Diritti dei bambini

Educazione di qualità

Assicurare un’educazione di qualità significa garantire un’istruzione equa ed inclusiva, in grado di promuovere opportunità di apprendimento permanente. Per questo l'UNICEF Italia ha inserito tra le sue priorità l’Educazione di qualità, sostenendo gli sforzi dello Stato italiano per garantire il diritto all'educazione a tutte le persone di minore età, come stabilito dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, dall’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 e come raccomandato dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia

Numerose ricerche evidenziano come l'accesso a opportunità di apprendimento di qualità sin dalla prima infanzia costituiscano la base per lo sviluppo di competenze fondamentali per il benessere e lo sviluppo nell’intero arco di vita. L'UNICEF si fa promotore della Nurturing Care Framework di UNICEF/OMS , un documento di grande rilevanza internazionale che fornisce indicazioni e raccomandazioni su come realizzare una genitorialità responsiva nei primi anni, a partire dalla gravidanza e fino al terzo anno di vita.

L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo

Nelson Mandela

Sudafrica, 2000: Nelson Mandela risponde ad alcune domande alla fine di un evento mentre Graça Machel (politica sudafricana e all'epoca sua moglie) tiene in braccio un bambino

Le disuguaglianze educative, in Italia

Molte sono le cause delle disuguaglianze educative in Italia riconducibili spesso a aspetti economico-sociali relativi alla famiglia di origine e strettamente connessi alla diversa regione di appartenenza.

Nel 2023 quasi 1,3 milioni di minorenni si sono trovati in povertà assoluta, nel centro-nord si attesta attorno al 13%, nel Mezzogiorno la quota di bambini e ragazzi in povertà assoluta raggiunge il 15,5%.

Nell’anno scolastico 2022-2023, si evince un aumento dell’offerta di servizi educativi per l’infanzia anche se persistono significative disuguaglianze territoriali. Il Mezzogiorno, pur registrando segnali di crescita, resta lontano dall’obiettivo del 33% di copertura fissato dall’Unione Europea, un obiettivo finora raggiunto in Italia solo dalla Regione Umbria.

I numeri della povertà educativa

16,1%

I giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano (NEET) nel 2023

6,6%

La quota di studenti in condizione di dispersione implicita nel 2024

20%

Il rischio di dispersione scolastica nel Mezzogiorno, nelle regioni del centro e del nord è il 10%

La nostra azione

L'UNICEF Italia promuove un piano d’azione che si rivolge in maniera specifica ai quattro principali attori dell’esperienza educativa: bambini e adolescenti, famiglie e caregivers, scuola, comunità educante (università, Istituzioni).  La strategia principale scelta per implementare l’educazione di qualità è basata sulla diffusione prioritaria dell’educazione ai diritti che mira a sviluppare infatti la capacità dei titolari dei diritti (bambini e adolescenti) di rivendicarli per sé stessi e per gli altri e la capacità degli adulti (portatori di doveri) di adempiere ai propri obblighi.

Tutte le azioni promosse da UNICEF nell’ambito dell’Educazione di qualità sono quindi finalizzate alla promozione della conoscenza e consapevolezza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza oltre che al dialogo con Governo, Istituzioni e società civile perché si attuino scelte, politiche e progettazioni che tutelino in Italia i diritti di tutte le persone di minore età.

Il programma “Officine UNICEF” nasce per promuovere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso incontri di approfondimento e dialogo. È rivolto a istituzioni, volontari e alla società civile, con l’obiettivo di sensibilizzare e stimolare il confronto su temi fondamentali per il benessere dei bambini e dei ragazzi.

Bullismo e cyberbullismo, sfide cruciali per l'educazione

Il bullismo si manifesta in numerose forme minando il potere trasformativo dell'istruzione. 

In Italia, secondo l’ISTAT, circa un giovane su cinque subisce episodi di bullismo in modo ricorrente, con forme che vanno dalle offese verbali all’esclusione sociale. Le discriminazioni colpiscono in particolare studenti stranieri, con percentuali più alte tra chi ha origini rumene o ucraine.

Anche il cyberbullismo è in crescita: oltre un terzo dei ragazzi e delle ragazze ha subito almeno una volta molestie online, e quasi l’8% in modo continuativo. Il danno, in rete, è spesso più grave e difficile da fermare.

Per affrontare il problema, l’Italia ha introdotto nel 2017 una legge specifica contro il cyberbullismo, prima in Europa, con misure di tutela per i minori e azioni di prevenzione.

Scuola per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Con Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l'UNICEF Italia intende offrire un sostegno concreto a educatori e docenti nell’accompagnare gli studenti nel percorso di conoscenza e pratica quotidiana dei propri diritti. 

Il Programma ha durata triennale ed è scandito da specifiche fasi e accompagnato da strumenti dedicati promuovendo la progettazione partecipata di studenti, dirigenti, docenti attraverso i Gruppi di Progettazione per i Diritti. Studi internazionali confermano che un’educazione basata sui diritti migliora la qualità dell’apprendimento, promuove la cittadinanza globale.  In particolare, contribuisce a sviluppare ambienti inclusivi e sicuri, capaci di prevenire e contrastare fenomeni come il bullismo e ogni forma di discriminazione.

La formazione sui diritti nei contesti educativi

Ogni anno l’UNICEF Italia, in quanto Ente Formatore riconosciuto dal MIM, realizza un Corso di formazione di educazione ai diritti rivolto a educatori e docenti delle scuole di ogni ordine e grado che garantisce apprendimento e comprensione profonda delle metodologie necessarie per l’attivazione di percorsi educativi di qualità che pongano al centro la Convenzione e quindi l’educazione alla cittadinanza attiva locale e globale.

Questa formazione viene realizzata online su piattaforma S.O.F.I.A. e ha visto, negli ultimi anni, la partecipazione di oltre 1500 docenti. Il programma Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, unitamente a quello di Musei e Biblioteche Amiche delle bambine, dei bambini e degli adolescenti, mirano a promuovere la formazione sui diritti per gli adulti che operano nei contesti educativi con un’attenzione specifica alle tematiche legate all’inclusione delle fragilità, all’ascolto e partecipazione delle persone di minore età.

I Corsi Universitari Multidisciplinari di educazione ai diritti

In ambito accademico UNICEF Italia promuove i Corsi Universitari Multidisciplinari di Educazione ai Diritti (CUMED) che contribuiscono alla promozione dell’educazione ai diritti garantendo che le nuove generazioni siano in grado di implementare l’approccio relativo ai diritti dell’infanzia nei propri ambiti di lavoro, contribuendo a costruire un mondo in cui i diritti di ogni bambina, bambino e adolescente siano pienamente realizzati. Dal 2024 si sono svolti i Corsi Universitari nelle città di Firenze, Torino, Enna e Catanzaro. Grazie al Programma Università, gli studenti hanno la possibilità di apprendere importanti conoscenze relative all’ educazione ai diritti, al corretto linguaggio su di essi e ad un focus specifico sulla partecipazione delle persone di minore età. 

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