Città Amiche dei bambini
Il programma Città Amiche dei bambini e degli adolescenti (Child-Friendly Cities Initiative - CFCI) è stato lanciato dall'UNICEF e dal Programma delle Nazioni Unite per dare seguito alle risoluzioni della 2° Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani (Habitat II), durante la quale la comunità internazionale si accordò nel riconoscere che il benessere dei minorenni è indice di un ambiente sano, di una società democratica e di un’amministrazione locale efficiente.
Una Città Amica è una città impegnata in un processo continuo di miglioramento dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
UNICEF, Manuale Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti
La proposta di costruire una Città Amica è principalmente una richiesta di impegno politico legato alla programmazione, seguendo un percorso definito e con un approccio sistemico all'elaborazione di politiche che abbiano effetti, diretti o indiretti, sulla vita e sul benessere dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio comunale.
Un Comune che si impegna a sviluppare il percorso del programma Città Amiche è un comune che lavora per tradurre i principi della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi.
Il programma Child-Friendly Cities Initiative è stato lanciato dall'UNICEF e delle Nazioni Unite nel 1996
30milioni
I BAMBINI RAGGIUNTI DAL PROGRAMMA IN ITALIA E NEL MONDO
45stati
DOVE SONO IN ATTO LE ATTIVITÀ DI UNICEF
Validità accreditamento: 2024 - 2026Comune di Prato
Aprile 2024 – “A Prato è stato conferito il sigillo Unicef di Città amica dei bambini e degli adolescenti, un riconoscimento a cui come Amministrazione abbiamo lavorato molto perché costruire una Città Amica è principalmente un impegno politico legato alla programmazione, seguendo un percorso definito e con un approccio sistemico all'elaborazione di politiche che abbiano effetti, diretti o indiretti, sulla vita e sul benessere dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio comunale. Di fatto significa essere una Città che lavora per tradurre i principi della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi.
Certamente rientrare in questo Programma “costringe” le Amministrazioni a mettere a sistema e a sviluppare ulteriormente iniziative che magari già esistono, ma che grazie al supporto del Programma di Unicef vengono valorizzati e meglio comunicati anche ai cittadini. Servizi, opportunità, coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti nei percorsi di programmazione sono pilastri fondamentali per una città davvero inclusiva.”
Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato
Validità accreditamento: 2023- 2025Comune di Treviso
Giugno 2024 - “Il nostro percorso per diventare “Città Amica dei bambini” secondo il programma promosso da UNICEF Italia è stato complesso e al tempo stesso stimolante. Lo abbiamo interpretato fin da subito come occasione per approfondire le politiche amministrative messe in campo a favore di bambini/e e ragazzi/e e delle loro famiglie, scoprendo nuovi strumenti di lavoro ma anche aprendoci a tavoli di lavoro trasversali, superando quindi la logica dei “silos” che caratterizza ancora le pubbliche amministrazioni.
Nel nostro caso l’Assessorato alle Politiche Sociali con il servizio Spazio Famiglia, si è posto come facilitatore e coordinatore delle diverse azioni del percorso, attivando da subito un nuovo approccio all’interno della giunta comunale e dei diversi settori. Aderire al programma ci obbliga ad una scelta di coraggio, accettando il rischio di essere messi in discussione nel nostro operato amministrativo, ma ci offre l’opportunità di accogliere i veri bisogni della comunità trasformandoli in progetti di sicuro impatto per le generazioni a venire.“
Gloria Tessarolo, Assessore alla Città Solidale e Inclusiva Comune di Treviso
Validità accreditamento: 2024-2026Comune di Empoli
Aprile 2024 - “Empoli città amica dei bambini e degli adolescenti è un riconoscimento importante. Un attestato che sancisce un nuovo punto di partenza che impegnerà le future amministrazioni a lavorare pensando ai più vulnerabili e con un nuovo metodo di lavoro.
Un approccio che parte da una lettura analitica della demografia locale fino ad arrivare alla creazione di spazi di confronto con la società civile e le forze politiche.
Un’esperienza che ha fatto scuola per Empoli e che crediamo potrà continuare a farci lavorare meglio con la consapevolezza che amministrare pensando ai più piccoli, significa poter lavorare per il benessere di tutti.
Gli insegnamenti più significativi di questa esperienza con Unicef restano due: il valore di lavorare in modo trasversale tra i vari uffici dell’Ente e l’importanza, soprattutto in politica, di praticare un ‘uso critico del linguaggio’ perché quando scegliamo le parole da usare ogni giorno, decidiamo anche il modo di vedere il mondo e di amministrare una città.”
Fabio Barsottini, Vicesindaco Comune di Empoli
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Risposte utili e rapide
É un percorso che UNICEF propone alle amministrazioni locali che vogliano costruire città che mettano al centro i bambini e gli adolescenti, attraverso politiche che diano piena attuazione e realizzazione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza.
Il percorso è costituito da una serie di azioni che le amministrazioni comunali si impegnano a realizzare per ottenere l’accreditamento come città amiche dei bambini e degli adolescenti.
L’ accreditamento attesta che l’amministrazione comunale ha realizzato tutti i passi previsti dal programma Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti, dimostrando di aver voluto dedicare attenzione alla realizzazione di un processo in continuo sviluppo e implementazione che non riguarda singoli progetti, ma un generale cambiamento nella comprensione e attuazione dei diritti dell'infanzia e dell’adolescenza a tutti i livelli dell’amministrazione.
L’accreditamento viene rilasciato attraverso un sistema di valutazione prestabilito, utilizzando una griglia di indicatori di processo riguardanti tutti i passi previsti dal percorso. Vengono fissati degli incontri periodici di monitoraggio tra amministrazione e UNICEF Italia.
La valutazione è modulata in 2 distinti passaggi: la valutazione del percorso in itinere che riguarda l’accompagnamento e l’evoluzione del percorso stesso e la valutazione finale che dà accesso all’accreditamento.
Il percorso prevedere l’istituzione di un organismo di confronto tra amministrazione, terzo settore e altri stakeholder del territorio che abbia compiti di carattere consultivo, propositivo e di monitoraggio delle politiche e delle azioni intraprese dal comune, politiche che possano avere ricadute dirette o indirette sulla vita dei bambini e degli adolescenti.
L’accreditamento vale due anni al termine dei quali, può esserci una rivalutazione.