, la prevalenza dei problemi di salute mentale si collocava intorno al 18-20% della popolazione, ovvero tra 1.800.000 e i 2 milioni di persone minorenni. Nel 2019, si stimava che il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956.000, soffrissero di problemi di salute mentale, e con una incidenza in aumento con l’età.

Le misure di prevenzione e di contenimento del COVID-19 hanno inoltre contribuito a compromettere la piena realizzazione dei diritti di bambine, bambini e adolescenti, limitando opportunità di socializzazione, essenziali per un pieno sviluppo delle loro potenzialità. 

Di questo e delle percezioni e opinioni di un gruppo di adolescenti parla l'ultimo rapporto "Vite a Colori" presentato dall’Ufficio di Ricerca UNICEF Innocenti, dal Programma UNICEF dell’Ufficio Regionale per l’Europa e l’Asia centrale in Italia e dal Comitato Italiano per l’UNICEF.

Quattro priorità di intervento

L'azione dell’UNICEF nell'ambito della prevenzione e della tutela della salute mentale di bambini e adolescenti si basa su una strategia di advocacy multisettoriale suddivisa in 4 ambiti di intervento. L'intento è quello di garantire investimenti e azioni per promuovere e proteggere la salute mentale di bambini, adolescenti e famiglie, ponendo un’attenzione particolare a prevenire e combattere l’incuria, l’abuso e i maltrattamenti che sono spesso alla radice di una cattiva salute mentale. Vogliamo inoltre promuovere il diritto a ricevere cure amorevoli e sicure all’interno di famiglie e comunità e di accedere a servizi di benessere psicosociale e cura.  In modo specifico l’azione dell’UNICEF da priorità a:

  • Investimenti - garantire maggiori e migliori investimenti nei servizi di salute mentale e di sostegno psicosociale in tutti i settori, servizi e strutture comunitarie per tutti i bambini, gli adolescenti e le famiglie.
  • Promozione e prevenzione in famiglia - sostenere le famiglie, attraverso l’attuazione di programmi per la genitorialità positiva e benessere mentale per genitori e caregiver.
  • Risposta nella scuola e nella comunità - garantire che tutti i bambini e gli adolescenti imparino e interagiscano in ambienti di apprendimento sicuri e supportivi, sia online che offline, con accesso a servizi di salute mentale specialistici in ambito scolastico.
  • Cambiare mentalità sulla salute mentale - la percezione pubblica della salute e delle malattie mentali è spesso negativa ed escludente, legata allo stigma, pregiudizi e paura. La promozione di comportamenti genitoriali consapevoli nonché di comunità e società opportunamente informate e resilienti. 

L'azione dell'UNICEF, in Italia

Per rispondere in modo urgente al crescente disagio psicosociale generato dagli effetti post pandemici, abbiamo avviato una serie di attività con partner scientifici, ordini professionali e associazioni di settore. Attraverso la petizione Salute per la Mente abbiamo chiesto al Ministero della Salute, al Ministero dell’Istruzione e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali maggiori azioni e investimenti a sostegno del benessere psicosociale e della salute mentale.

Nel maggio 2022 l'UNICEF Italia ha firmato un Protocollo d'Intesa con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per contribuire alla tutela della salute mentale e del benessere psicosociale. Da questa collaborazione è scaturito il progetto "#WITH YOU, Wellness Training For Health - La Psicologia con te" di cui il 23 maggio sono stati presentati i risultati. 

Il progetto, della durata di un anno, aveva l'obiettivo di promuovere un percorso di sostegno psicologico e di empowerment dedicato a pre-adolescenti e adolescenti e alle loro famiglie: ha coinvolto 1.571 giovani (il 46% femmine ed il 54% maschi) e 1.942 genitori, per un totale di 3.513 beneficiari diretti e 35.130 beneficiari indiretti, attraverso percorsi di valutazione, presa in carico integrata, focus group e attività di prevenzione sulla salute mentale e il benessere psicosociale nelle scuole superiori.

Promozione del benessere psicosociale per bambini e adolescenti

Grazie alla collaborazione con partner scientifici e professionisti del settore abbiamo realizzato documenti, brochure, materiale informativo per promuovere la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il benessere psicosociale. 

Nel 2016, con la firma dell'atto "Diritti al Via in Lombardia", ha inizio la collaborazione con l'Ordine degli Psicologi della Lombardia. L'intento è quello di promuovere attività e percorsi di ricerca sulle modalità di integrazione degli aspetti psicologici, educativi, giuridici, sociali, economici, implicati nel rispetto dell'impianto generale della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Per vedere i lavori realizzati insieme clicca qui.  

Nel 2022 UNICEF Italia sigla un Protocollo d'Intesa con Redipsi (Rete di Psicologi per i Diritti Umani), una rete associativa nata per valorizzare la ricerca e il dibattito tra la professione psicologica e i diritti umani attraverso l’unione di esperti, associazioni, enti e società civile che ne condividono le finalità.  Il Protocollo d’Intesa intende favorire un coordinamento stabile per promuovere l’ampliamento delle reti fattivamente coinvolte nella promozione e nella tutela dei diritti dei bambini e divulgare materiale inerente alla Convezione.

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