Clima e Diritti
Il diritto dei bambini a un ambiente sicuro
La crisi climatica non sta cambiando solo il pianeta ma anche la vita di bambine, bambini e adolescenti. Per questo è necessaria un’azione urgente. L’indice di rischio climatico per l’infanzia dell'UNICEF ha rilevato che un miliardo di bambini è esposto a rischi estremi per la sopravvivenza, la crescita e lo sviluppo.
I bambini non sono adulti in miniatura: sono particolarmente vulnerabili agli effetti di fenomeni meteorologici estremi, inquinamento, siccità, inondazioni e ondate di calore. Il cambiamento climatico ha un impatto negativo su ogni aspetto della loro salute e del loro benessere.
La crisi climatica è una crisi dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
UNICEF
Il Commento generale n. 26 sui diritti dei bambini e l'ambiente del Comitato ONU sui diritti dell'infanzia per la prima volta afferma il diritto dei bambini a un ambiente sicuro, affrontando l'emergenza del clima e dell'inquinamento dilagante e definendo le necessarie contromisure, le responsabilità e gli impegni degli Stati membri ai sensi dell'Accordo di Parigi, per rispettare, promuovere e considerare i diritti dell'infanzia in ogni azione contro i cambiamenti climatici.
Il nostro lavoro in Italia
In linea con le priorità di lavoro e con la programmazione internazionale, l’UNICEF Italia lavora per promuovere i diritti e il benessere di bambine, bambini e adolescenti anche nel contesto dei cambiamenti climatici.
In particolare portiamo avanti azioni di advocacy per promuovere politiche ambientali a misura di bambini e di adolescenti, azioni di sensibilizzazione come la Campagna Cambiamo ARIA e incoraggiamo la partecipazione dei più giovani alle soluzioni e alle decisioni sul clima con iniziative come l'Hackathon.
Bambine, bambini, adolescenti e cambiamento climaticopdf / 4.09 Mb
DownloadPolitiche ambientali a misura di bambini e adolescenti
A livello internazionale l’UNICEF ha stilato un set di indicatori per valutare se le politiche, i piani e le azioni sull’ambiente e sul clima siano inclusivi e tengano in considerazione i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Politiche climatiche a misura di bambini e adolescenti devono prevedere impegni specifici in settori cruciali quali: sanità, istruzione e protezione e devono riconoscere il ruolo dei giovani come agenti di cambiamento.
In Italia lavoriamo con i decisori politici a livello nazionale e locale affinché anche il nostro Paese si doti di politiche climatiche e ambientali attente ai più giovani: per esempio abbiamo inviato le nostre raccomandazioni sul Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e attraverso il Programma Città Amica dei bambini e degli adolescenti sensibilizziamo anche sull’importanza di politiche verdi a livello locale.
In occasione delle ultime elezioni politiche abbiamo condiviso il documento “Le cose da fare: Agenda per l’infanzia 2022-2027” con tutti i partiti politici, che ci impegniamo a monitorare su base annuale. Le priorità in materia di ambiente sono:
- Aumentare gli investimenti per l'adattamento climatico e la resilienza nei servizi chiave per i bambini.
- Ridurre le emissioni di gas serra: per evitare un peggioramento ulteriore della situazione, è necessaria un'azione urgente.
- Fornire ai bambini una formazione sul clima e "competenze verdi"
Includere i giovani in tutti i negoziati e le decisioni nazionali, regionali e internazionali sul clima. - Firmare la Dichiarazione Intergovernativa sui bambini, i giovani e l’azione per il clima
Clima: politiche e finanziamenti per l’infanzia
2,4%
la percentuale di fondi per il clima destinata ai bambini
50%
dei contributi determinati a livello nazionale investiti per i diritti dei bambini
53%
dei programmi scolastici nazionali tratta il cambiamento climatico
Una COP per i più giovani
La COP (Conferenza della Parti) è il principale forum dove gli Stati parte alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) negoziano i propri impegni sul clima nell’ambito dell’Accordo di Parigi e per l’UNICEF rappresenta un’opportunità strategica per chiedere politiche ambientali a misura di bambine, bambini e adolescenti e per far avanzare le loro le richieste per una partecipazione significativa durante gli eventi e i processi decisionali.
Le giovani generazioni sono quelle che stanno pagando il prezzo più alto per l’effetto dei cambiamenti climatici, sono quelle che hanno dimostrato maggiore sensibilità e attivismo su questo tema e tuttavia, sono quelle che hanno meno voce in capitolo durante i negoziati e nelle decisioni prese.
In occasione della COP30, l'UNICEF invita i leader a intraprendere tre azioni importanti a favore dei bambini:
- Proteggere i bambini e i servizi essenziali di cui dipendono, assegnando un mandato di monitoraggio al Dialogo degli esperti sui bambini e i cambiamenti climatici, aumentando in modo significativo i finanziamenti per il clima che proteggono i bambini dai rischi legati al clima;
- Ridurre le emissioni e rispettare con urgenza gli ambiziosi accordi internazionali sulla sostenibilità e sui cambiamenti climatici;
- Responsabilizzare i bambini e i giovani affinché partecipino in modo significativo e influenzino il processo decisionale in materia di clima, garantendo che i bambini e i giovani siano inclusi come agenti di cambiamento e parti interessate chiave nei processi decisionali in materia di clima a tutti i livelli e includendo i bambini e i giovani come osservatori e negoziatori nelle delegazioni dei paesi e nei gruppi di negoziazione alla COP30.
La partecipazione di bambini e ragazzi
In tutto il mondo i più giovani hanno dato prova di grande attivismo sui temi del cambiamento climatico contribuendo a porre la questione nelle agende dei governi. Tuttavia, sia a livello nazionale che internazionale la loro partecipazione alle decisioni e alle soluzioni per il clima rimane ancora insufficiente. L’UNICEF promuove a livello internazionale una reale partecipazione di bambini e ragazzi sulle questioni legate al clima, mettendo a disposizione strumenti per conoscere, partecipare e agire.
In Italia promuoviamo, inoltre, l’ascolto e la partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, anche nell’ambito delle decisioni climatiche, facilitando il dialogo con i decisori politici.
Dal 2019, viene promosso il progetto “Hackathon per il clima” riservato a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni. Attraverso la partecipazione a questo progetto i giovani partecipanti posso approfondire le problematiche di sostenibilità ambientale legate al territorio e progettare soluzioni innovative per ridurre le cause alla base dei cambiamenti climatici. Tutte le edizioni dell’Hackathon: 2019, 2021, 2022, 2023, 2024 (su l nostro canale Youtube trovi i video)
Proteggere i bambini dai cambiamenti climatici
La primaria responsabilità di agire contro le cause del cambiamento climatico rimane nell’azione dei Governi. Tuttavia, come adulti di riferimento tutti noi possiamo fare la nostra parte per proteggere i bambini.
Innanzitutto, quando affrontiamo il tema del cambiamento climatico con i più piccoli, assicuriamoci di farlo attraverso un linguaggio adatto e adottiamo comportamenti che possano dare il buon esempio e contribuire a costruire nel bambino una coscienza verde e la speranza che le cose si possono cambiare: la favola “Il sogno di Timmy” nata dall'iniziativa di un gruppo di studenti e studentesse del Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma del corso di Psicologia Ambientale e della Sostenibilità e patrocinata dall’UNICEF Italia è un materiale adatto ai più piccoli che insegna come ognuno di noi può fare la differenza.
L’UNICEF, inoltre, ha sviluppato una serie di consigli pratici su come comportarsi in caso di problemi o emergenze legati al clima, quali ad esempio: inquinamento, uragani e tifoni, incendi e inondazioni.
Consulta la nostra pagina sulla Genitorialità per altri consigli utili.