Ritardo nella crescita - Progressi 1990-2008
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Il ritardo nella crescita, uno dei principali indicatori di malnutrizione cronica, è un problema ancora più grave del sottopeso.
Nei Paesi in via di sviluppo, i bambini che vivono nelle zone rurali hanno una volta e mezza più probabilità di subire un ritardo nella crescita rispetto a quelli delle zone urbane.
I bambini appartenenti a famiglie del 20% (quintile) più povero della società hanno probabilità doppie di subire un ritardo nella crescita rispetto a quelli provenienti dal 20% più ricco.
I bambini sotto i due anni sono quelli più esposti a questo disturbo, i cui effetti, in tenera età, sono in gran parte irreversibili.
Si tratta del periodo della vita in cui un allattamento al seno non protratto nel tempo o pratiche alimentari inadeguate possono provocare malnutrizione cronica, con gravi effetti sul bambino.
Pertanto, per affrontare il pesante fardello umano ed economico rappresentato dal ritardo nella crescita, soprattutto in Africa e in Asia, è essenziale concentrarsi su interventi efficaci per neonati e bambini piccoli, specialmente nelle aree rurali.
Numerosi paesi che hanno raggiunto, o sono vicini a raggiungere, il traguardo fissato dall’Obiettivo di Sviluppo del Millennio 1 in merito al sottopeso, devono compiere uno sforzo importante per ridurre anche la diffusione del ritardo nella crescita.
La sfida sarà quella di occuparsi della qualità e quantità del cibo, dell’acqua e degli impianti igienici, dei servizi sanitari e delle pratiche assistenziali e alimentari, oltre che dei fattori fondamentali che sono alla base di tutti questi problemi, come la povertà, la disuguaglianza e la discriminazione nei confronti delle donne (a partire dai bassi livelli di istruzione delle bambine).
Nota: per "ritardo nella crescita" (stunting in inglese) si intende la percentuale di bambini tra 0 e 5 anni che misurano in altezza 2 gradi percentili in meno rispetto all'altezza media per la corrispondente fascia d'età.