Diritto all'ascolto e alla partecipazione, 500 ragazzi dicono la loro

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17/05/2018

18 maggio 2018 – Oggi, presso la sede nazionale dell’UNICEF Italia a Roma, con il sostegno dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, si è svolto il convegno Guida CPAT - Child Participation Assessment Tool: uno strumento per partecipare

Il convegno è stato l'evento conclusivo di un progetto avviato all'inizio del 2017 dall’UNICEF Italia e dalla rete nazionale PIDIDA (Cordinamento per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza) ed elaborato dal Consiglio d’Europa, per “fotografare” il livello della partecipazione dei bambini e degli adolescenti e monitorare la situazione esistente, individuando possibili debolezze e lacune con lo scopo di rafforzare il sistema.
 
Al convegno con i bambini e ragazzi sono intervenuti Paolo Rozera, Direttore Generale dell’UNICEF Italia, Laura Guercio, Segretario Generale del Comitato Interministeriale dei Diritti Umani (CIDU), Eleonora D’Ulizia, CEO di Ideas4Projects, co-referente scientifico del progetto CPAT-Italia. 

Ha concluso i lavori Filomena Albano, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
 
Nel progetto sono stati coinvolti oltre 500 bambini e ragazzi tra i 4 e i 18 anni, divisi in 25 focus group, con l’obiettivo di misurare il livello di partecipazione dei minorenni in Italia attraverso il coinvolgimento diretto degli stessi.
 
I focus group sono stati condotti in diversi contesti – tra cui scuole, consigli comunali dei ragazzi, centri d’accoglienza e centri aggregativi – e in diverse regioni italiane: Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio e Trentino-Alto Adige
 
Il progetto viene sperimentato annualmente, su iniziativa del Consiglio d’Europa, in diversi Stati  europei, ai quali viene chiesto di coinvolgere i minorenni e la società civile per comprendere l’importanza della partecipazione dei bambini e dei ragazzi nell’applicazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, seguendo la guida CPAT (Child Participation Assessment Tool).
 
I paesi selezionati nel 2017 sono stati Italia, Bulgaria ed Estonia. La rete nazionale PIDIDA, di cui il Comitato Italiano per l’UNICEF ha il segretariato, è stata coinvolta dal CIDU per sperimentare questo strumento nel nostro paese.
 
I risultati del progetto offrono uno spaccato significativo sulla percezione della partecipazione, sulla qualità della stessa e sull'importanza di garantire sempre un adeguato riscontro all'impegno dei bambini e dei ragazzi.
 
Proprio dai bambini e dagli adolescenti è partita la richiesta di poter continuare il progetto avviato all’inizio del 2017, incontrandosi in un momento collettivo che potesse permettere loro uno scambio alla pari. 
 
Grazie all’Autorità garante per l’infanzia e l’Adolescenza (AGIA) – che ha sostenuto il progetto – è stato possibile accogliere la richiesta dei ragazzi, offrendo loro la possibilità di incontrarsi e condividere i risultati delle attività.
 
Queste ultime sono state svolte in una due giorni con due eventi finali: ieri, 17 maggio, con un incontro riservato ai ragazzi e ai facilitatori, e attraverso il convegno di oggi.
 
Bambini e ragazzi hanno avuto la possibilità di presentare le loro istanze e i risultati del progetto alle istituzioni presenti e hanno inoltre mostrato l'uso pratico che hanno fatto della guida Child Participation Assessment Tool elaborata dalla Children's Rights Division del Consiglio d'Europa.
 
L’Autorità garante, Filomena Albano, ha raccolto le richieste dei bambini e dei ragazzi, impegnandosi a farsene messaggera tra gli adulti e presso le istituzioni.

Le organizzazioni della rete PIDIDA che hanno aderito al progetto sono: Sos Villaggi Dei Bambini, Arciragazzi, Fondazione L’albero Della Vita, Coopse, Amici Del Villaggio, Fondazione San Francesco, Cesvi.
 
Hanno poi aderito al progetto alcune scuole, tra cui: Istituto Comprensivo "C Munari" di Milano, Istituto Comprensivo Viale Vega Ostia, Scuola IC Anna Molinaro Carelli di Montefiascone Viterbo.

17/05/2018

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