Vaccinazioni
I vaccini salvano la vita
Tutti i bambini, non importa dove o le condizioni in cui vivano, hanno il diritto di accedere alla migliore assistenza sanitaria disponibile, di cui le vaccinazioni sono un pilastro fondamentale. Nel mondo, negli ultimi 50 anni le vaccinazioni hanno salvato più di 154 milioni di vite, con i vaccini che ogni anno salvano la vita di quasi 4,2 milioni di persone, di cui circa la metà in Africa.
Proteggendo i bambini da gravi malattie, i vaccini hanno un ruolo fondamentale contro la mortalità infantile, ma, nonostante la loro efficacia sia provata, ancora oggi troppi bambini muoiono per malattie prevenibili tramite vaccinazione. Gli scarsi livelli di copertura tra i bambini più poveri ed emarginati possono compromettere i risultati raggiunti in tutte le altre aree che riguardano la salute materna e infantile. Una situazione peggiorata dal calo delle vaccinazioni infantili causata dal COVID-19, ed ora a rischio per il taglio dei fondi per la salute a livello globale.
Il programma di vaccinazioni dell'UNICEF è diretto ad assistere i bambini che ne sono privi nei loro paesi, quali vere e proprie misure salvavita. Fondamentale è raggiungere ogni bambino, con attenzione speciale a quelli più vulnerabili, per proteggerli tutti. Con la Settimana Mondiale per le Vaccinazioni (24-30 aprile), l’UNICEF rimarca l’importanza delle vaccinazioni, nel quadro della campagna Humanly Possible - "Umanamente Possibile" - per ampliare i programmi di vaccinazione a livello globale.
154milioni
le vite salvate negli ultimi 50 anni
67milioni
i bambini non vaccinati negli anni di pandemia
14,5milioni
i bambini privi di vaccinazioni di routine nel 2023
Il più grande calo di vaccinazioni degli ultimi 30 anni
La pandemia di COVID-19 ha dimostrato come le malattie infettive possano sconvolgere paesi e popolazioni, e ci ricorda la fondamentale importanza dei vaccini. Contro il COVID-19 l’UNICEF ha avuto un ruolo fondamentale nella COVAX Facility, per la più grande operazione di approvvigionamento e fornitura di vaccini di sempre.
La pandemia ha avuto un impatto drammatico sui servizi di vaccinazione e i sistemi sanitari di tutto il mondo: i bambini hanno perso l’accesso a vaccinazioni essenziali per le misure di isolamento, di distanziamento sociale, o per il sovraccarico dei servizi sanitari e la distrazione di risorse per la lotta al COVID-19. Ma anche per un calo di fiducia nei vaccini per l'infanzia.
Come rileva l’ultimo rapporto La Condizione dell’Infanzia nel Mondo, l’analisi più completa mai prodotta dall'UNICEF sulle vaccinazioni di routine, in 3 anni 67 milioni di bambini non ne sono stati protetti, per le interruzioni della pandemia, povertà, guerre e disuguaglianze, con il più grande calo degli ultimi 30 anni: 48 milioni i bambini rimasti con Zero Dosi, privati anche di una sola dose di vaccino.
Gli ultimi dati UNICEF-OMS riportano un calo nelle coperture vaccinali, con 14,5 milioni di bambini privati delle necessarie vaccinazioni di routine nel 2023, rispetto ai 13,9 milioni del 2022 e ai 12,9 milioni del 2019, con un aumento di epidemie da malattie prevenibili.
Una disinformazione diffusa sui vaccini, la crescita demografica e l’aumento delle crisi umanitarie minacciano anni di progressi, ora ancora più a rischio per i tagli ai fondi per la salute a livello globale. Gli ultimi dati UNICEF-OMS rilevano che i bambini con meno di 1 anno raggiunti nel 2023 con 3 dosi del vaccino contro difterite, tetano e pertosse (DTP3) – l’indicatore di rifermento della copertura vaccinale globale - si è fermato all'84%, con 108 milioni di bambini vaccinati,.
La battuta d’arresto delle vaccinazioni ha causato una crescita di epidemie di malattie prevenibili come il morbillo, la poliomielite, la difterite e la febbre gialla. La vaccinazione contro il morbillo – una delle malattie più infettive e mortali – non ha denotato segni di ripresa, con 10,3 milioni di casi nel 2023, il 20% in più del 2022. Gli ultimi dati sulla polio riportano nel 2023 l’85% dei casi in 31 paesi colpiti da conflitti o fragili, un raddoppio dei casi in 5 anni ed un crollo delle vaccinazioni di routine al 70%.
Contro i rischi posti dalla nuova variante di vaiolo Mpox, verso cui i bambini sono i più a rischio, l’UNICEF ha subito attivato procedure d’emergenza per garantire i vaccini nei paesi più colpiti, con un accordo per l'accesso al vaccino a 77 paesi a basso reddito che include la fornitura di un milione di vaccini, parte di un piano di risposta globale per un'epidemia dichiarata emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale.
Le conseguenze del COVID-19 sulle vaccinazioni rischiano di esporre i bambini a malattie altrettanto mortali. La nuova strategia globale per le vaccinazioni dell’Immunization Agenda 2030 (IA2030) mira a scongiurare la perdita di oltre 50 milioni di vite umane, attraverso vaccinazioni che ci proteggano lungo tutto il corso della vita: dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta.
Finché più Paesi non colmeremmo le lacune nella copertura vaccinale di routine, i bambini rimarranno a rischio di contrarre e morire a causa di malattie che possiamo prevenire con i vaccini
Catherine Russell, Direttore Generale dell’UNICEF
Perché le vaccinazioni sono fondamentali
Nel mondo, negli ultimi 50 anni le vaccinazioni hanno salvato almeno 154 milioni di vite: l'equivalente di 6 vite ogni minuto di ogni anno. La stragrande maggioranza delle vite salvate – 101 milioni – sono state di bambini sotto l’anno d’età. E sebbene le vaccinazioni salvino ogni anno quasi 4,2 milioni di vite, troppi bambini continuano a morire per malattie prevenibili tramite vaccino. Le ragioni sono molteplici e complesse, e fondamentale è accelerare gli sforzi per raggiungere i 67 milioni di bambini che hanno perso uno o più vaccini durante gli anni della pandemia.
Molti bambini non hanno accesso ai servizi di vaccinazione a causa dei fragili sistemi sanitari dei loro paesi, altri perché vivono in aree di conflitto, con infrastrutture indebolite, danneggiate o distrutte. Altri ancora, in alcuni paesi anche ad alto e medio reddito, perché i genitori rifiutano di vaccinarli, per timori infondati sulla sicurezza dei vaccini o per uno scetticismo circa la fondamentale importanza dei vaccini. Fattori che hanno condotto ad una crescita di epidemie spesso letali e a un aumento dei bambini non vaccinati, ora ancora più a rischio per il taglio dei fondi per la salute a livello globale.
Nel mondo, tra le principali cause singole di mortalità sotto i 5 anni figurano polmonite, diarrea e morbillo, malattie prevenibili tramite vaccinazione. La polmonite è da sola la più letale, con la morte ogni anno di 700.000 bambini, in molte parti del mondo 1 ogni 60 secondi. Il Rotavirus è la prima causa di diarrea acuta, per cui esistono vaccini efficaci. Per prevenire il morbillo, malattia respiratoria altamente contagiosa e letale, bastano 2 dosi di vaccino. Per la polio, infezione virale acuta altamente contagiosa e causa di paralisi irreversibile, non esistono cure, ma grazie ai vaccini è vicina all’eradicazione: dal 1988 i casi sono stati ridotti del 99%.
Per il tetano materno e neonatale, la vaccinazione in gravidanza è fondamentale, proteggendo sia madre che neonato. Per la malaria, causa ogni anno della morte di quasi mezzo milione di bambini, lo sviluppo del vaccino rappresenta un passo storico, risultato di 35 anni di ricerca. Importante, inoltre, l’impegno per espandere le vaccinazioni per il cancro della cervice uterina - nel 95% dei casi causato dal papilloma virus e i cui decessi sono al 90% concentrati in paesi a basso e medio reddito - e la produzione e fornitura del vaccino contro il colera, che benché prevenibile e curabile ha alti tassi di mortalità, soprattutto tra i bambini.
Un bambino sorride mentre riceve il vaccino contro il morbillo e la rosolia durante una campagna di vaccinazione mobile sostenuta dall'UNICEF ad Aden, Yemen, il 9 febbraio 2019.
L’azione dell’UNICEF
Quale maggiore fornitore mondiale di vaccini, l'UNICEF opera per sostenere le vaccinazioni di routine, le campagne di prevenzione e le risposte d’emergenza contro le epidemie. Tra gli obiettivi del programma vaccinazioni dell’UNICEF in circa 100 paesi:
Vaccinare tutti bambini: non vaccinare i bambini significa metterne a rischio la vita e le comunità. L'UNICEF sviluppa nuove strategie per vaccinare ogni bambino in qualsiasi comunità, per quanto remota o difficoltoso possa essere.
La catena del freddo: l'UNICEF fa leva su energia solare, tecnologie mobili e telemetriche per salvaguardare i vaccini dall'esposizione al caldo o freddo estremi.
Fornitura di vaccini: grazie all'UNICEF, il costo di molti dei vaccini vitali per l'infanzia ha raggiunto i minimi storici. Ciò ha facilitato l'introduzione di nuovi vaccini nei paesi più poveri del mondo.
Innovazione: operando con settore pubblico e privato, l'UNICEF orienta gli investimenti per lo sviluppo di nuovi vaccini e tecnologie mediche.
Programmi di eradicazione ed eliminazione delle malattie: con l’estensione costante della copertura vaccinale, non si è mai stati così vicini a eradicare la polio. Le vaccinazioni contro morbillo, rosolia e tetano che rendono possibile l'eliminazione di queste devastanti malattie in tutto il mondo.
L’UNICEF è il principale fornitore di vaccini, ogni anno vaccinando quasi la metà di tutti i bambini del mondo
2,787miliardi
dosi vaccinali fornite in 99 paesi
110,4milioni
Bambini vaccinati per il morbillo
1,5miliardi
Dosi di vaccini antipolio per 87 paesi
Risultati raggiunti
Attraverso i nostri programmi di vaccinazione, nel 2024 abbiamo procurato 2,787 miliardi di dosi vaccinali in 99 paesi, per la prevenzione di malattie mortali come morbillo, colera, papilloma virus, malaria e poliomielite. Vaccini sufficienti a proteggere quasi la metà della popolazione mondiale sotto i 5 anni. Quale maggiore acquirente mondiale di vaccini, l'UNICEF rende disponibili informazioni sulla consegna delle forniture e sui prezzi negoziati a livello globale tramite il proprio Immunization Market Dashboard. Uno strumento di utilità pubblica, che con i vaccini condivide informazioni anche su altri prodotti procurati, quali le siringhe fornite per le vaccinazioni e i contenitori per smaltirle in sicurezza.
Tra i risultati raggiunti nel corso del 2024, abbiamo protetto con vaccinazioni contro il morbillo oltre 110,4 milioni di bambini, 25 milioni di adolescenti sono state raggiunte con il vaccino HPV contro il papilloma virus, 17 paesi sono stati riforniti con il nuovo vaccino contro la malaria. Nel corso dell’anno, l'UNICEF ha raggiunto 21 milioni di persone per accrescere la copertura vaccinale, abbiamo potenziato le attrezzature della catena del freddo e i sistemi di gestione dei vaccini in 70 paesi. Almeno 35 paesi sono stati sostenuti per il recupero delle vaccinazioni mancate durante la pandemia di COVID-19.
Tra i vaccini procurati, 1,5 miliardi le dosi antipolio fornite a 87 paesi, con la riduzione dei casi di quasi il 25% tra il 2023 e il 2024. Oltre 37,18 milioni di dosi di vaccino orale sono state fornite a 86 paesi contro il colera, 37,5 milioni dosi di vaccino HPV contro il papillomavirus a 50 paesi. Tra gli aiuti forniti, nel 2024 l'UNICEF ha consegnato 886,19 milioni di siringhe e 7,56 milioni di contenitori per lo smaltimento in sicurezza.
Per un corretto funzionamento di apparecchiature mediche e per lo stoccaggio dei vaccini, l'UNICEF ha inoltre fornito 1.500 sistemi ad energia solare sufficienti per 430 strutture mediche. In termini di valore economico, nel 2024 l'UNICEF ha procurato vaccini e prodotti biologici per 2,495 miliardi di dollari - la principale tipologia di aiuti forniti a livello globale - e attrezzature della catena del freddo per 110,8 milioni.
Nelle emergenze
Nei contesti di crisi l'UNICEF sostiene campagne di vaccinazione di massa contro polio e morbillo, cui associare la somministrazione di vitamina A e altri interventi contro le principali cause di mortalità infantile, quali la diarrea acuta, le infezioni respiratorie e la malnutrizione acuta. Tra le vaccinazioni d’emergenza, anche le campagne contro il colera, tanto per la prevenzione che di risposta rapida, o contro altri focolai epidemici.
Nel corso del 2024, vaccini e farmaci biologici sono stati la principale tipologia di aiuti d’emergenza inviati dall’UNICEF per la risposta a crisi umanitarie, per un valore d’oltre 541,58 milioni di dollari. Fondamentali sono stati i piani di preparazione e risposta ad emergenze di salute pubblica, sostenuti nel corso dell’anno contro epidemie di morbillo, polio, febbre gialla, vaiolo Mpox, febbre emorragica Marburg, dengue, malaria, difterite e colera.
Tra i risultati sostenuti, di tutti i bambini vaccinati contro il morbillo più di 24,6 milioni sono stati raggiunti con campagne di vaccinazione d’emergenza, contro una malattia altamente contagiosa e letale, soprattutto in situazioni precarie di vulnerabilità e sfollamento. Le vaccinazioni di emergenza sono state parte integrante dell’azione dell’UNICEF contro la grave epidemia di colera che ha colpito ben 86 paesi, per la cui risposta l’UNICEF ha fornito 37,18 milioni di dosi di vaccino orale.
A livello globale, nel 2024 abbiamo risposto ad epidemie concomitanti di colera e poliomielite in 13 paesi, rafforzato le risposte nazionali per il vaiolo Mpox e la febbre emorragica Marburg, assistendo le risposte alle emergenze in 14 paesi, anche attraverso campagne straordinarie di vaccinazione. Nel corso dell’anno, un totale di 652,7 milioni di dosi vaccinali sono state fornite dall’UNICEF per le risposte alle epidemie in atto in un totale di 39 paesi.
Per la risposta al COVID-19, contro una pandemia che ha sconvolto il mondo abbiamo svolto un ruolo guida nel COVAX, per la fornitura e la logistica dei vaccini nei paesi a reddito basso e medio-basso, assistendoli nelle campagne di vaccinazione: 2 miliardi le dosi di vaccini per il COVID-19 fornite a 146 paesi a partire dal 2021, nella più grande opera di fornitura e distribuzione di vaccini della storia.
Pagina aggiornata al 26 giugno 2025