Razzismo negli stadi: nuove direttive

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15/01/2013

In seguito ai ripetuti e gravi episodi di cori razzisti avvenuti in occasione di manifestazioni sportive nei confronti di giocatori di origine straniera, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive - organo con compiti sia di monitoraggio sia propositivi rispetto al fenomeno della violenza nel corso di eventi sportivi nonché di coordinamento centrale delle iniziative da intraprendere in occasione di incontri ritenuti particolarmente a rischio – si è riunito al Viminale, in presenza anche dei vertici della FIGC, al fine di individuare le misure più efficaci da adottare di fronte ad espressioni di intolleranza come quelle avvenute la settimana scorsa durante l'amichevole Pro Patria - Milan a Busto Arsizio e che hanno portato all'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Varese.
 
L’organismo collegiale ha approvato all’unanimità una specifica determinazione in quattro punti, sui passi da intraprendere in presenza di segnali più o meno gravi di intolleranza e razzismo avvenuti in occasione di manifestazioni sportive: 
 
1. Sospensione della gara: in presenza di espressioni di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro ( o, se presente, il rappresentante della Procura Federale) è tenuto ad investire della questione il Dirigente del servizio di ordine pubblico, che valuterà caso per caso il non avvio o la sospensione - anche a carattere temporaneo - dell’incontro per consentire la diffusione di messaggi di ammonimento per le tifoserie, attraverso i sistemi di amplificazione sonora presente negli stadi e che rimane, in ogni caso, l'unico soggetto responsabile della possibile decisione di sospendere la gara. 
 
2. Formazione del personale: il Coordinatore del Gruppo Operativo Sicurezza, presente in ogni stadio, organizzerà periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia. Anche la F.I.G.C., di concerto con le Leghe, si adopererà nelle attività di informazione e formazione sul tema coinvolgendo gli Organismi federali competenti in materia ed i soggetti ritenuti sensibili (es. team-manager, capitani delle squadre, ecc.).
 
3. Rigore nell'applicazione delle procedure. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza diramerà una specifica circolare, nella quale, nel quadro di norme già vigenti, saranno ribadite le procedure sopra indicate e le strategie di assoluta fermezza, finalizzate alla sistematica identificazione dei responsabili ed alla conseguente adozione di provvedimenti DASPO (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive), collegati ai provvedimenti giudiziari emessi.
 
4. Prevenzione. L’Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive adotterà campagne di prevenzione negli impianti, in collaborazione con l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori. 
 
Secondo un'indagine commissionata dall’UNICEF, che ha coinvolto 518 adolescenti di cui 118 di origine straniera, il 22.2% del campione degli adolescenti di origine straniera intervistati ha dichiarato di aver subito in prima persona manifestazioni di razzismo. 
 
Anche il Comitato ONU contro le discriminazioni razziali ha richiamato l’Italia sull'importanza di garantire adeguata e paritaria protezione contro le discriminazioni razziali sia ai cittadini che ai non cittadini.
 
L'UNICEF Italia, con la Campagna IO COME TU, vuole ribadire l’uguaglianza dei diritti e l’eliminazione delle discriminazioni per tutti i minorenni di origine straniera che vivono, crescono, studiano e giocano in Italia.
 
L'Art. 31 della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza afferma infatti che gli Stati, oltre a riconoscere ai bambini e ai ragazzi “il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della loro età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”, devono anche rispettare e favorire tali diritti “incoraggiando l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali”.

15/01/2013

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