L’impegno concreto delle comunità: da oggi i patti educativi vengono firmati da tutti i protagonisti

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26/05/2021

Il prossimo 27 maggio saranno firmati i primi Patti educativi di comunità del progetto Lost in education.

La sottoscrizione dei Patti educativi di Comunità è un atto che suggella il lavoro di emersione del capitale sociale ed educativo, esito del processo di mappatura partecipata dei ragazzi e delle ragazze che ha prodotto  18 mappe di comunità educante con  più di 700 “punti attore” (visibili a link: http://lostineducation.unicef.it/ );  ma è anche l’avvio di un processo di co-progettazione con la scuola e gli attori di comunità educante, che vede protagonisti gli stessi minorenni.

Il Patto, infatti, sarà declinato per singolo territorio con i punti dell’Agenda del futuro dei ragazzi e delle ragazze, esito del lavoro di coinvolgimento attivo e ascolto realizzato con i laboratori di Lost in education nelle scuole partner e sarà sottoscritto, oltre che dagli attori della comunità educativa, anche da una rappresentanza dei ragazzi e delle ragazze.

Il Patto Educativo di Comunità pone al centro di ogni intervento il diritto di ogni bambina, bambino e adolescente ad essere riconosciuti titolari dei diritti sanciti dalla La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: a promuovere e tutelare il loro diritto ad essere ascoltati e a partecipare;  a riconoscere  il ruolo prioritario della scuola e delle famiglie e il valore irrinunciabile di una comunità educante partecipativa, solidale e responsabile, per garantire a tutti e a tutte le giuste opportunità.

I territori coinvolti nel progetto Lost in education sono: Roma – Municipio III; Latina e Roccagorga (LT); Sassari e Cagliari (Selargius); Pordenone (Spilimbergo); Genova e Arenzano, Busalla; Imperia, Vallecrosia e Taggia; Novara di Sicilia (ME); Marsala e Mazara del Vallo (TR); Taranto; Sesto San Giovanni.

Il Patto Educativo di Comunità, un estratto dalla premessa

Il Patto Educativo di Comunità è lo strumento con il quale la comunità si prende carico del percorso educativo dei ragazzi e delle ragazze, mettendosi in ascolto delle loro istanze e co-progettando insieme a loro il futuro. 

La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), ratificata dall’Italia con legge n.176 del 27 maggio 1991, sancisce che tutti i minorenni (0-18 anni) hanno Diritto ad un’educazione di qualità (art. 29). All’art. 29 della CRC si affianca uno dei quattro principi fondamentali della CRC: il Diritto all’ascolto e alla partecipazione (art.12) dei ragazzi e delle ragazze, in quanto “portatori di diritti” e cittadini attivi della comunità.

Su queste basi e con queste finalità si intende costruire il Patto Educativo di Comunità esito del percorso di mappatura partecipata che i ragazzi e le ragazze delle scuole hanno realizzato nell’ambito del progetto Lost in education. 

Il Patto Educativo: uno strumento necessario per rimetter i giovani al centro

Il Patto Educativo è un accordo che si rende ancor più necessario in questo momento storico di post-pandemia, che ha visto e vede i giovani messi a dura prova, inevitabilmente incerti nell’affrontare l’emergenza e spesso privati della possibilità di guardare al futuro con ottimismo. Lo dimostrano le istanze dei ragazzi stessi, successive al lavoro di mappatura e al manifesto “The Future We Want” presentati ai Forum Territoriali, dai quali emergono l’esigenza di sentirsi al centro, quali protagonisti responsabili, della comunità educante e la richiesta di opportunità di studio e lavorative, da sviluppare con i partner territoriali attraverso spazi di confronto, ascolto e orientamento.

Questo Patto educativo di comunità si basa su tre pilastri:

  • i ragazzi e le ragazze, che si percepiscono e sono riconosciuti attori trasformativi della comunità e protagonisti della propria vita, e che si sono fatti portavoce delle proprie istanze con la loro Agenda del futuro;
  •  la scuola, che è centro del processo formativo e educativo della comunità, di cui ha la responsabilità di governo e orientamento; ma che si rende permeabile ad essa, potenziando il proprio ruolo di attore sociale;
  • la valorizzazione delle competenze educative degli attori della comunità, esito del lavoro di mappatura realizzato dai ragazzi e dalle ragazze, e il riconoscimento/abilitazione della loro capacità educante.

Le attività che rafforzeranno il patto educativo

Lost in summer. Nell’estate 2021 è prevista l’organizzazione di attività estive, con la finalità di: avviare la co-progettazione territoriale, in continuità con i laboratori realizzati e i Setting Educativi in funzione dell’attività SAT (scuola aperta al territorio); offrire opportunità per l’esercizio da parte dei ragazzi e delle ragazze del diritto alla socialità, al gioco e occasioni di educazione non formale, anche per una “rieducazione alla socialità” post covid-19; favorire l’emersione e riconoscimento delle competenze nell’ambito dell’educazione non formale;

Setting educativi territoriali per valorizzare le competenze educative della comunità educante;


Scuola aperta al territorio, azione simbolo, esito del processo di co-progettazione di comunità.

26/05/2021

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