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Salute

Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere e crescere sano

Enormi progressi sono stati compiuti negli ultimi decenni per la salute materna e infantile. Eppure, milioni di donne e bambini continuano a morire per cause prevenibili con un’assistenza medica di qualità e sistemi sanitari adeguati. La pandemia di COVID-19 ha posto sotto gli occhi di tutti le terribili conseguenze di sistemi sanitari fragili, soprattutto per la sopravvivenza dei più vulnerabili.

Molte vite possono essere salvate: polmonite, diarrea e malaria sono responsabili di molte delle morti sotto i 5 anni, mentre i decessi neonatali avvengono soprattutto a causa di nascite premature e complicazioni durante il travaglio e il parto. Tutte cause prevenibili e curabili, che l’accesso inadeguato a un’assistenza sanitaria di qualità e ad aiuti salvavita rende difficile in molti paesi. In questa prospettiva, un passo storico rappresenta il vaccino per la malaria, risultato di 35 anni di ricerca e sviluppo.

L’ambiente e l’insicurezza causata da disastri naturali giocano un ruolo altrettanto importante per la salute di bambini e ragazzi. Oltre 1 miliardo di bambini sono esposti a livelli eccezionalmente elevati di inquinamento atmosferico e sono ad altissimo rischio per la crisi climatica globale. Nei paesi colpiti da catastrofi naturali, guerre e conflitti, i rischi per la salute aumentano notevolmente, con servizi sanitari spesso inesistenti o inaccessibili.

Ultimi dati aggiornati al 2024 sulla mortalità infantile nel 2022

4,9milioni

i decessi sotto i 5 anni

2,3milioni

sono morti nel primo mese di vita

13.400

i bambini morti ogni giorno

Se la pandemia di COVID-19 non ha avuto un impatto diretto sulla mortalità infantile, ne ha però aumento i rischi, per le interruzioni dei servizi e dall'assistenza medica di base, ma anche per un calo di fiducia nei vaccini per l'infanzia: oltre 67 milioni i bambini non protetti dalle vaccinazioni di routine in 3 anni di interruzioni per pandemia, guerre, disuguaglianze e povertà, il più grande calo degli ultimi 30 anni, con 48 milioni di bambini rimasti con Zero Dosi, privati anche di una sola dose di vaccino.

Gli ultimi dati UNICEF-OMS riportano uno stallo nelle coperture vaccinali, con 2,7 milioni di bambini in più non adeguatamente vaccinati nel 2023 rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019: 21 milioni contro 18,3 milioni. Con la copertura dei vaccini che resta inferiore a quella pre-COVID-19, rimane fondamentale colmare il divario vaccinale, investendo nell'assistenza sanitaria complessiva, per garantire che ogni bambino sia vaccinato: grazie grazie alle vaccinazioni, negli ultimi 50 anni le vite salvate nel mondo sono state più di 154 milioni.

La pandemia, inoltre, ha prodotto molteplici ripercussioni su condizioni e benessere di bambini e adolescenti, incluso per la salute mentale, con i giovani che drammaticamente costituiscono la maggior parte dei casi di suicidio, come rilevato nella Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Haiti, una neonata riposa accanto alla mamma in una clinica comunitaria

Progressi e sfide per la sopravvivenza infantile

Progressi straordinari per la sopravvivenza infantile sono stati compiuti negli ultimi decenni: la formazione del personale sanitario e strumenti quali ad esempio vaccini, zanzariere, sali reidratanti e micronutrienti hanno contribuito allo straordinario calo della mortalità infantile. Dal 2000 ad oggi, le morti di bambini prima del 5° anno si sono ridotte di più della metà, scendendo per la prima volta sotto i 5 milioni.  

Secondo l’ultimo rapporto sulla mortalità infantile, il numero di bambini morti prima del 5° compleanno ha raggiunto il minimo storico, scendendo a quasi 4,9 milioni nel 2022. Nonostante tali progressi, ogni 6 secondi 1 bambino perde la vita prima di compiere 5 anni, 13.400 ogni giorno, insieme a 2,1 milioni di bambini e giovani che muoiono tra i 5 e i 24 anni.

Molto resta da fare, soprattutto sul fronte della mortalità neonatale, i primi 28 giorni di vita, il periodo più delicato per la sopravvivenza del bambino. Dei quasi 4,9 milioni di bambini morti nel 2022 prima del 5° anno, i decessi nel periodo neonatale sono risultati più di 2,3 milioni, quasi il 47% di tutte le morti sotto i 5 anni: più di 6.300 ogni giorno.

Ogni giorno, troppi genitori vivono il trauma di perdere i propri figli, a volte anche prima del loro primo respiro: una tragedia così diffusa e prevenibile non dovrebbe mai essere accettata come inevitabile

Vidhya Ganesh, Direttore UNICEF Divisione Analisi Dati, Programmazione e Monitoraggio

Sudan, una mamma osserva la sua bambina dormire sotto una zanzariera

Una preoccupante battuta d’arresto si registra inoltre nella lotta alla mortalità materna: se i progressi sono stati significativi tra il 2000 e il 2015, questi si sono in gran parte arrestati, o in alcuni casi addirittura invertiti, con 287.000 morti materne verificatesi nel mondo nel 2020, una ogni 2 minuti.

Quando considerati insieme, questi dati riportano la morte ogni anno di 4,5 milioni di donne e neonati durante la gravidanza, il parto o le prime settimane dopo la nascita: una vita persa ogni 7 secondi. E nell’ultimo decennio 152 milioni di bambini sono nati prematuri, un’emergenza silenziosa, che è oggi la principale causa di mortalità infantile.

Per la salute di donne e ragazze, un passo importante rappresenta l’impegno per espandere vaccinazioni e programmi diretti ad eliminare il cancro della cervice uterina, il 4° più diffuso tra le donne, i cui decessi sono al 90% concentrati in paesi a basso e medio reddito.

Per una sanità equa ed accessibile

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l'importanza di investire in una sanità che sia accessibile, equa ed efficiente, con attenzione particolare ai paesi più vulnerabili, colpiti da conflitti, dall’impatto dei cambiamenti climatici o con forti diseguaglianze. 

L’UNICEF pone l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni, della salute neonatale, materna e infantile, esortando governi, operatori sanitari, comunità e famiglie ad accelerare gli sforzi affinché ogni bambino possa sopravvivere e crescere sano.

L’esperienza della pandemia ancor di più evidenzia l’importanza di potenziare vaccinazioni e assistenza sanitaria primaria, quale base per promuovere la salute e il benessere dalla nascita lungo tutto il ciclo di vita, affinché i bambini non solo sopravvivano, ma prosperino in società più eque e a loro misura.

Un impegno imprescindibile, che la nuova variante di vaiolo Mpox richiama all’attenzione, dopo la dichiarazione di Emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale di una malattia cui i bambini sono i più a rischio, e contro cui l’UNICEF ha subito attivato procedure d’emergenza: tra le misure, garantire i vaccini nei paesi più colpiti, con un accordo che assicura l'accesso al vaccino a 77 paesi a basso reddito, parte di un piano di risposta integrato a livello globale.

Tra risultati raggiunti nel 2023

L'UNICEF ha operato a livello globale con particolare attenzione ai più vulnerabili, per aiutare i bambini a sopravvivere e crescere sani

2,790miliardi

dosi di vaccino procurate nel mondo

132,9milioni

bambini vaccinati contro il morbillo

L’UNICEF e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

La mortalità e la sopravvivenza infantile rappresentano un indicatore chiave non solo della salute e del benessere dei bambini, ma anche dei progressi per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’Obiettivo 3 - per una Buona salute - chiede alla comunità internazionale un cambiamento globale, dalla cura delle malattie al rafforzamento dei sistemi sanitari, per un'assistenza sanitaria di qualità ed economicamente sostenibile per tutti. L’UNICEF opera in tutto il mondo attraverso programmi di intervento prioritari:

  • Salute materna, neonatale e infantile: per porre fine alle morti prevenibili con servizi d’assistenza e di vaccinazione, la prevenzione e la cura di polmonite, diarrea, malaria ed altre malattie infantili.
  • Salute e benessere di bambini e adolescenti: per aiutare bambini e adolescenti a costruire solide basi per il loro futuro, tramite servizi sanitari specifici per la loro età.
  • Potenziamento dei sistemi sanitari: per l’assistenza sanitaria primaria a livello comunitario, per salute, la prima infanzia, la lotta all’HIV/AIDS.

Con il COVID-19 che ha sconvolto i progressi raggiunti negli anni per la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo dell’infanzia, l’UNICEF ha rimodulato i programmi a livello globale, per promuovere e sostenere sistemi sanitari più equi e resilienti.

Risultati raggiunti

Per rispondere alle molteplici criticità per la salute infantile e raggiungere i bambini più a rischio, nel 2023 l’UNICEF ha operato in 158 paesi con programmi per salute, nutrizione, sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza, provvedendo alla fornitura di aiuti e servizi essenziali nei vari ambiti di intervento, con oltre 3,63 miliardi di dollari investiti a livello globale, di cui 2,47 miliardi per interventi d’emergenza. Nel 2023, l’attenzione prioritaria all'assistenza sanitaria di base è stata il fondamento e la leva per un sostegno alla salute materno-infantile lungo tutto il ciclo dell'infanzia e dell’adolescenza, con interventi incentrati sulla prevenzione e per il supporto alle terapie di cura.

Tra i risultati raggiunti nel 2023, abbiamo vaccinato 132,9 milioni di bambini contro il morbillo e oltre 400 milioni per la polio. Grazie al nostro supporto, si è raggiuto il 76% di registrazioni delle nascite, fondamentale per l’accesso ai servizi essenziali, con 13 milioni di bambini non registrati in meno dal 2021. Nel solo 2023, abbiamo supportato la nascita di 34,1 milioni di bambini in strutture sanitarie sostenute dall’UNICEF in 86 paesi, oltre 66,4 milioni di bambini hanno beneficiato di assistenza integrata delle malattie neonatali e infantili, 82 paesi hanno sostenuto l’integrazione dei servizi per lo sviluppo della prima infanzia nei sistemi di assistenza sanitaria di base, più di 5,4 milioni di adolescenti hanno ricevuto accesso a servizi sanitari supportati dall'UNICEF in 41 paesi. 

Tra gli aiuti forniti, 2.790 miliardi le dosi vaccinali procurate per 105 paesi, sufficienti a proteggere il 45% dei bambini del mondo sotto i 5 anni, incluse 6,23 milioni di dosi del nuovo vaccino contro la malaria  per 7 paesi africani tra i più a rischio. Tra  gli aiuti procurati, un totale di 121.114 kit medico-sanitari, 13,4 milioni di zanzariere contro la malaria a 32 paesi per un valore di 27,8 milioni di dollari, dispositivi di supporto respiratorio per 55 paesi per 11,4 milioni di dollari, vaccini e farmaci biologici per oltre 2,2 miliardi di dollari, scorte e attrezzature mediche per 158,1 milioni e prodotti farmaceutici per 148,6 milioni di dollari. Aiuti possibili solo grazie all’indispensabile supporto dei nostri donatori.

Salute nelle emergenze umanitarie

Le emergenze sono un grave ostacolo a che donne e bambini possano accedere a cure vitali: più numerose ancora delle vittime dirette dei combattimenti, infatti, sono spesso le vite che si perdono per la devastazione dei sistemi sanitari, la carenza di personale medico, il peggioramento nelle condizioni igieniche e nutrizionali, l’interruzione dei servizi di vaccinazione, il diniego d’accesso alcure, servizi e aiuti salvavita.

Attraverso piani di preparazione e risposta alle emergenze forniamo medicinali, vaccini, attrezzature e scorte mediche, coinvolgendo le comunità nella definizione, pianificazione e monitoraggio degli aiuti. Nel corso del 2023, con tali piani abbiamo sostenuto la lotta ad epidemie di morbillo, polio, febbre gialla, Zika, Ebola e colera. Vaccini e farmaci biologici sono stati la principale tipologia di aiuti d’emergenza inviati dall’UNICEF sul campo, per un valore d’oltre 249,3 milioni di dollari, insieme a scorte e attrezzature mediche per oltre 89,3 milioni. 

Tra i risultati sostenuti, del totale dei bambini vaccinati contro il morbillo più di 32,4 milioni sono stati raggiunti con campagne di vaccinazione d’emergenza in contesti di crisi umanitarie. Nel corso del 2023, l'UNICEF ha risposto ad almeno un'emergenza di sanità pubblica in 98 paesi, allestendo e supportando un’Unità d’emergenza di risposta al colera a livello globale, per coordinare gli interventi UNICEF e dei partner nei paesi colpiti dalla recrudescenza dell’epidemia. Attraverso il COVAX, abbiamo guidato la più grande operazione di fornitura e distribuzione di vaccini della storia, con 2 miliardi dosi di vaccini contro il COVID-19 procurate per 146 paesi a partire dal 2021.

Pagina aggiornata al 26 settembre 2024

Documenti disponibili

L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_17/7/2024pdf / 1.63 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_21/7/2023pdf / 1.18 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF- Quadro dei Risultati_22/7/2022pdf / 1.16 Mb

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