Salute
Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere e crescere sano
Enormi progressi sono stati compiuti negli ultimi decenni per la salute materna e infantile. Eppure, milioni di donne e bambini continuano a morire per cause prevenibili con un’assistenza medica di qualità e sistemi sanitari adeguati. La pandemia di COVID-19 ha posto sotto gli occhi di tutti le terribili conseguenze di sistemi sanitari fragili, soprattutto per la sopravvivenza dei più vulnerabili.
Molte vite possono essere salvate: polmonite, diarrea e malaria sono responsabili di molte delle morti sotto i 5 anni, mentre i decessi neonatali avvengono soprattutto a causa di nascite premature e complicazioni durante il travaglio e il parto. Tutte cause prevenibili e curabili, che l’accesso inadeguato a un’assistenza sanitaria di qualità e ad aiuti salvavita rende difficile in molti paesi. In questa prospettiva, un passo storico rappresenta il vaccino per la malaria, risultato di 35 anni di ricerca e sviluppo.
L’ambiente e l’insicurezza causata da disastri naturali giocano un ruolo altrettanto importante per la salute di bambini e ragazzi. Oltre 1 miliardo di bambini sono esposti a livelli eccezionalmente elevati di inquinamento atmosferico e sono ad altissimo rischio per la crisi climatica globale. Nei paesi colpiti da catastrofi naturali, guerre e conflitti, i rischi per la salute aumentano notevolmente, con servizi sanitari spesso inesistenti o inaccessibili.
5milioni
i decessi sotto i 5 anni
2,3milioni
sono morti nel primo mese di vita
13.800
i bambini morti ogni giorno
Se la pandemia di COVID-19 non ha avuto un impatto diretto sulla mortalità infantile, ne ha però aumento i rischi, per le interruzioni dei servizi e dall'assistenza medica di base, ma anche per un calo di fiducia nei vaccini per l'infanzia: oltre 67 milioni i bambini non protetti dalle vaccinazioni di routine in 3 anni di interruzioni per pandemia, guerre, disuguaglianze e povertà, il più grande calo degli ultimi 30 anni, con 48 milioni di bambini rimasti con Zero Dosi, privati anche di una sola dose di vaccino.
E se gli ultimi dati UNICEF-OMS riportano dei progressi nelle vaccinazioni, con circa 4 milioni di bambini in più vaccinati nel 2022 rispetto al 2021, le coperture vaccinali restano inferiori a quelle pre-COVID-19.
Molteplici le ripercussioni della pandemia su bambini e adolescenti, incluso per la salute mentale, con i giovani che costituiscono la maggior parte dei casi di suicidio, come rilevato nella Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Progressi e sfide per la sopravvivenza infantile
Progressi straordinari per la sopravvivenza infantile sono stati compiuti negli ultimi decenni: strumenti quali ad esempio vaccini, zanzariere, sali reidratanti e micronutrienti hanno contribuito allo straordinario calo della mortalità infantile dal 1990 a oggi. Anche sul fronte della mortalità materna sono stati compiuti enormi passi in avanti: un numero sempre maggiore di donne e di bambini sopravvive oggi alla gravidanza e al parto. Dal 2000, le morti di bambini si sono ridotte di circa la metà e le morti materne di circa1/3, principalmente grazie a un maggiore accesso a servizi sanitari di qualità e a prezzi accessibili.
Nonostante tali progressi, secondo gli ultimi rapporti sulla mortalità infantile più di 5 milioni di bambini sono morti nel 2021 prima del quinto compleanno, quasi 13.800 ogni giorno, insieme a 2,1 milioni di bambini e giovani tra i 5 e i 24 anni. Tragicamente, nello stesso anno altri 1,9 milioni di bambini sono nati già morti.
Molto resta da fare, soprattutto sul fronte della mortalità neonatale, i primi 28 giorni di vita, il periodo più delicato per la sopravvivenza del bambino: nel 2021, i decessi nel periodo neonatale sono risultati più di 2,3 milioni, quasi il 47% di tutte le morti sotto i 5 anni: 6.400 ogni giorno.
Una preoccupante battuta d’arresto si registra inoltre nella lotta alla mortalità materna: se i progressi sono stati significativi tra il 2000 e il 2015, questi si sono in gran parte arrestati, o in alcuni casi addirittura invertiti, con 287.000 morti materne verificatesi nel mondo nel 2020, una ogni 2 minuti.
Quando considerati insieme, questi dati riportano la morte ogni anno di 4,5 milioni di donne e neonati durante la gravidanza, il parto o le prime settimane dopo la nascita: una vita persa ogni 7 secondi. E nell’ultimo decennio 152 milioni di bambini sono nati prematuri, un’emergenza silenziosa, che è oggi la principale causa di mortalità infantile.
Ogni giorno, troppi genitori vivono il trauma di perdere i propri figli, a volte anche prima del loro primo respiro: una tragedia così diffusa e prevenibile non dovrebbe mai essere accettata come inevitabile
Vidhya Ganesh, Direttore UNICEF Divisione Analisi Dati, Programmazione e Monitoraggio
Per una sanità equa ed accessibile
La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l'importanza di investire in una sanità che sia accessibile, equa ed efficiente, con attenzione particolare ai paesi più vulnerabili e alla salute infantile.
L’UNICEF pone l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni, della salute neonatale, materna e infantile – richiamata nella Campagna globale Every Child ALIVE – Ogni Bambino è Vita - esortando governi, operatori sanitari, comunità e famiglie ad accelerare gli sforzi affinché ogni bambino possa sopravvivere e crescere sano.
L’esperienza della pandemia ancor di più evidenzia l’importanza di potenziare vaccinazioni e assistenza sanitaria primaria, quale base per promuovere la salute e il benessere dalla nascita lungo tutto il ciclo di vita, affinché i bambini non solo sopravvivano, ma prosperino in società più eque e a loro misura.
L'UNICEF ha operato a livello globale con particolare attenzione ai più vulnerabili, per aiutare i bambini a sopravvivere e crescere sani
3,4miliardi
dosi di vaccino procurate nel mondo
77,9milioni
bambini vaccinati contro il morbillo
L’UNICEF e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
La mortalità e la sopravvivenza infantile rappresentano un indicatore chiave non solo della salute e del benessere dei bambini, ma anche dei progressi per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’Obiettivo 3 - per una Buona salute - chiede alla comunità internazionale un cambiamento globale, dalla cura delle malattie al rafforzamento dei sistemi sanitari, per un'assistenza sanitaria di qualità ed economicamente sostenibile per tutti. L’UNICEF opera in tutto il mondo attraverso programmi di intervento prioritari:
- Salute materna, neonatale e infantile: per porre fine alle morti prevenibili con servizi d’assistenza e di vaccinazione, la prevenzione e la cura di polmonite, diarrea, malaria ed altre malattie infantili.
- Salute e benessere di bambini e adolescenti: per aiutare bambini e adolescenti a costruire solide basi per il loro futuro, tramite servizi sanitari specifici per la loro età.
- Potenziamento dei sistemi sanitari: per l’assistenza sanitaria primaria a livello comunitario, per salute, la prima infanzia, la lotta all’HIV/AIDS.
Con il COVID-19 che ha sconvolto i progressi raggiunti negli anni per la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo dell’infanzia, l’UNICEF ha rimodulato i programmi a livello globale, per promuovere e sostenere sistemi sanitari più equi e resilienti.
Risultati raggiunti
Per rispondere alla pandemia di COVID-19 e alle molteplici criticità per la salute infantile, nel 2022 l’UNICEF ha operato in 155 paesi con programmi per salute, nutrizione, sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza, provvedendo alla fornitura di aiuti e servizi essenziali nei vari ambiti di intervento.
Nel 2022, l’attenzione prioritaria all'assistenza sanitaria di base è stato il fondamento e la leva per un sostegno alla salute materno-infantile lungo tutto il ciclo dell'infanzia e dell’adolescenza, con interventi incentrati sulla prevenzione e per il supporto alle terapie di cura.
Tra i risultati raggiunti nel 2022, abbiamo vaccinato 77,9 milioni di bambini contro il morbillo e investito 170 milioni di dollari nel primo vaccino sviluppato contro la malaria, per assicurare 18 milioni di dosi per i prossimi 3 anni. Grazie al nostro supporto, 67 paesi hanno sostenuto l’integrazione dei servizi di salute mentale nei sistemi di assistenza sanitaria di base.
Tra gli aiuti forniti, 3,429 miliardi di dosi vaccinali, di cui 2,451 miliardi per proteggere il 45% dei bambini del mondo sotto i 5 anni e 977,9 milioni di dosi contro il COVID-19, 2,4 miliardi di siringhe e 179.729 di kit medico-sanitari. Tra le forniture, abbiamo procurato 221 milioni di compresse di amoxicillina in 41 paesi per 22,1 milioni di terapie per la polmonite per bambini sotto i 5 anni, 47 milioni bustine di sali di reidratazione orale per la diarrea acuta in 57 paesi e, contro la malaria, 38,1 milioni di zanzariere per 30 paesi e 24,2 milioni di terapie a base di artemisinina per 25 paesi.
Congo, un infermiere distribuisce farmaci ad
Salute nelle emergenze umanitarie
Le emergenze sono un grave ostacolo a che donne e bambini possano accedere a cure vitali: più numerose ancora delle vittime dirette dei combattimenti, infatti, sono le vite che si perdono per la devastazione dei sistemi sanitari, la carenza di personale medico, il peggioramento nelle condizioni igieniche e nutrizionali.
Attraverso piani di preparazione e risposta alle emergenze forniamo medicinali, vaccini, attrezzature e scorte mediche, coinvolgendo le comunità nella definizione, pianificazione e monitoraggio degli aiuti. Nel 2022, con tali piani abbiamo sostenuto la lotta ad epidemie di morbillo, polio, febbre gialla, Zika, Ebola, colera e per il COVID-19. Tra i risultati, del totale dei bambini vaccinati contro il morbillo 27 milioni sono stati raggiunti con campagne di vaccinazione d’emergenza. Per la risposta ad un’epidemia di colera senza precedenti in 30 paesi, l’UNICEF ha sostenuto un’assistenza integrata, con interventi mirati nei paesi che da anni non registravano casi.
Per il COVID-19, nel 2022 l’azione di contrasto è stata rafforzata attraverso le piattaforme globali del COVAX e dell’ACT-A, guidando la più grande operazione di fornitura e distribuzione di vaccini della storia. Tra i risultati raggiunti nel corso dell'anno, abbiamo procurato 977,9 milioni di dosi vaccinali e supportato le vaccinazioni in143 paesi, sostenendo la somministrazione di 2,82 miliardi di dosi di vaccino nei paesi vulnerabili. Insieme ai vaccini, abbiamo fornito 2,1 milioni di test diagnostici, 14,6 milioni di terapie di cura e DPI per 40 milioni di giornate di utilizzo in 44 paesi, adattando gli obiettivi inziali all’evoluzione della pandemia.
Pagina aggiornata al 12 ottobre 2023