Siria
Oramai al 12° anno, l’emergenza in Siria resta tra le più complesse al mondo, per portata e gravità. Enormi i bisogni umanitari causati da violenze, sfollamenti di massa, distruzione dei servizi essenziali, crisi economica, disastri naturali: 15,3 milioni di persone necessitano assistenza, tra cui 7 milioni di bambini sotto i 18 anni. Agli oltre 6,8 milioni di sfollati in Siria, di cui quasi 5,3 milioni in condizioni di grave bisogno, si aggiungono 5,4 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi, di cui 2,6 milioni sono bambini. Una dramma ora aggravato dal devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria.
Già prima dell’ultima tragedia, anni di conflitto avevano drasticamente ridotto l'accesso a cibo, acqua e servizi di base, e aumentato il rischio di epidemie. Oggi in Siria oltre 2/3 della popolazione ha bisogno di assistenza e il 55% soffre di insicurezza alimentare, con la guerra in Ucraina che continua a incidere su aumento dei prezzi e approvvigionamenti. Oltre 3,8 milioni di bambini necessitano supporto nutrizionale e 6 milioni hanno bisogno d’acqua sicura e servizi igienico-sanitari.
Nella crisi attuale, solo il 57% dei centri sanitari è pienamente funzionante, oltre 2 milioni di bambini non vanno a scuola e 1,6 milioni sono a rischio abbandono. Gravi le violazioni dei diritti dell’infanzia e del diritto internazionale umanitario: 2.438 le gravi violazioni registrate nel 2022, tra cui reclutamento nei gruppi armati, uccisioni e ferimenti, attacchi a scuole e ospedali. Dal 2011, almeno 13.000 bambini sono stati uccisi o feriti, 700 solo nel 2022.
7milioni
Bambini in bisogno di assistenza per la crisi umanitaria in Siria
11milioni
Bambini bisognosi di aiuto in Siria e Turchia dopo il terremoto
3,8milioni
Bambini in bisogno di supporto nutrizionale in Siria
Il terremoto che ha sconvolto Siria e Turchia
Nelle prime ore del 6 febbraio, 2 devastanti terremoti di magnitudo 7,7 e 7,6 della scala Richter hanno colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria, provocando un disastro di proporzioni colossali, con 11 milioni di bambini che risultano in bisogno di assistenza nei 2 paesi.
In Siria, più di 8,8 milioni di persone sono state colpite, con circa 6.000 persone rimaste uccise e più di 12.000 ferite, tra cui molti bambini. Gli interventi di risposta al terremoto sono stati integrati nell’Appello d’Emergenza UNICEF appositamente aggiornato, che stima 7 milioni di bambini bisognosi di assistenza umanitaria: per la risposta nel 2023, l’UNICEF necessita 468,5 milioni di dollari, comprensivi anche delle misure d’assistenza per il terremoto.
In Turchia, epicentro del sisma, oltre 9,1 milioni di persone necessitano assistenza umanitaria, tra cui 4 milioni di bambini. Gravi le conseguenze umanitarie nel paese, per il quale l’UNICEF ha aggiornato l’iniziale Appello d’Emergenza che stima necessari 196 milioni di dollari, per raggiungere con interventi integrati almeno 5,5 milioni di persone, inclusi i 4 milioni di bambini bisognosi di aiuto.
I siriani in emergenza, ancor prima del terremoto
Nel nord-ovest del paese, colpito dal terremoto del 6 febbraio, 4,5 milioni di siriani versavano già in condizioni di emergenza, con il 91% che necessita ora assistenza umanitaria, tra cui 2,9 milioni di sfollati. Nell’area, oltre 3,3 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare, più di 1 milione di bambini hanno bisogno di sostegno educativo. A seguito dei terremoti di febbraio, nel nord-ovest della Siria circa 2,4 milioni di bambini hanno bisogno di sostegno per la protezione dell'infanzia.
Nel nord-est, particolarmente vulnerabili sono gli sfollati nel campo di Al-Hol - 53.000 persone, 64% dei quali bambini - e del campo di Al-Roj - 2.500 persone, di cui il 66% bambini – tra cui vi sono anche bambini di paesi terzi, che necessitano il rimpatrio nei loro paesi.
Le violenze in Siria hanno drammaticamente ridotto l'accesso ai servizi essenziali, con i bisogni umanitari ulteriormente acuiti per il sisma: 15,3 milioni di persone necessitano assistenza medica e 5,9 milioni di supporto nutrizionale, 13,6 milioni hanno bisogno d’accesso ad acqua sicura e servizi igienico-sanitari di base.
Le preoccupazioni per la protezione dell’infanzia restano allarmanti, con 6,3 milioni di bambini in bisogno di assistenza. La crisi economica sta normalizzando meccanismi di sopravvivenza dannosi, e contribuendo alle violenze di genere: l'84% delle comunità intervistate riferisce di ricorrere al matrimonio precoce - soprattutto di bambine e ragazze – e il 96% che i bambini sono costretti a lavorare piuttosto che studiare, in particolare i bambini e i ragazzi.
Conflitto e povertà complicano, quando non rendono impossibile, il diritto allo studio: più di 6,9 milioni di bambini necessitano supporto per l’istruzione.
Nel corso del 2023, l'UNICEF fornirà servizi salvavita a bambini e famiglie secondo l’approccio mirato e multisettoriale per l’Intera Siria, con priorità all’assistenza nelle aree più colpite dall’emergenza - inclusa la risposta per il terremoto e per il colera - ma anche al rafforzamento dei servizi pubblici per la popolazione e a un rapido ripristino di quelli colpiti dal sisma.
L'UNICEF risponderà ai bisogni specifici di bambine, bambini, adolescenti, donne e uomini, attraverso il sostegno ai servizi essenziali e strutturando un rapporto di responsabilità con le popolazioni colpite, sostenendo sistemi di prevenzione della violenza di genere e dello sfruttamento sessuale.
Per il 2023, l'UNICEF ha aggiornato l'Appello d’Emergenza ad oltre 468,5 milioni di dollari, per raggiungere con assistenza integrata 7,8 milioni di persone, di cui 5 milioni sono bambini. Attraverso un separato Appello d’Emergenza per i rifugiati siriani, l’UNICEF mira ad assistere nei paesi limitrofi 4,2 milioni di rifugiati, di cui 3 milioni di bambini, insieme alle comunità che li ospitano.
Siria,un bambino e sua madre entrano nella clinica sanitaria mobile supportata dall'UNICEF
L’azione dell’UNICEF
Per l'unicità del nostro mandato, che collega azione umanitaria e programmazione per lo sviluppo, miriamo a conseguire progressi duraturi per un’intera generazione di bambini siriani, nonostante la guerra.
La risposta dell’UNICEF alla crisi in Siria si attua attraverso i 3 centri di Damasco, Amman (Giordania) e Gaziantep (Turchia) e 6 Uffici distaccati sul campo, con priorità alle aree di estrema gravità nel paese e a quelle colpite dal sisma. Ogni qualvolta possibile, opereremo attraverso le linee nemiche e tramite missioni transfrontaliere.
Per la Nutrizione infantile, tra gli obiettivi del 2023 vi è fornire consultorio nutrizionale a 1,6 milioni di persone con bambini tra 0 e 2 anni, micronutrienti a 2 milioni tra bambini e donne incinte o in allattamento e terapie di cura per 44.800 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e in pericolo di vita.
Per il settore della Sanità, miriamo a vaccinare 1 milione di bambini contro la polio, sostenere le vaccinazioni di routine per 742.800 bambini e assicurare cure mediche per 2,4 milioni tra donne e bambini nelle strutture sostenute dall’UNICEF.
Per Acqua e Igiene, l’UNICEF opera sia per il ripristino e manutenzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sia per le forniture d’emergenza. L’obiettivo per il 2023 è assistere 5,2 milioni di persone con acqua sicura, 2,2 milioni con servizi igienico-sanitari e 330.000 per il lavaggio delle mani, 2,3 milioni con forniture essenziali.
Per la Protezione dell’Infanzia, sosterremo più di 7,9 milioni di persone contro sfruttamento e abusi sessuali e oltre 1,4 milioni per i pericoli degli ordigni esplosivi, assistendone le vittime. Contro i traumi del conflitto, forniremo a più di 488.700 tra bambini e adolescenti supporto psicosociale e per la salute mentale.
Per l’Istruzione, nel 2023 miriamo ad assistere 2,6 milioni di bambini con programmi e materiali educativi nelle scuole ordinarie, oltre 536.400 con istruzione informale nei centri temporanei d’apprendimento, formando 37.000 tra insegnanti e personale scolastico.
Risultati raggiunti
Tra i risultati raggiunti nel 2022, abbiamo vaccinato 2.337.945 bambini contro la polio, assistendo 2.337.945 donne e bambini con cure primarie. Contro la malnutrizione, abbiamo assicurato consultorio nutrizionale a 1.542.906 persone con bambini sotto i 2 anni e micronutrienti a 781.749 tra madri e bambini, assicurando terapie nutrizionali a 14.674 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e in pericolo di vita. Per l’accesso ad acqua e igiene, abbiamo fornito acqua sicura a 4.752.572 persone e migliori servizi igienico-sanitari per 1.617.209, con 1.504.917 sensibilizzate con educazione sanitaria e sul lavaggio delle mani.
Nel corso del 2022, abbiamo assistito abbiamo assistito 1.242.102 persone per i rischi di ordigni esplosivi e 149.235 tra donne, ragazze e ragazzi contro la violenza di genere. Un totale di 127.108 bambini hanno beneficiato di assistenza psicosociale e per la salute mentale. Per l’istruzione, abbiamo assistito 656.042 bambini per la scuola ordinaria e con aiuti didattici, 749.311 per l’inserimento in programmi d’istruzione informale, provvedendo alla formazione di 2.606 insegnanti sulla didattica nelle emergenze.
Per la protezione sociale delle vittime della crisi, un totale di 41.689 famiglie sono state raggiunte con sussidi in denaro d’emergenza, 14.676.796 persone con informazioni essenziali per la prevenzione di rischi e l’accesso ai servizi, 4.782.928 mobilitate in attività di coinvolgimento per il cambiamento sociale e comportamentale.
Pagina aggiornata al 13 settembre 2023
SIRIA - Appello d'Emergenza UNICEF per il 2023_Giugno 2023pdf / 932 kb
DownloadEmergenza terremoto in Turchia e Siria. L'Azione dell'UNICEF_17-5-2023pdf / 1.01 Mb
DownloadSIRIA - 12 ANNI di GUERRA - La Crisi in numeri - Marzo 2023pdf / 2.25 Mb
DownloadSIRIA - Appello d'Emergenza UNICEF per il 2023 - Dicembre 2022pdf / 1.04 Mb
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