COVID-19

COVAX, per un accesso equo e globale ai vaccini contro il COVID-19

COVAX per un accesso equo e globale al vaccino

Dall'inizio del 2020, la pandemia di COVID-19 ha provocato oltre 6,9 milioni di morti, sconvolgendo sistemi sanitari ed economie nazionali, e drammaticamente acuendo le disuguaglianze esistenti. Attraverso sforzi concertati a livello globale, prima che lo stesso 2020 volgesse al termine i primi vaccini contro il COVID-19 venivano sviluppati, prodotti e distribuiti.

Strumento fondamentale è risultato l’Access to COVID-19 Tools-Accelerator (ACT-A), la collaborazione globale volta ad accelerare lo sviluppo, la produzione e l'accesso equo ai tre pilastri della lotta al COVID-19: vaccini, strumenti diagnostici e terapeutici.

Operativo in tutti i 3 pilastri dell’ACT-A, l'UNICEF è stato designato quale agenzia di riferimento per l’approvvigionamento e la fornitura di vaccini attraverso la COVAX Facility, coordinata da GAVI (Global Alliance for Vaccine Immunization), CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) e OMS. Nel COVAX, abbiamo sostenuto la ricerca, lo sviluppo e la produzione dei vaccini contro il COVID-19, negoziandone prezzo e forniture, curando la logistica, le spedizioni e la programmazione degli interventi, sino alla somministrazione sul campo.

Attraverso Appelli d’Emergenza per la risposta globale, il nostro obiettivo nell’ACT-A è stato assicurare vaccini, test di diagnosi, terapie di cura e dispositivi di protezione individuale (DPI) nei paesi a basso e medio reddito, per combattere le forti disuguaglianze nell'accesso agli strumenti di lotta al COVID-19. Con il passaggio delle vaccinazioni contro il COVID-19 nei servizi di routine, il programma COVAX viene a conclusione il 31 dicembre 2023, con quasi 2 miliardi di dosi vaccinali fornite e 2,7 milioni di vite salvate nei paesi a basso e medio reddito.

L’UNICEF e le forniture nel COVAX. Dicembre 2023

1,98miliardi

DOSI DI VACCINO SPEDITE IN 146 PAESI

67,1mila

CONCENTRATORI D’OSSIGENO PER 114 PAESI

167mila

NUOVE TERAPIE ANTIVIRALI PER 20 PAESI

Dalla risposta d’emergenza al rafforzamento dei sistemi sanitari

Il 1° luglio 2022 l'UNICEF ha concluso la Fase di Livello 3 della risposta d’emergenza, che ha visto la mobilitazione dell’intera organizzazione per la risposta globale alla pandemia, con le attività incanalate nei settori Sanità e Vaccinazioni,  da rafforzare per una riposta strutturata attraverso i servizi di routine.

Per i paesi a basso reddito, non in grado di procurarsi i vaccini per il COVID-19, il COVAX ha rappresentato un'ancora di salvezza. Per i paesi a reddito medio-alto, in grado di finanziare le spese per i vaccini, il COVAX ha offerto opzioni di acquisto alternative agli accordi bilaterali con i produttori, e la possibilità di donare le dosi in eccesso.

Per la riposta d’emergenza nel 2022, l’obiettivo dell’UNICEF è stato contribuire alla vaccinazione del 70% della popolazione dei paesi a basso reddito per contrastare la mortalità da COVID-19, mantenendo un’iniziale priorità per gli operatori medici e sociosanitari, per preservare la continuità dei servizi sanitari essenziali, inclusi per la salute materna e infantile.

Per monitorare lo stato delle forniture dei vaccini attraverso il COVAX, l’UNICEF ha reso operativo il COVID-19 Vaccine Market Dashboard, un cruscotto interattivo per attingere informazioni aggiornate in tempo reale su aspetti cruciali quali le consegne, lo sviluppo e l’approvazione di nuovi vaccini, i prezzi riportati.

COVAX, il viaggio di un vaccino

Portare i vaccini contro il COVID fin nei più remoti angoli del pianeta non è un gioco. Occorrono capacità logistiche straordinarie, mezzi di trasporto che garantiscano la continuità della "catena del freddo", una programmazione senza possibilità di errore e soprattutto la dedizione di migliaia di operatori, disposti a coprire l'ultima parte del percorso - quella più difficile e pericolosa - a qualunque costo, pur di contribuire a proteggere la vita di medici, infermieri e soggetti a rischio. 

Nel video che segue, realizzato in "stile-Lego", vogliamo raccontare il viaggio del vaccino anti COVID-19.

Perché l'UNICEF?

Quale primo fornitore al mondo di vaccini, l’UNICEF dispone di una competenza tecnica unica e di lungo periodo per la distribuzione di vaccini, farmaci e strumentazione medica, per l’assistenza ai bambini e alle popolazioni più vulnerabili.

In ragione di questa esperienza, l’UNICEF è stato indicato quale agenzia deputata alla fornitura dei vaccini contro il COVID-19, in collaborazione con il PAHO Revolving Fund per l’area latino-americana, in un’opera senza precedenti nella storia per portata e complessità delle operazioni da sostenere.

L’UNICEF è la sola organizzazione al mondo con competenze e sistemi operativi adatti a supportare a livello globale gli interventi richiesti dalla piattaforma del COVAX. Nel 2021 abbiamo gestito oltre 2,7 miliardi di dosi vaccinali e coordinato migliaia di spedizioni di vaccini che richiedevano catene del freddo con temperature di meno 20 gradi, come i vaccini antipolio. 

Obiettivi strategici nell'emergenza

La vaccinazione del personale medico contro il COVID-19 è stata funzionale per la continuità dei servizi sanitari essenziali,  interrotti dai Lockdown o ostacolati dalla pandemia: le vaccinazioni e la terapia della malnutrizione infantile, la cura di malattie mortali come polmonite, diarrea acuta e malaria,  i servizi ostetrici, le cure prenatali, post parto e neonatali. 

Dalla continuità e regolarità di questi interventi essenziali dipende la vita di milioni di bambini: il rischio è che la pandemia di COVID-19 vanifichi decenni di progressi raggiunti per la salute dell’infanzia a livello globale. 

Per la risposta d’emergenza al COVID-19 abbiamo sostenuto un ruolo e obiettivi strategici per assicurare che i vaccini raggiungessero anche i più vulnerabili nei luoghi più remoti, operando su diversi piani e con molteplici referenti:

  • per la fornitura dei vaccini, acquistati dall’UNICEF con i fondi della GAVI, gestendo l’intera filiera dell’approvvigionamento, trasporto, stoccaggio, distribuzione e somministrazione;
  • con le case produttrici dei vaccini, per l’acquisto delle scorte attraverso i fondi messi a disposizione dalla GAVI, negoziando i migliori accordi possibili, definendo le quantità da riservare ai paesi più poveri e sostenendone i costi;
  • con le compagnie aeree, per il trasporto nei paesi destinatari delle scorte vaccinali, in sicurezza, alla corretta temperatura e in via prioritaria;
  • per la preparazione dei paesi all’introduzione del vaccino, in termini di pianificazione delle varie fasi, adeguamento delle infrastrutture ed apparecchiature, formazione del personale e informazione e sensibilizzazione della società civile;
  • per la logistica necessaria allo stoccaggio all’arrivo delle scorte, al trasporto e distribuzione sul territorio, attraverso una catena del freddo adeguata alle diverse tipologie di vaccino;
  • per la formazione del personale sanitario, perché sappia curare in sicurezza la gestione e il trasporto delle scorte per somministrazione dei vaccini, sostenendo le operazioni di vaccinazione sul territorio;
  • per la sensibilizzazione delle società civili, perché siano informate e consapevoli, contrastando ogni esitazione e disinformazione;
  • per la mobilitazione delle risorse, indispensabili a tutto il necessario per le vaccinazioni nei paesi più vulnerabili – catena del freddo, siringhe e il necessario allo smaltimento, logistica e formazione, informazione e sensibilizzazione - in sinergia con i governi, il settore privato e i grandi donatori.

Appello d'Emergenza e rafforzamento dei sistemi sanitari

La strategia dell’UNICEF per un accesso equo agli strumenti di contrasto al COVID-19 attraverso l'Appello d’Emergenza per il 2022 ha integrato la risposta al virus con il supporto ai servizi sanitari e sociali essenziali, per sistemi nazionali più efficienti e resilienti.

Nel 2021 l'obiettivo primario è stato la vaccinazione di operatori medici e sociosanitari e dei soggetti fragili, e tra gli interventi e risultati abbiamo procurato vaccini, test, terapie e DPI, attuando misure di comunicazione del rischio e di coinvolgimento comunitario.

Nel 2022, attraverso l’Appello d’Emergenza l’obiettivo è stato estendere la vaccinazione nei paesi a basso e medio reddito, pur sostenendo il complesso degli obiettivi per l’ACT-A, procurando attraverso il COVAX 977,9 milioni di dosi vaccinali e sostenendo le vaccinazioni in ben 143 paesi. Tra i risultati della risposta globale dell’UNICEF nel 2022:

  • il supporto alla somministrazione di 2,82 miliardi di dosi di vaccino in 133 paesi a basso e medio reddito, con un aumento del 200% del numero di vaccini inoculati, e del 100% nei paesi in emergenza.

  • L’innalzamento della copertura vaccinale in 34 paesi prioritari dal 3 al 24%, obiettivo fissato nel 2022 per proteggere i più vulnerabili nei contesti d’emergenza.
  • La fornitura di 2,1 milioni di test diagnostici in paesi a basso e medio reddito, estendendone l’accesso in 7 paesi in emergenza, nonostante i problemi di disponibilità a livello globale.
  • Il supporto all’operatività di 132 impianti di ossigenoterapia in 32 paesi di 7 regioni del mondo e la fornitura di 14,6 milioni di trattamenti terapeutici in 7 paesi prioritari.
  • La fornitura di DPI sufficienti a 40 milioni di giornate d'utilizzo in 44 paesi alle prese con ondate pandemiche, per la protezione degli operatori sanitari in prima linea contro il COVID-19.
  • Il sostegno alle attività di Comunicazione del rischio e coinvolgimento comunitario in 133 paesi a basso e medio reddito, per l’adozione di comportamenti consapevoli, inclusa la disponibilità a vaccinarsi contro il COVID-19.

Alla chiusura il 1° luglio 2022 della fase d’emergenza di Livello 3 segue il 31 dicembre 2023 la conclusione del programma COVAX, con le vaccinazioni contro il COVID-19 integrate nei servizi di routine, in particolare attraverso un rafforzamento dei programmi del settore Salute e Vaccinazioni

La pandemia ha alimentato il più grande arretramento delle vaccinazioni degli ultimi tre decenni: l’obiettivo dell’UNICEF è colmare le conseguenze prodotte dal COVID-19 per ricostruire lo scudo protettivo delle vaccinazioni di routine, fondamentale per la salute infantile livello globale.

Pagina aggiornata al 21 dicembre 2023

Documenti disponibili

COVID-19 - La RISPOSTA UNICEF per l'ACT-A nel 2022_Aprile 2023pdf / 1.46 Mb

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COVID-19 - Appello d'Emergenza UNICEF per l'ACT-A_Giugno 2022pdf / 1.20 Mb

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COVID-19 - La RISPOSTA UNICEF per l'ACT-A nel 2021_Aprile 2022pdf / 1.17 Mb

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COVID-19 - Appello d'Emergenza UNICEF per l'ACT-A nel 2022_Dicembre 2021pdf / 1.19 Mb

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