Programmi

HIV e AIDS

Nonostante i progressi nello sforzo globale per porre fine ad HIV e AIDS, bambini e adolescenti continuano a essere lasciati indietro, con il taglio improvviso dei fondi per la lotta alla malattia che minaccia di invertire decenni di risultati. La maggior parte dei bambini contrae il virus dell’HIV durante la gravidanza, al momento del parto o tramite l’allattamento al seno, e sono ancora troppo pochi quelli in grado di accedere a test e terapie salvavita. Come risultato, centinaia di bambini e adolescenti continuano a morire ogni giorno, con l’Africa Sub-sahariana che registra la maggior parte dei casi di HIV-AIDS: quasi 9 su 10 delle nuove infezioni da HIV che vi hanno luogo riguardano ragazze tra i 15 e i 19 anni. 

Per interrompere il circolo vizioso delle nuove infezioni e dei decessi, i bambini, le loro madri e gli adolescenti devono essere sottoposti al test per l'HIV e alle relative terapie mediche. Una priorità assoluta per l'UNICEF è quella di affrontare i fattori strutturali - povertà, mancanza di istruzione e violenza - che espongono molte persone, in particolare le ragazze adolescenti e le giovani donne, al rischio di contrarre l'HIV. L'UNICEF esorta i governi e i partner a dare priorità ai servizi contro l'HIV per madri, bambini e adolescenti, estendendo la prevenzione della trasmissione madre-figlio e le cure pediatriche dell'HIV, per integrarle tra i servizi d’assistenza dei sistemi sanitari nazionali. 

A dispetto di priorità e progressi, i tagli improvvisi ai fondi per la lotta all’HIV/AIDS ne hanno interrotto i servizi, con il rischio che, se i programmi venissero dimezzati, prima del 2040 ulteriori 1,1 milioni di bambini potrebbero contrarre l'HIV ed altri 820.000 morire per cause legate all'AIDS. Anche mantenendo i servizi attuali, entro il 2040 si registreranno comunque 1,9 milioni di nuove infezioni e 990.000 decessi legati all'AIDS. Prospettive drammatiche, come gli ultimi dati rilasciati per la Giornata mondiale di lotta all'AIDS: nel 2024, almeno 90.000 bambini e adolescenti sono morti per cause legate all’AIDS, 270.000 i nuovi casi di HIV registrati sotto i 19 anni d'età.

Gli ultimi dati rilasciati per il 2024

2,4milioni

bambini e adolescenti affetti da HIV

270mila

nuovi contagi da HIV tra bambini e adolescenti

90mila

bambini e adolescenti morti per l'AIDS

Ogni giorno 200 bambini morti per l'AIDS

Secondo gli ultimi dati rilasciati per il 2024, circa 270.000 nuovi casi di HIV sono stati registrati tra bambini e adolescenti, portando il numero totale di infezioni a 2.420.000 a livello globale. Nello stesso periodo, oltre 90.000 hanno perso la vita a causa dell’AIDS, di cui 75.000 bambini sotto i 14 anni d’età, 200 bambini ogni giorno.

Per la Giornata mondiale contro l'AIDS, l'UNICEF evidenzia come bambini e adolescenti continuino ad affrontare lacune significative nell’accesso a test e terapie: se il 78% degli adulti con HIV ha accesso a terapie, solo il 55% dei bambini sotto i 14 anni ne beneficia, lasciando circa 620.000 bambini privi di cure e assistenza.

Le ragazze continuano a sopportare il peso maggiore dell'HIV: nel 2024, circa 99.000 ragazze e 51.000 ragazzi hanno contratto l'HIV tra i 15 e i 19 anni, con il 66% dei nuovi contagi tra gli adolescenti che sono avvenuti tra le ragazze, che di più faticano ad accedere a servizi di prevenzione e supporto su misura, in particolare nell'Africa Sub-sahariana.

Ed è l'Africa Sub-sahariana a soffrire le conseguenze più pesanti per l’infanzia, riportando l'88% dei bambini che vivono con l'HIV, l'83% delle nuove infezioni da HIV nei bambini e l'84% dei decessi infantili dovuti a cause legate all'AIDS.

Dall'HIV/AIDS non si guarisce e non esiste vaccino: può essere prevenuto adottando comportamenti adeguati. Le persone che contraggono il virus HIV, divenendo sieropositive, non sono malate di AIDS: solo in assenza di terapie adeguate sono destinate a contrarlo. Le ragazze sono le più a rischio, in parte per le disuguaglianze di genere e la mancanza d’accesso a programmi di prevenzione dell'HIV e di salute sessuale e riproduttiva. 

Per il 2024, il dato sulle infezioni da HIV nei bambini presenta un andamento analogo rispetto l’anno precedente, con 120.000 nuovi casi registrati tra bambini con meno di 14 anni, numero rilevato anche nel 2023. Allo stesso modo, i dati sul 2024 presentano un andamento costante dei contagi negli adolescenti, con 150.000 nuove infezioni rilevate tra i 15 e i 19 anni d’età, un numero analogo a quello riscontrato per il 2023. Nel complesso, nel corso del 2024 più di  2,4 milioni di bambini e adolescenti sono stati costretti a convivere con l’HIV. 

La forza dell'HIV/AIDS risiede nell'ignoranza delle sue vittime

Conoscere la malattia e i modi in cui si trasmette è l'unica, vera protezione. L'HIV colpisce persone, fasce di età e culture diverse in modi differenti: ciò che funziona per delle ragazze adolescenti in una comunità rurale può non funzionare in una città, per ragazzi della stessa età o per chi fa uso di droghe. Per questo è vitale che i programmi siano mirati a seconda del contesto sociale e comunitario.

Sebbene siano stati fatti considerevoli progressi nella prevenzione della trasmissione materno-infantile dell’HIV, la maggior parte dei bambini contrae il virus dell’HIV proprio durante la gravidanza, il parto o tramite l’allattamento al seno, soprattutto in assenza di diagnosi e cure antiretrovirali per la madre, per la prevenzione della trasmissione da madre a figlio.

I bambini sotto i 5 anni affetti da HIV corrono rischi più elevati di mortalità legata all’AIDS rispetto a bambini di altre fasce d’età. Gli adolescenti sono una categoria particolarmente a rischio, per i quali informazioni adeguate e comportamenti responsabili sono fondamentali.

L’Azione dell’UNICEF

L’UNICEF è impegnato a porre fine all’AIDS entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sostenendo l'accesso ai servizi per l'HIV. La nostra azione è incentrata su 3 aree fondamentali:

La prevenzione della trasmissione madre-figlio del virus e l’eliminazione di HIV, sifilide ed epatite: per l’accesso delle donne con HIV a cure salvavita e di prevenzione della trasmissione madre-figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento, con l’assistenza continua e diagnosi regolari che possono prevenire la trasmissione del virus. L’UNICEF opera affinché ogni neonato sia libero da HIV, epatite B e sifilide, e che le madri affette da HIV abbiano accesso a servizi salvavita e per fermare la trasmissione dell'HIV ai loro bambini.

Le cure pediatriche dell’HIV e l'avvio tempestivo delle terapie: senza cure pediatriche la metà dei bambini con HIV rischia di morire prima del 2° anno. Diagnosi precoce e terapie immediate sono la priorità dell’UNICEF, che sta potenziando i punti di assistenza diagnostica e terapeutica – in particolare nell’Africa Sub-sahariana – dove i bambini sotto l’anno d’età ricevono diagnosi e cure nello stesso giorno. L’UNICEF opera inoltre per individuare i bambini non sottoposti a test o a cure regolari, per l'avvio tempestivo delle terapie per i bambini e gli adolescenti affetti dall'HIV e per mantenerli in cura. 

La sensibilizzazione degli adolescenti contro nuovi contagi: l’UNICEF sostiene una combinazione di interventi di carattere biomedico, comportamentale e strutturale, con soluzioni innovative come trattamenti pre-esposizione; test effettuati in proprio; attività di sensibilizzazione sui rischi di contagio, per comportamenti informati e consapevoli, e per l’accesso a diagnosi e cura. 

Alla luce dello stallo dei progressi per l’infanzia nella lotta all’HIV/AIDS, e del crescente divario con gli adulti per le cure, UNICEF, UNAIDS e OMS hanno lanciato una nuova Alleanza Globale per prevenire nuove infezioni tra bambini e adolescenti e affinché, entro il 2030, nessun bambino affetto da HIV si veda negato le fondamentali terapie di cura.

Progressi raggiunti nel 2024

Negli ultimi anni i progressi sono stati notevoli, ma non sufficienti. L’obiettivo è porre fine all’AIDS entro il 2030

33

paesi supportati per i servizi pediatrici sull'HIV

36

paesi assistiti per la doppia eliminazione di HIV e sifilide

I risultati dell’UNICEF

Nel 2024, la nostra presenza nei paesi in cui la lotta all'HIV è una priorità ci ha permesso di rispondere rapidamente ad emergenze e ad altre criticità che minacciano i progressi nella lotta all’HIV/AIDS, operando per contribuire ad accelerare la fine dell'HIV/AIDS tra i bambini, gli adolescenti e le donne in gravidanza.

Tra i risultati raggiunti nei paesi che sopportano la maggior parte dei casi di HIV nei bambini, nel corso del 2024 l'UNICEF ha sostenuto 33 paesi per l'integrazione dei servizi pediatrici per l'HIV nell'assistenza sanitaria di base, per la pronta diagnosi e l’inserimento in adeguate terapie di cura. Parallelamente, abbiamo sostenuto 36 paesi per l’adozione di politiche e misure dirette alla doppia eliminazione dell'HIV e della sifilide, per la protezione di bambini, adolescenti e donne in gravidanza.

Nel corso del 2024, abbiamo supportato interventi multisettoriali di prevenzione dell'HIV tra i giovani, con particolare attenzione alla situazione delle ragazze adolescenti. Attraverso lo U-Test, un test rapido per l’HIV che può essere eseguito in modo semplice e veloce, spesso con risultati disponibili in pochi minuti, oltre 5 milioni di giovani in Camerun, Costa d'Avorio e Nigeria hanno ricevuto kit per l'autotest e un'educazione alla prevenzione dell'HIV. Tra  beneficiari raggiunti, oltre 1 milione di ragazze adolescenti particolarmente rischio.

Lo strumento dello U-Test  rientra nell'ambito dei più ampi sforzi dell'UNICEF per la prevenzione dell'HIV, utilizzando diverse tecnologie, tra cui l'Intelligenza Artificiale e i Social Media, per coinvolgere i giovani nel test dell'HIV e metterli in contatto con i servizi di supporto. Per accelerare la fine dell'AIDS, l'UNICEF continua a porre un’attenzione mirata sulle ragazze adolescenti, che sono sproporzionatamente a rischio di contrarre l'HIV, sostenendo interventi per un maggiore accesso a servizi di qualità per la salute sessuale e riproduttiva.


Pagina aggiornata al 29 novembre 2025

Documenti disponibili

L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_18/7/2025pdf / 1.54 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_17/7/2024pdf / 1.63 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_21/7/2023pdf / 1.18 Mb

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