3 maggio, una Giornata per la libertà di informare (e essere informati)

3 minuti di lettura

02/05/2013

Il 3 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale per la libertà di stampa (World Press Freedom Day) un’occasione per ricordare che quest’ultima è una componente inalienabile del diritto umano alla libertà di espressione.

Quest’anno la Giornata è dedicata al diritto di esercitare la libertà di informazione in sicurezza, senza il rischio di ritorsioni: in molti Paesi infatti l’informazione è censurata, condannata, sospesa, i  giornalisti e gli editori minacciati, attaccati, arrestati, persino uccisi.

Nel momento in cui scriviamo questo articolo, siamo tuttora in attesa di notizie sull'inviato de "La Stampa" Domenico Quirico, scomparso da quasi un mese in Siria, mentre abbiamo recentemente festeggiato la liberazione di altri 4 giornalisti italiani rapiti nel tormentato paese arabo.

La cosiddetta “Primavera araba” e le insurrezioni civili degli ultimi anni in Medio Oriente e Nord Africa hanno reso più evidente come soprattutto i giovani abbiano fame di informazione e desiderio di partecipazione. Soprattutto nel momento in cui sono state imposte restrizioni alla libertà di espressione e informazione, i giovani hanno trovato il modo di aggirarle, avvantaggiati dalla diffusione di social media quali Facebook e Twitter.

Purtroppo dobbiamo ricordare che il nostro paese non brilla, sotto questo aspetto: nel 2012 l'Italia risulta al 61° posto (su 179 Stati) nella classifica sulla libertà di informazione stilata annualmente da Reporter senza frontiere.

La fotografa Farzana Wahidy riprende dall'alto una manifestazione per i diritti delle donne a Mazar-i-Sharif, nel nord dell'Afghanistan - ©UNAMA/Fardin Waezi

La fotografa Farzana Wahidy riprende dall'alto una manifestazione per i diritti delle donne a Mazar-i-Sharif, nel nord dell'Afghanistan - ©UNAMA/Fardin Waezi


La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di tutti i minorenni e contiene diversi riferimenti sia alla loro libertà di espressione (art. 13) e al loro diritto di partecipare ed essere ascoltati  (art. 12) sia al loro diritto ad accedere alle informazioni (art. 17).

In particolare, gli Stati parte della Convenzione riconoscono l’importanza della funzione svolta dai mass media e vigilano affinché il minorenne possa accedere a un'informazione pluralistica, soprattutto se finalizzata a promuovere il suo benessere, la sua salute, la sua crescita. Per questo motivo i media sono incoraggiati a divulgare informazioni e materiali che abbiano un’utilità sociale e culturale per il minore, promuovano una finalità educativa e tengano conto delle esigenze dei minorenni autoctoni o appartenenti a una minoranza.
 
Il linguaggio utilizzato dai media è un aspetto fondamentale della libertà di informazione, poiché deve contribuire ad assicurare un’informazione imparziale e a educare lo spirito critico e di analisi di chi legge o ascolta. Il libero accesso a un’informazione obiettiva, non faziosa e non discriminatoria aiuta i minorenni a crearsi le proprie opinioni e a maturare scelte consapevoli, accrescendo inoltre il sentimento di tolleranza e consapevolezza verso i diritti di tutti gli altri esseri umani.
 
È in quest’ottica che ANSA, Adnkronos e Associated Press, tra le più importanti e conosciute agenzie di stampa, hanno abbracciato un utilizzo più responsabile del linguaggio giornalistico annunciando di recente che d’ora in poi eviteranno di utilizzare nei  propri dispacci termini quali “clandestino” o “illegale” nel trattare temi relativi all’immigrazione, consapevoli che essi possono generare paura, xenofobia e razzismo,  e precisando che “illegale” può essere solo un’azione o una condizione, mai una persona.
 
L’UNICEF Italia -  che attraverso la Campagna Io come Tu lavora per promuovere l’uguaglianza nei diritti e l’eliminazione delle discriminazioni per tutti i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia, - soprattutto coloro che appartengono alle categorie più vulnerabili come i bambini di origine straniera - non può che accogliere con favore l’iniziativa, augurandosi che altri ne seguano l’esempio. 


02/05/2013

News ed Aggiornamenti